Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea magistrale in Scienze pedagogiche - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
2° Anno Attivato nell'A.A. 2017/2018
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Pedagogia e differenza sessuale (2016/2017)
Codice insegnamento
4S00818
Crediti
9
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
L'insegnamento è organizzato come segue:
Parte 1
Parte 2
Obiettivi formativi
L'educazione, l'insegnamento, la formazione sono ambiti fortemente segnati dalla presenza femminile, ma il linguaggio, il simbolico, i saperi, sembrano riflettere ancora paradigmi neutro-maschili, fondati su dualismi gerarchizzanti, in una logica di potere (natura/cultura, pubblico/privato, produzione/riproduzione, ragione/emozione, oggettivo/soggettivo, normale/ deviante ecc.). Urgente diventa assumere una postura di pensiero e di azione che tenga conto del fatto che il mondo è uno ma abitato da donne e uomini, con la varietà delle loro esperienze umane singolari e di orientamento sessuale, e con aspettative, desideri, competenze, bisogni educativi non omologabili. Partiremo da una idea fondante del femminismo della differenza: l’idea che le donne non vanno trattate come un gruppo sociale svantaggiato e discriminato, da proteggere, supportare, e rendere più uguali agli uomini con politiche di parità/pari opportunità e “pedagogie di genere”; ma, al contrario, che la libertà femminile, guadagnata nelle relazioni tra donne, ha cambiato profondamente, a partire dal rapporto con se stesse, il rapporto con gli uomini e con le loro costruzioni storiche, e ripensa radicalmente il mondo (cultura, saperi, forme del legame sociale, economia, politica ecc.) scommettendo su un cambio di civiltà, più vivibile e giusta per tutti. E in un tempo ormai post-patriarcale, caratterizzato da disorientamento e ambivalenze, ma anche da nuove consapevolezze, soggettività in movimento e pratiche trasformative, come in altri ambiti anche nell'educazione e nei saperi pedagogici ciò comporta profonde modificazioni di sguardo, di linguaggio, di paradigmi interpretativi, a cui il corso intende avviare.
Principali orientamenti di pensiero e di azione da acquisire:
- parlare non è mai neutro: sessuazione della lingua, soggettività e competenza simbolica
- partire da sé: il sapere dell’esperienza in educazione e nella ricerca pedagogica
- al centro le relazioni: pratica delle relazioni, relazioni di disparità, cura
- potere e autorità: il massimo dell’autorità con il minimo di potere
Programma
I temi del corso sono articolabili in varie direzioni interessanti per la riflessione pedagogica. Proponiamo i seguenti:
- la competenza femminile nelle relazioni educative e di aiuto
- nuove costellazioni familiari e relazionali. Famiglie omogenitoriali
- la questione maschile e i fenomeni di violenza
Testi per l'esame:
1. Anna Maria Piussi, Due sessi, un mondo. Educazione e pedagogia alla luce della differenza sessuale, Quiedit 2008.
2. Cristina Mecenero, Voci maestre, Junior 2003.
3. Anna Maria Piussi (cur.), Competenti ad esserci. Voci della maestria femminile, FrancoAngeli 2017 (in uscita); oppure: Delfina Lusiardi-Anna Maria Piussi, E la vita cammina quasi dritta, Quiedit 2015.
4. Alessandra Gigli (cur.), Maestra, ma Sara ha due mamme?, Guerini 2014.
5. Deiana-Greco (cur.), Trasformare il maschile. Nella cura, nell’educazione, nelle relazioni, Cittadella 2012.
I cinque testi indicati sono obbligatori per le/i non frequentanti.
Si prevede una pluralità di attività didattiche: oltre a lezioni frontali partecipate, incontri con testimoni, ricerche di piccolo gruppo, discussione di casi e di progetti.
Modalità d'esame
A) Per le/i non frequentanti è previsto il colloquio orale.
B) Per coloro che frequentano: le/i frequentanti possono sostituire l'esame orale con un elaborato di piccolo gruppo (di max 3 persone) presentato e discusso in aula, con l’obiettivo di approfondire i temi proposti o altri temi. Verranno date indicazioni su come organizzare e stendere l'elaborato.
È prevista una prova scritta intermedia (domande aperte) alla fine del Modulo 1 che verterà sui testi dei punti 1 e 2. Il superamento della prova intermedia è propedeutico alla partecipazione ai lavori di gruppo che si svolgeranno nel Modulo 2.
Modulo 2: inizio 12 aprile. Le proposte per i lavori di gruppo si formalizzeranno il 26 aprile; le esposizioni in aula avverranno a partire dal 10 maggio.
Per chi non può frequentare regolarmente e dovrà quindi sostenere il colloquio orale è possibile (e raccomandata) la frequenza anche parziale al Modulo 2.