Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Servizi di orientamento

I servizi e le attività di orientamento sono pensati per fornire alle future matricole gli strumenti e le informazioni che consentano loro di compiere una scelta consapevole del corso di studi universitario.
I servizi offerti sono illustrati nella nuova Carta dei Servizi

Attenzione: si segnala che il giorno 22 marzo 2024, in occasione della cerimonia di Inaugurazione dell'Anno Accademico, il servizio di front-office telefonico e in presenza dell'Ufficio verrà sospeso.

 

Attività di orientamento

Per informarti e chiarire ogni tuo dubbio

Per conoscere l'offerta formativa di Verona e i suoi servizi

Per vivere in anticipo l'esperienza universitaria

  • Corsi di orientamento “SCOPERTA: Sviluppo delle Competenze PER la Transizione e l’Autovalutazione” - DM 934/22
  • PLS e POT (Piano laurea scientifiche e Piani di orientamento e tutorato)
  • PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e di orientamento)

Per migliorare e/o completare la preparazione

Iniziative di accoglienza a chi sceglie di studiare a Verona

Per essere sempre informato

Attività di tutorato

Presso l'Ateneo è istituito il Servizio di tutorato svolto da studentesse e studenti senior già iscritti all'Università i quali mettono a disposizione la propria esperienza universitaria a supporto delle future matricole e colleghe/i di studio.

sportello telefonico: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00.

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Corso di studio in breve

Il corso offre un itinerario di studio caratterizzato da un insieme articolato di conoscenze e competenze finalizzate alla formazione dell'educatore professionale socio-pedagogico, come è definito dalla legge n. 205, del 27 dicembre 2017, art. 1, commi 594-601. Le educatrici e gli educatori operano per comprendere e accompagnare persone di diverse età (bambini, adolescenti, adulti, anziani) e portatrici di diverse storie, diversi livelli di abilità, diverse identità di genere, differenti lingue e appartenenze culturali, in percorsi di apprendimento e di cambiamento che producano consapevolezza, attivazione, emancipazione, trasformazione dei contesti.
Per formare queste figure professionali, il corso propone una formazione che spazia in diverse aree disciplinari: pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia, filosofia, tecnologie, discipline sanitarie. Gli apporti multidisciplinari sono necessari per la formazione di una professionalità fondata sulla comprensione di un insieme di conoscenze e competenze relative ai presupposti teorici, ai fondamenti epistemologici e gli orientamenti metodologici e pratici inerenti alle problematiche educative relative alla prima infanzia, alle altre età della vita e alle differenti situazioni esistenziali.
I laureati e le laureate in Scienze dell’Educazione saranno in grado di acquisire quanto è necessario per favorire i processi di sviluppo della persona nei vari contesti sociali e culturali, comprese le situazioni di disagio, mediante l'elaborazione, la realizzazione e la valutazione dell'efficacia di progetti educativi coerenti e contestualizzati.
Saranno inoltre in grado di riconoscere e valorizzare tutte le risorse a disposizione, materiali e immateriali, a favore dei soggetti che sono destinatari della loro attività.
Le competenze richieste saranno raggiunte attraverso un'offerta formativa articolata in due distinti curricoli: "Servizi educativi per l'infanzia" e "Servizi educativi di comunità". I due indirizzi prevedono attività formative in parte comuni e in parte differenziate in rapporto ai diversi contesti di lavoro.
A supporto della didattica tradizionale, il corso prevede la partecipazione a diverse attività di laboratorio, la presenza di un tirocinio obbligatorio professionalizzante, da svolgersi prevalentemente nell'ambito del proprio curricolo, e la possibilità di soggiorno all'estero secondo il programma Erasmus.
Il Corso di Studio promuove l'acquisizione di competenze trasversali finalizzate alla più completa formazione dello studente e utilizzabili per il successivo percorso di inserimento lavorativo, riconoscendo un adeguato numero di crediti formativi universitari alle studentesse e agli studenti che seguono con profitto i corsi appositamente proposti dall'Ateneo o da altre istituzioni.
Il corso di studio (CdS) mira a formare educatori professionali socio-pedagogici in grado di operare negli ambiti lavorativi correlati all'indirizzo scelto.
Per le e gli studenti iscritti al curricolo "Servizi educativi per l'infanzia", l'ambito lavorativo prioritario è dato dai nidi d'infanzia e i servizi educativi che lavorano in particolare con i bambini della fascia 0-3 e le loro famiglie.
Per le e gli studenti iscritti al curricolo "Servizi educativi di comunità", gli ambiti lavorativi sono diversi, tra cui: comunità di accoglienza per minori; centri diurni per soggetti con disabilità; educativa domiciliare, scolastica e territoriale; centri di aggregazione giovanile, strutture di supporto per adulti in situazioni di marginalità e disagio, centri di animazione educativa e centri servizi socio-assistenziali per anziani.
Per accedere al corso, che è ad accesso programmato per 300 studenti, è richiesta una preparazione di base comprendente in particolare le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico, capacità di comprensione logica e argomentativa di testi e il possesso elementi di cultura generale.
 

