Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Servizi di orientamento

I servizi e le attività di orientamento sono pensati per fornire alle future matricole gli strumenti e le informazioni che consentano loro di compiere una scelta consapevole del corso di studi universitario.
I servizi offerti sono illustrati nella nuova Carta dei Servizi

Attenzione: si segnala che il giorno 22 marzo 2024, in occasione della cerimonia di Inaugurazione dell'Anno Accademico, il servizio di front-office telefonico e in presenza dell'Ufficio verrà sospeso.

 

Attività di orientamento

Per informarti e chiarire ogni tuo dubbio

Per conoscere l'offerta formativa di Verona e i suoi servizi

Per vivere in anticipo l'esperienza universitaria

  • Corsi di orientamento “SCOPERTA: Sviluppo delle Competenze PER la Transizione e l’Autovalutazione” - DM 934/22
  • PLS e POT (Piano laurea scientifiche e Piani di orientamento e tutorato)
  • PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e di orientamento)

Per migliorare e/o completare la preparazione

Iniziative di accoglienza a chi sceglie di studiare a Verona

Per essere sempre informato

Attività di tutorato

Presso l'Ateneo è istituito il Servizio di tutorato svolto da studentesse e studenti senior già iscritti all'Università i quali mettono a disposizione la propria esperienza universitaria a supporto delle future matricole e colleghe/i di studio.

sportello telefonico: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00.

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Corso di studio in breve


    

Il corso è ad accesso libero. È richiesta un'adeguata preparazione nell'ambito della matematica di base.
Il corso è interateneo, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Trento. La laurea prepara professionisti in grado di sviluppare e gestire apparati e servizi innovativi, basati su tecnologie informatiche ed ingegneristiche che supportino sia il personale socio-sanitario che i pazienti nella prevenzione e cura delle malattie. Il rispetto e l’attenzione alla persona sono affrontati, non solo per  gli aspetti scientifici, preventivi, diagnostici, terapeutici, e riabilitativi, ma anche dal punto di vista sociale, morale, legale e psicologico.   
I laureati del corso di studio (CdS) saranno pertanto esperti nella realizzazione di sistemi tecnologici complessi in grado di interagire in modo sofisticato con le persone, curanti o pazienti, in numerose e diverse situazioni, come ad esempio la prevenzione, la diagnosi,  il trattamento terapeutico, la convalescenza, sia ospedaliera che domiciliare. 
Per essere in grado di sviluppare tali sistemi, gli studenti acquisiranno, oltre a solide basi scientifiche e ingegneristiche tradizionali, le conoscenze e le competenze necessarie a integrare software basati su tecnologie emergenti in aree quali algoritmi di controllo, di elaborazione dei dati e di intelligenza artificiale con sistemi hardware interconnessi tra loro, quali dispositivi indossabili, robot e macchinari basati su architetture hardware avanzate.  
 Agli insegnamenti classici di un CdS in Ingegneria dell’Informazione, (analisi matematica, geometria, fisica, informatica, elettronica e meccanica), e di un CdS in Ingegneria Biomedica, (chimica, fisiologia, strumentazione biomedica e medicina), saranno quindi affiancati insegnamenti negli ambiti della robotica e del controllo di dispositivi remoti e autonomi, e dell’apprendimento automatico. Gli insegnamenti in tali ambiti prevedono anche attività laboratoriali dove gli studenti potranno applicare le conoscenze acquisite durante lo studio teorico.  
Sono inoltre previsti contenuti formativi di anatomia e fisiologia, di etica, diritto e psicologia in modo che il laureato possa comprendere gli aspetti scientifici, sociali ed etici relativi all’uso di dispositivi intelligenti al servizio di un segmento fragile della popolazione. Sono infine previsti tirocini, presso imprese esterne o laboratori di ricerca universitari, in modo da garantire l'acquisizione di abilità, anche trasversali, d'interesse professionale, ed esperienze di studio e stage all'estero, grazie a programmi di mobilità internazionale.  
 
Oltre a garantire la continuazione degli studi in corsi di laurea magistrale, in particolare nelle aree dell’ingegneria informatica e della bioingegneria, il corso di laurea mira a creare figure professionali in grado di ricoprire ruoli tecnici nello sviluppo e nella gestione di apparati e servizi medicali.  Il laureato potrà quindi trovare occupazione in aziende pubbliche e private del settore biomedico, farmaceutico e biotecnologico, compresi ospedali e case di cura, centri riabilitativi e residenziali per anziani e persone con patologie croniche. Previo superamento dell’esame di stato, il laureato potrà iscriversi all’albo degli ingegneri biomedici e clinici, sezione B. 


