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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea in Lettere - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Storia medievale (i) (2008/2009)
Codice insegnamento
4S01294
Docente
Crediti
6
Offerto anche nei corsi:
- Storia medievale (i+p) - Storia medievale I parte del corso Laurea in Lettere [L-10]
- Storia medievale (i) del corso Laurea in Lettere (ordinamento fino all'A.A. 2007/08)
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-STO/01 - STORIA MEDIEVALE
Periodo
Primo semestre dal 29 set 2008 al 17 gen 2009.
Sede
VERONA
Obiettivi formativi
Il concetto di Medioevo implica un riferimento alla storia europea di `mezzo’, tra l’età antica e l’età moderna, dal secolo V al secolo XV, che inizia e finisce in aree di gravitazione politica e culturale radicalmente diverse: dal mondo mediterraneo centro-orientale ad un’Europa centro-occidentale, orientata progressivamente verso l’Atlantico. Nel lungo processo di dieci secoli, la società tardo-antica, inserita nella struttura politica, giuridica, economica e culturale dell’impero romano, si articola in organismi politici, i regni, nei quali l’insediamento di popolazioni germaniche, all’interno dello spazio mediterraneo e latino, elabora, in rapporto con l’influenza religiosa e culturale del Cristianesimo e con la sua organizzazione ecclesiastica episcopale, nuove forme di potere. Dalla disgregazione del mondo antico, attraverso le esperienze altomedioevali latino-germaniche e la molteplicità dei centri politici dell’età ‘feudale’, ci si avvia nei primi secoli del secondo millennio alla ricomposizione sociale, politica, economica e culturale, che porta a nuovi assetti istituzionali: dal particolarismo politico ai comuni cittadini, alle signorie e ai principati italiani, ai principati e ai regni ‘nazionali’ europei, in un lungo processo di ricomposizione territoriale e di formazione di apparati stabili di potere, in altri termini in un processo di progressiva costruzione statale.
Programma
Prerequisiti: Lineamenti di storia medievale
Contenuto del corso: Aspetti fondamentali della storia medievale per il conseguimento degli Obiettivi formativi sopra illustrati.
Testi di riferimento:
1. C. Azzara, Le civiltà del Medioevo, Bologna, Il Mulino, 2004.
Si consiglia la consultazione di un atlante storico.
2. Lettura, a scelta dello studente, di uno dei testi o gruppi di articoli, di seguito indicati:
- A. Castagnetti, Il Veneto nell’alto medioevo, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1990 (il docente non percepisce diritti di autore sui libri consigliati)
- A. Castagnetti, Le città della Marca Veronese, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1991
- G. Andenna, Storia della Lombardia medioevale, Torino, Utet, 1999
- J. Jarnut, Bergamo 568-1098, Storia istituzionale sociale ed economica di una cittá lombarda nell’alto medioevo, Bergamo, Archivio Bergamasco, 1980
- A. Castagnetti, Governo vescovile, feudalità, ‘communitas’ cittadina e qualifica capitaneale a Trento fra XII e XIII secolo, Verona, Libreria Universitaria Editrice, 2001, pp. 333
- G. Albertoni, Le terre del vescovo. Potere e società nel Tirolo medievale (secoli IX-XII), Torino, Scriptorium, 1996
- V. Colorni, Il territorio mantovano nel Sacro Romano Impero. I. Periodo comitale e periodo comunale (800-1274), Milano, Giuffré, 1959
- M. Vaini, Dal comune alla signoria. Mantova dal 1200 al 1328, Milano, Angeli, 1986.
I gruppi di testi indicati interessano ambiti territoriali definiti. La conoscenza della storia territoriale, a livello regionale od anche inferiore, con la possibilità di intraprendere ricerche personali di storia locale, appare, oltre che opportuna in una prospettiva di cultura generale, necessaria in una prospettiva professionale didattica, al fine di contribuire a superare l’impostazione tradizionale, che fa apparire frequentemente agli alunni l’insegnamento della storia, particolarmente di quella medioevale, come nozionistico e noioso, staccato dalla realtá e lontano dai loro interessi.
Possono essere scelte altre letture, motivate da specifici interessi culturali dello studente e concordate con il docente.
Metodi didattici: Lezioni e seminari
Modalità d'esame
Valutazione delle esercitazioni eventuali e colloquio orale