  • Tipologia Corsi di laurea
  • Durata 3  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale
  • Accesso programmato
  • Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
  • Classe L-19
  • Sede verona
  • Lingua di erogazione Italiano
1. Obiettivo formativo unitario e sue articolazioni specifiche
L'obiettivo formativo unitario del CdS, con le conseguenti articolazioni specifiche, è di preparare gli studenti che lo frequentano a svolgere in modo operativamente competente e culturalmente motivato la professione di "educatore professionale socio-pedagogico" (L. n. 205, 27 dicembre 2017, art. 1, comma 594).
La proposta formativa, elaborata a tale scopo, può essere pensata secondo un modello rappresentativo di tipo dialogico e narrativo, in cui alle due domande fondamentale di uno studente: "Cosa significa essere un educatore"; "Perché dovrei fare dell'attività educativa la mia professione", il CdS risponde presentando allo studente il profilo professionale dell'educatore a partire da alcune domande di fondo:
- "Chi è l'educatore professionale socio-pedagogico"? (aspetto identitario del profilo professionale): è un professionista che svolge un'attività lavorativa specifica e particolarmente qualificata; è un professionista in possesso di competenze specifiche e consapevole di far parte di una comunità professionale.
- "Dove lavora"? (aspetto ambientale del profilo): lavora in una molteplicità di servizi educativi che nel loro insieme riguardano tutte le età della vita e molti dei contesti esistenziali della vita individuale e sociale.
- "Che cosa fa, quando lavora"? (aspetto funzionale del profilo): di norma svolge attività di progettazione e di intervento educativo, incentrate sulla dimensione relazionale e comunicativa, sostenute da un'attenta attività riflessiva.
- "Quali competenze professionali deve possedere"? (aspetto operativo del profilo): deve apprendere e padroneggiare un ampio bagaglio di conoscenze teoriche e metodologiche, di capacità operative, di esperienze sociali, culturali, professionali comunicative e meta-cognitive.
- "Che senso ha questo lavoro"? (aspetto esistenziale del profilo): è un'attività finalizzata allo sviluppo, al potenziamento, alla prevenzione, al recupero in vista della piena realizzazione di altri esseri umani.

2. Modalità di formazione: circolarità tra teoria e pratica
- Formazione attraverso una conoscenza insieme pedagogica e interdisciplinare: avviene attraverso un primo nucleo di cinque saperi considerati di base: sapere pedagogico, psicologico, filosofico, sociologico e antropologico. Ampliano tale formazione l'insieme molto vasto di altri saperi che a vario titolo possono contribuire ad approfondire le conoscenze, dando alla formazione dell'educatore un carattere "interdisciplinare".
- Formazione attraverso l'esperienza pratica: essendo l'educazione un'attività "pratica", per essere appresa richieda un processo di apprendimento che permette di comprendere la circolarità feconda tra elementi conoscitivi e momenti concretamente fattivi, nella consapevolezza che la conoscenza è portatrice di una spinta all'applicazione e la pratica è intrisa di conoscenza, spesso implicita.

3. Elementi di distinzione: Formazione unitaria e insieme articolata
- Un elemento di distinzione del lavoro educativo e della formazione allo svolgimento di tale professione è la sua caratterizzazione al tempo stesso "unitaria" e "articolato" in una molteplicità di concretizzazioni operative.
- Questa caratteristica imprescindibile e necessitante deriva dal fatto che l'attività educativa si estende a tutte le età della vita e a molti di contesti di vita, individuali e sociali, contrassegnati a loro volta da specifiche condizioni esperienziali, legate alle storie di vita personale e alle vicende di carattere collettivo.
- Ne deriva di necessità che la formazione al lavoro educativo debba mirare al tempo stesso a consolidare una formazione "di base" sufficiente ampia e approfondita da essere funzionale a qualunque contesto in cui l'educatore si trovi ad operare. Al tempo stesso, altrettanto necessario è l'apprendimento di conoscenze e competenze differenziate, senza le quali l'attività educativa correrebbe il rischio di apparire disincarnata e quindi inefficace.