L8_Ingegneria dei Sistemi Medicali per la Persona

 

  • Tipologia Corsi di laurea
  • Durata 3  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale
  • Accesso libero con TOLC-I obbligatorio
  • Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
  • Classe L-8
  • Di interesse nazionale o comunitario
  • Corso S.T.E.M.
  • Sede verona
  • Lingua di erogazione Italiano
  • Modalità di erogazione didattica Modalità Blended
Il laureato dovrà:

- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica, della fisica e della chimica conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi dell’elettronica, della meccanica e dell’informatica con particolare attenzione ai problemi dell'ingegneria biomedica;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi di carattere medico-biologico;
- comprendere l'impatto delle soluzioni biomedicali nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- conoscere le proprie responsabilità̀ professionali ed etiche;
- conoscere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Grazie a tali conoscenze il laureato in Ingegneria dei Sistemi Medicali per la Persona saprà:

utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, chimico-fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi biofisici e biomedici;

- analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati allo sviluppo o alla gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali;
- utilizzare le tecnologie informatiche di base, inerenti le architetture, le reti e la programmazione, nell’ambito dello sviluppo o della gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali o di sanità elettronica;
- utilizzare le tecnologie meccatroniche nell’ambito dello sviluppo o della gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali;
- essere capace di condurre esperimenti di carattere biofisico e di analizzarne e interpretarne i dati;
- lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;

Al fine di fornire il complesso di tali conoscenze e competenze, il piano di studi è stato organizzato come descritto in seguito. I primi due anni sono volti ad acquisire conoscenze di base che coinvolgono quattro aree: matematica-fisica-chimica, medico-biologica ed etica, informatica e applicativa, e ingegneristica. Questa preparazione di base punta in particolare a fornire solide conoscenze per consentire al laureato, fra gli sbocchi possibili, anche il proseguimento degli studi verso una laurea magistrale. Infatti, l’analisi occupazionale rivela che circa il 70% dei laureati in Ingegneria Biomedica tende a proseguire il percorso di studi iscrivendosi a una laurea magistrale.
Parte del secondo e il terzo anno sono dedicati a una formazione più specifica che differenzia il piano in due curricula, che catturano quanto emerso dalla consultazione con le parti interessate.
Tra le tecnologie previste nel piano di studi, possiamo riconoscere un sottogruppo 'hardware' e un sottogruppo 'software'. Si è pertanto proceduto a definire due curricula che avessero una preparazione specializzata su questi due versanti. I due curricula condividono molti insegnamenti di base e si differenziano principalmente nel terzo anno di corso. Per quanto riguarda il curriculum A esso pone enfasi sulle competenze tipiche dell’ingegneria industriale, quali la meccanica e l’elettronica e fornisce contenuti specializzanti negli ambiti dei sistemi di controllo e della robotica. Per quanto riguarda il curriculum B, esso inserisce basi di informatica, e più in generale di ingegneria dell’informazione, con declinazioni professionalizzanti nell’ambito della telemedicina, dell’elaborazione delle immagini e dei sistemi di misura. Le basi di ingegneria industriale e dell’informazione sono comuni a entrambi i curricula permettendo così l’accesso alle tre figure professionali identificate. Insegnamenti dell’area medico-biologico ed insegnamenti a scelta nell’ambito informatico, industriale e gestionale completano la formazione dei curricula con contenuti specialistico-applicativi.
Il terzo anno di corso è caratterizzato anche da un insegnamento obbligatorio di psicologia e etica, per sensibilizzare gli studenti alle problematiche dell’interazione tra macchine dotate di livelli diversi di autonomia e intelligenza e gli utenti, di solito in una situazione di particolare fragilità. Il terzo anno include infine un progetto industriale, che verrà svolto in collaborazione con i partner, industriali e sanitari, del corso di laurea e può includere un periodo di tirocinio. Questo progetto permetterà agli studenti di avvicinarsi alle problematiche lavorative e, potenzialmente, getterà le basi dell’elaborato finale che concluderà il percorso di studio.

PROFILI PROFESSIONALI

SVILUPPATORE DI DISPOSITIVI E TECNOLOGIE BIOMEDICALI

Funzione in un contesto di lavoro: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali può svolgere funzioni relative principalmente a sviluppo, gestione e manutenzione di sistemi e servizi biomedici con particolare riguardo ai dispositivi biomedicali per diagnosi e terapia, ai dispositivi portatili, indossabili o impiantabili come ad esempio smart watch, event recorder, pacemakers o pancreas artificiali, ai sistemi robotici per la chirurgia, per la riabilitazione o per l’assistenza, ai sistemi per l’allenamento e per la medicina sportiva, e ai sistemi di trasporto della persona.

