Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Calendario accademico
Il calendario accademico riporta le scadenze, gli adempimenti e i periodi rilevanti per la componente studentesca, personale docente e personale dell'Università. Sono inoltre indicate le festività e le chiusure ufficiali dell'Ateneo.
L’anno accademico inizia il 1° ottobre e termina il 30 settembre dell'anno successivo.
Calendario didattico
Il calendario didattico indica i periodi di svolgimento delle attività formative, di sessioni d'esami, di laurea e di chiusura per le festività.
Per l'anno 2007/2008 Nessun calendario ancora disponibile
Calendario esami
Gli appelli d'esame sono gestiti dalla Unità Operativa Segreteria Corsi di Studio Culture e Civiltà.
Per consultazione e iscrizione agli appelli d'esame visita il sistema ESSE3.
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Docenti
Albasini Albano
albano.albasini@univr.it +39 045802 8637Amato Gianfranco
gianfranco.amato@univr.itAvezzu' Guido
guido.avezzu@univr.itBassetti Massimiliano
massimiliano.bassetti@univr.it 045802 8376Brusegan Rosanna
rosanna.brusegan@univr.it +39 045802 8115Camuffo Dario
Fiorese Mauro
mail@maurofiorese.it 8028122Mastrocinque Attilio
attilio.mastrocinque@univr.it +39 045802 8386Pasini Roberto
pasini.roberto@univr.it +39 045802 8121Penzo Gianni
Perbellini Gianni
gianni.perbellini@univr.it +39 045802 8122Rossetti Maria Gabriella
gabriella.rossetti@univr.it +39 045802 8106Sellan Giuliana
giuliana.sellan@univr.it +39 045 802 8373Piano Didattico
Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
Il piano didattico 2007/2008 sarà disponibile entro il 2 aprile. In attesa che venga pubblicato consulta il piano dell'anno accademico in corso al seguente link.
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Chimica e fisica applicata ai beni culturali - Fisica per i beni culturali (i) II modulo (2008/2009)
Codice insegnamento
4S02123
Docente
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
FIS/07 - FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA)
Periodo
Secondo semestre dal 23-feb-2009 al 30-mag-2009.
Sede
VERONA
Per visualizzare la struttura dell'insegnamento a cui questo modulo appartiene, consultare: organizzazione dell'insegnamento
Obiettivi formativi
Il corso si prefigge di trasferire ai giovani una lunga esperienza sul campo condotta coniugando il rigore scientifico con gli aspetti peculiari di questo campo applicativo. I giovani verranno a conoscere i risultati raggiunti in ambito internazionale, sempre con larga visone e con approccio multidisciplinare. Problemi e soluzioni vengono mostrati sotto il molteplice aspetto derivante dal confronto tra mondo della scienza, della pratica, della gestione dei Beni Culturali e della normativa italiana ed europea (UNI-Normal e CEN), che può portare a volte a situazioni conflittuali, la cui risposta dipende dalle priorità che si intendono privilegiare. Dalla teoria alla pratica: vengono presentati esempi concreti di studi in campo (all’aperto, in musei, chiese, palazzi storici, ecc.) per ogni tema trattato. Dev’essere anzitutto chiaro qual è la precisa risposta scientifica ad ogni problema, e quali soluzioni possono essere invece adottate per venire incontro ad altre esigenze, e a quali rischi. Prendere parte attiva alla presentazione e alla discussione degli argomenti e degli esempi presentati è una necessità insostituibile ai fini dell’apprendimento.
Programma
Prerequisiti: Si richiede la conoscenza delle basi scientifiche elementari (fisica, chimica, mineralogia, matematica, lettura di un grafico, di una formula) come fornite dalle scuole superiori.
Contenuti del corso:
Metodologie Chimico-Fisiche 1 (programma comune Accademia – Università, 32 ore)
La molecola d’acqua; come l’acqua si comporta negli stati solido liquido e vapore; come interagisce con i materiali solubili e non, come si comporta al loro esterno e al loro interno, in relazione ai vari meccanismi di degrado fisico, chimico e biologico. Parametri igrometrici fondamentali per la conservazione dei beni culturali e la diagnostica ambientale, con particolare riferimento al ruolo chiave dell’umidità relativa e al contenuto idrometrico d’equilibrio nei materiali igroscopici.
La condensazione sulle superfici e all’interno dei micropori. La tensione superficiale e la risalita capillare: come e dove agisce, ruolo dei sali solubili, metodi tradizionalmente usati per contrastarla (sifoni per ventilazione, barriere fisiche e chimiche, elettroosmosi).
Significato fisico della temperatura; effetto delle variazioni termiche sui Beni Culturali, misure termiche a contatto, a quasi-contatto e remote, come misurare la temperatura dell’aria e dei beni culturali secondo la normativa italiana (UNI-Normal) e quella europea (CEN). Effetti delle variazioni di temperatura sui materiali. La stabilità atmosferica all’aperto e in ambienti chiusi
Alcune nozioni sul degrado della pietra e sulla formazione delle croste superficiali. Effetto della pioggia e delle idrometeore. Effetto combinato degli inquinanti e delle deposizioni in fase secca e umida. Corrosione eolica (tra cui il caso della Sfinge).
Il microclima in palazzi storici, nelle chiese e nei musei. Analisi del problema e discussione di alcuni esempi significativi (Cenacolo Vinciano, Cappella Sistina, Cappella degli Scrovegni, Museo degli Uffizi).
Programma aggiuntivo per l’Università, ma aperto agli studenti dell’Accademia (4 ore):
Cambiamenti climatici e nuovi rischi per il patrimonio culturale. Problematiche attese per i monumenti, l’innalzamento dei mari e il caso di Venezia, problematiche concernenti le opere conservate all’interno.