Competenze associate alla funzione: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi biofisici e biomedici;
  • analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati allo sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali;
  • utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti le architetture, le reti e la programmazione, nell’ambito dello sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali anche remoti o interconnessi;
  • utilizzare le tecnologie meccatroniche per lo sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali per il trattamento di patologie o condizioni motorie, o più in generale per assistere medico e paziente;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito delle tecnologie meccaniche, elettroniche e biomediche presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, meccanica, elettronica e informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che progettano e sviluppano sistemi biomedicali, che in aziende ed enti sanitari, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano tali sistemi, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.

SVILUPPATORE DI SERVIZI SANITARI DI ASSISTENZA E CURA DELLA PERSONA

Funzione in un contesto di lavoro: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona può svolgere funzioni relative principalmente a sviluppo, gestione e manutenzione di servizi sanitari di assistenza e cura della persona come ad esempio servizi diagnostici, servizi di telemedicina, telemonitoraggio e teleassistenza, servizi inerenti la riabilitazione e la medicina sportiva, mediante l’utilizzo di strumentazioni hardware e software, l’impiego di tecnologie inerenti ad esempio i dispositivi indossabili, i sistemi distribuiti e la strumentazione biomedicale per diagnosi e trattamenti personalizzati.

Competenze associate alla funzione: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere o analizzare sistemi sanitari per la cura e l’assistenza della persona;
  • analizzare problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati alla gestione di servizi sanitari;
  • utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti le architetture e le reti nell’ambito della gestione di servizi sanitari, anche interconnessi;
  • integrare nei sistemi sanitari strumenti meccatronici per il trattamento di patologie o condizioni motorie;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito delle tecnologie informatiche e biomediche presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, elettronica ed informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che forniscono servizi di tipo biomedicali, che in aziende ed enti sanitari, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano sistemi o servizi biomedicali, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.

GESTORE DI STRUMENTAZIONI SANITARIE E DI SERVIZI ICT PER LA SANITA'

Funzione in un contesto di lavoro: Il gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità può svolgere funzioni legate principalmente a utilizzo, gestione e manutenzione di sistemi e strumentazioni biomedicali e di applicazioni relative alla sanità elettronica

Competenze associate alla funzione: Il gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di gestire strumentazioni sanitarie e servizi ICT per la sanità;
  • utilizzare le tecnologie informatiche di base, inerenti le architetture e le reti, nell’ambito della gestione di sistemi e dispositivi biomedicali, dell’amministrazione di sistemi informatici di sanità elettronica e di sistemi di reti di calcolatori;
  • analizzare problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati alla gestione di strumentazioni sanitarie e servizi ICT per la sanità;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Il Gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito dei sistemi ICT per la sanità presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, elettronica ed informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che progettano e sviluppano servizi ICT per la sanità, che in aziende ed enti, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano tali servizi, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.



Assicurazione della Qualità

La “qualità” di un Corso di Studio è il grado di soddisfazione degli obiettivi formativi e di soddisfacimento dei requisiti per la qualità del servizio di formazione offerto, stabiliti coerentemente con le esigenze e le aspettative di tutti coloro che hanno interesse nel servizio di formazione offerto (componente studentesca, rappresentanti del mondo del lavoro,...).

Il Corso aderisce al sistema di assicurazione della qualità della didattica, in linea con le indicazioni dell'Ateneo e sulla base delle Linee guida ANVUR, svolgendo attività di:
  • consultazioni periodiche con i rappresentanti del mondo del lavoro per verificare l’adeguatezza dei profili culturali e professionali offerti nei propri percorsi formativi
  • progettazione dei contenuti formativi e pianificazione delle risorse
  • organizzazione delle attività formative e dei servizi didattici
  • monitoraggio dell'efficacia del percorso formativo e la programmazione di interventi di miglioramento della didattica e dei servizi
  • messa a disposizione di informazioni complete e aggiornate sul proprio sito, relative al progetto formativo (profili professionali formati, risultati di apprendimento attesi, attività formative)
Tali attività sono cadenzate e correlate fra di loro, seguendo il ciclo di gestione della qualità: PDCA (Plan, Do, Check, Act)
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Le studentesse e gli studenti hanno un ruolo centrale in un sistema di assicurazione della qualità; ognuno può partecipare attivamente tramite il coinvolgimento nei Gruppi di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio e nelle Commissioni Paritetiche Docenti Studenti, ma anche semplicemente tramite l’adesione al questionario sull’opinione della componente studentesca in merito alle attività didattiche. In questa ottica l’Università ha previsto l’attivazione di “Laboratori di rappresentanza attiva”, corsi di formazione attivati periodicamente dal Presidio della Qualità per gli studenti dell’Ateneo. Per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.