Testi di riferimento
1. Dispense elettroniche delle lezioni
2. Camuffo, D., 1998: Microclimate for Cultural Heritage. Elsevier, Amsterdam.
3. Camuffo, D. et al, 2007: Il riscaldamento nelle chiese e la conservazione dei beni culturali: guida all’analisi dei pro e dei contro dei vari sistemi di riscaldamento. Electa Mondadori, Milano.
Nota: I testi sono posti a disposizione degli studenti nella Biblioteca dell’Accademia, assieme ad altro materiale illustrativo per chi fosse interessato ad approfondimenti.
Metodi didattici: Lezioni frontali illustranti i concetti scientifici fondamentali, i principali meccanismi di degrado dei beni culturali, come porvi rimedio ed esempi concreti di casi studiati e rimedi applicati. Anche la normativa vigente viene debitamente illustrata. Tutti gli argomenti vengono presentati in Powerpoint con ampio corredo di immagini, di grafici e di testo illustrativo. Le presentazioni vengono di volta in volta date agli studenti per studio e ripasso. Queste dispense elettroniche e la discussione in classe su problemi e soluzioni sono gli elementi didattici fondamentali. I temi trattati possono essere approfonditi nella bibliografia raccomandata, messa a disposizione nella Biblioteca dell’Accademia.
Modalità d'esame
L’esame è finalizzato a verificare il grado di comprensione ed assimilazione degli argomenti presentati e discussi durante l’anno, e se l’esaminanda/o è in grado di poterli poi applicare nella propria futura professionalità.
Verrà eseguito oralmente per gli studenti dell’Accademia e per iscritto per quelli dell’Università.
Tipologia di Attività formativa D e F
Offerta formativa da definire
Prospettive
Avvisi degli insegnamenti e del corso di studio
Per la comunità studentesca
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Prova finale
La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella discussione di un elaborato scritto, di circa 30 cartelle di 2500 battute, su un argomento concordato con il relatore. Alla prova finale sono riservati 6 CFU.
L’elaborato scritto verrà caricato on line dal candidato e dovrà essere approvato dal relatore prima della sua discussione.
Le discussioni dell’elaborato finale avvengono davanti a sottocommissioni di almeno tre membri, dei quali uno sarà il relatore, uno il correlatore, il terzo un altro docente dell’Ateneo oppure un esperto esterno nominato dal Presidente del Collegio didattico. La discussione si svolgerà nei giorni precedenti la proclamazione in data concordata dai componenti la sottocommissione. Il risultato della discussione e la proposta di valutazione saranno tempestivamente comunicati dal Presidente della sottocommissione al Presidente della Commissione per la prova finale.
La Commissione per la prova finale procederà alla valutazione, tenendo conto della proposta delle sottocommissioni, alla proclamazione e alla comunicazione del voto di laurea. La verbalizzazione, da compilarsi secondo la procedura denominata “firma digitale”, sarà responsabilità del Presidente della Commissione.
La decisione di voto avviene senza la presenza dello studente o di estranei. La Commissione dispone di centodieci punti; il voto minimo per il superamento dell’esame è di 66/110. Alla prova finale è attribuito il punteggio massimo di cinque/110.
Il Collegio didattico incentiva il compimento degli studi nella durata normale del corso (ovvero nella durata concordata, per gli studenti a tempo parziale), assegnando 1 punto su 110 aggiuntivo a chi si laurei nelle sessioni dell’ultimo anno di corso. Ai soli effetti di questa incentivazione, agli studenti che abbiano trascorso un periodo di studio all’estero nel quadro degli scambi promossi dall’Ateneo, la durata del corso di studi normale è incrementata della durata del periodo trascorso all’estero. Se uno studente ha speso all’estero un periodo di studio entro il quadro di un accordo Erasmus, viene aggiunto 1 punto su 110 alla media pesata.
Quando il candidato abbia ottenuto il massimo dei voti, può essere concessa la lode, purché con decisione unanime.
L’elaborato scritto, oggetto della prova finale, può essere redatto in lingua diversa dall’italiano, previa approvazione del relatore e del Collegio didattico. La discussione deve comunque essere condotta in italiano.
La discussione dell’elaborato in sede di prova finale può eventualmente essere accompagnata dall'uso di strumenti informatici o di altro genere, se essi sono utili per un migliore chiarimento dei contenuti o per l'esposizione delle metodologie impiegate.
Lo studente può ritirarsi dall’esame finale fino al momento di essere congedato dal Presidente della Commissione per dare corso alla decisione di voto.
La commissione, constatato il valore insufficiente dell’elaborato, lo può ricusare. Nel caso in cui lo studente non consegua il punteggio minimo per superare la prova finale, dovrà migliorare l'elaborato o comporne uno diverso, presentandosi ad una successiva sessione di laurea.
Per gli studenti del CdL in Beni culturali, l'Esame di laurea si svolge in due momenti distinti:
- la discussione dell’elaborato finale, durante le due settimane precedenti la proclamazione;
- la proclamazione di laurea, in un giorno del periodo previsto dal calendario didattico per l'Esame di laurea.
N.B. Può essere relatore di elaborati per il conseguimento del titolo ogni docente che faccia parte del Collegio didattico di Beni culturali, Lettere e Tradizione e interpretazione dei testi letterari, purché lo studente abbia superato durante il corso di studio un esame in una disciplina del settore scientifico-disciplinare di afferenza del docente stesso.
Adempimenti amministrativi e scadenze domanda di laurea
Calendari discussione e proclamazione di laurea
Elenco delle proposte di tesi e stage
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