Il sistema di valutazione universitario e il ruolo dello studente

del Prof. Graziano Pravadelli, registrato in occasione del Laboratorio di Rappresentanza Attiva di gennaio 2021.

I Soggetti

L'AQ per i corsi di studio

Le Attività

Descrizione del percorso di formazione - Regolamento didattico

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Non ancora disponibile

È il documento che specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo e con l’Ordinamento del Corso. Viene pubblicato nei mesi di giugno/luglio e contiene informazioni generali sul Corso di Studio, sugli insegnamenti e sulle regole sul percorso di formazione.

Altri Regolamenti

Per prendere visione di altri regolamenti di interesse si rimanda alla sezione: Statuto e regolamenti

Il sistema universitario italiano

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Primo ciclo: Corsi di Laurea

Essi hanno l’obiettivo di assicurare agli studentesse e studenti un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.
Requisito minimo per l’accesso: diploma finale di scuola secondaria, rilasciato al completamento di 13 anni di scolarità complessiva e dopo il superamento del relativo esame di Stato, o un titolo estero comparabile; l’ammissione può essere subordinata alla verifica di ulteriori condizioni.
Durata: triennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea, è necessario aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), equivalenti ai crediti ECTS; può essere richiesto un periodo di tirocinio e la discussione di una tesi o la preparazione di un elaborato finale.
Il titolo di Laurea dà accesso alla Laurea Magistrale e agli altri corsi di 2° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore”

Secondo ciclo: Corsi di Laurea Magistrale

Essi offrono una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.
Requisiti per l’accesso: l’accesso ai corsi è subordinato al possesso di una Laurea o di un titolo estero comparabile; l'ammissione è soggetta a requisiti specifici decisi dalle singole università.
Durata: biennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 120 crediti (CFU) e aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”
Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico
Alcuni corsi (Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria edile-Architettura, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Requisito di accesso: diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile; l’ammissione è subordinata a una prova di selezione.
Durata: gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria).
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 300 CFU ed aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Il titolo di Laurea Magistrale dà accesso al Dottorato di Ricerca e agli altri corsi di 3° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”.

Terzo ciclo

Dottorato di Ricerca: essi hanno l’obiettivo di far acquisire una corretta metodologia per la ricerca scientifica avanzata, adottano metodologie innovative e nuove tecnologie, prevedono stage all’estero e la frequenza di laboratori di ricerca. L’ammissione richiede una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata è di minimo 3 anni. Il/la dottorando/a deve elaborare una tesi originale di ricerca e discuterla durante l’esame finale.
Qualifica accademica: “Dottore di ricerca” o “PhD”.
Corsi di Specializzazione: corsi di 3° ciclo aventi l’obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l’esercizio di attività professionali di alta qualificazione, particolarmente nel settore delle specialità mediche, cliniche e chirurgiche. Per l’ammissione è richiesta una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata degli studi varia da 2 (120 CFU) a 6 anni (360 CFU) in rapporto al settore disciplinare. Il titolo finale rilasciato è il Diploma di Specializzazione.

Master

Corsi di Master universitario di primo livello: corsi di 2° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea o con un titolo estero comparabile. La durata minima è annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3°ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di primo livello.
Corsi di Master Universitario di secondo livello:corsi di 3° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea Magistrale o con un titolo estero comparabile. La durata è minimo annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3° ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di secondo livello.

Altro da sapere sul Sistema universitario italiano

Crediti Formativi Universitari (CFU): i corsi di studio sono strutturati in crediti. Al Credito Formativo Universitario (CFU) corrispondono normalmente 25 ore di lavoro. La quantità media di lavoro accademico svolto in un anno da un/a iscritto/a a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 CFU. I crediti formativi universitari sono equivalenti ai crediti ECTS.
Classi dei corsi di studio: i corsi di studio di Laurea e di Laurea Magistrale che condividono obiettivi e attività formative sono raggruppati in “classi”. I contenuti formativi di ciascun corso di studio sono fissati autonomamente dalle singole università; tuttavia le università devono obbligatoriamente inserire alcune attività formative (ed il corrispondente numero di crediti) determinate a livello nazionale. Tali requisiti sono stabiliti in relazione a ciascuna classe. I titoli di una stessa classe hanno lo stesso valore legale.
Titoli congiunti: le università italiane possono istituire corsi di studio in cooperazione con altre università, italiane ed estere, al termine dei quali sono rilasciati titoli congiunti o titoli doppi/multipli.

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