4. Descrizione del percorso formativo
Per le ragioni sopra esposte, il percorso formativo, articolato nel triennio, si presenta come segue:
- Primo anno: apprendimento della formazione di base, costituita dallo studio dei saperi di base sopra ricordati;
- Secondo anno: apprendimento di un insieme di conoscenze "settoriali", cioè esplicitamente finalizzate allo svolgimento del lavoro educativo in una specifica realtà. La divisione in due distinti indirizzi curricolari dà immediatamente l'idea della necessità di una "specializzazione" professionale senza tuttavia perdere di vista la coscienza unitaria del lavoro educativo, tanto più che, se si considerano unitariamente, appare altrettanto evidente che l'orizzonte comune dei due indirizzi è dato dall'insieme del lavoro educativo.
- Terzo anno: il percorso formativo appare in parte ancora diviso e in parte comune; l'elemento caratteristico è che nel terzo anno prevale l'elemento di riflessione su temi di carattere generale anche quando sono vissuti e praticati in contesti specifici. È il momento formativo che mira a fare "sintesi" tra quanto appreso. Tale sintesi, già in qualche modo sperimentata concretamente attraverso l'esperienza di tirocinio, trova nella stesura della "prova finale", il suo momento riflessivo, che è insieme di conclusione del percorso triennale e di apertura al lavoro o alla prosecuzione degli studi a livello magistrale.

PROFILI PROFESSIONALI

EDUCATORE PROFESSIONALE NEI SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA

Funzione in un contesto di lavoro: La formazione dell'Educatore professionale nei servizi educativi per l'infanzia mira a far acquisire un insieme di conoscenze e competenze riguardanti soprattutto il mondo della prima infanzia. Al termine del percorso il laureato in Scienze dell'educazione, iscritto a questo indirizzo, sarà in grado di: - formulare e attuare progetti educativi che favoriscano in particolare la realizzazione personale, e l'apertura alla relazione sociale della prima infanzia, e più in generale dei bambini da 0 a 6 anni che necessitino dei servizi educativi per l'infanzia; - operare in riferimento alle relazioni interpersonali, alle dinamiche di gruppo, ai sistemi familiari, ai contesti ambientali e culturali, all'organizzazione dei servizi in campo educativo, con particolare riferimento ai nidi; - svolgere compiti di accompagnamento, orientamento e sostegno educativo ai minori inseriti in contesti scolastici riferiti all'infanzia;

Competenze associate alla funzione: Le competenze richieste, risultanti dall'insieme di conoscenze, capacità e atteggiamenti, attitudini ed esperienze, si possono articolare in: - conoscenze teoriche, epistemologiche, metodologiche e pratiche nell'insieme delle scienze dell'educazione, che concorrono a formare la figura di educatore professionale socio-pedagogico; - attitudini cognitive e affettive che si concretizzano nella capacità di ascolto, di dialogo e di comunicazione, di riflessività e di empatia; - competenze metodologiche e operative, finalizzate ad analizzare, raccogliere dati, comprendere, valutare e intervenire nelle realtà educative in cui lavora; - capacità di lavoro in riferimento alle relazioni interpersonali, alle dinamiche di gruppo, ai sistemi familiari, ai contesti ambientali e culturali, all'organizzazione dei servizi in campo educativo; - capacità di critica e di autocritica, adeguata sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio ambito di lavoro; - capacità di riconoscere e valorizzare le risorse umane, materiali e culturali presenti nei differenti contesti e nelle diverse situazioni e condizioni di vita in cui lavora.

Sbocchi occupazionali: L'educatore professionale che opera nei servizi educativi per l'infanzia, può svolgere la propria attività: - nei servizi educativi per bambini da 0 a 3 anni: nidi d'infanzia, micro nidi, nidi integrati, nidi aziendali; - nei centri infanzia per bambini e genitori; - nei servizi per la genitorialità e la famiglia; - nelle ludoteche e nelle fattorie didattiche; - nei servizi extrascolastici per l'infanzia; - nelle attività didattiche per bambini, nei musei, parchi naturali, siti archeologici.

EDUCATORE PROFESSIONALE NEI SERVIZI EDUCATIVI DI COMUNITÀ

Funzione in un contesto di lavoro: La formazione dell'Educatore professionale nei servizi educativi di comunità sviluppa la capacità di progettare e realizzare interventi educativi lungo l'arco della vita e in contesti socio-educativi anche molto diversi. Al termine del percorso il laureato in Scienze dell'educazione, iscritto a questo indirizzo, sarà in grado di: - agire riconoscendo e valorizzando le risorse umane e culturali presenti nei differenti contesti a favore di soggetti nelle diverse situazioni e condizioni di vita; - operare nelle aree problematiche del disagio, della dipendenza, della marginalità e della devianza, in presenza di minori e di adulti; - operare in contesti di disabilità, immigrazione, adultità e vita anziana, sapendo riconoscere nei diversi soggetti le risorse attivabili; - svolgere azioni di formazione e sostegno nei confronti della genitorialità con figli in età di preadolescenza e adolescenza; - accompagnare e facilitare i processi di apprendimento in contesti di educazione permanente e/o di formazione professionale; - operare in équipe di lavoro e in servizi di rete presenti nel territorio.

Competenze associate alla funzione: Le competenze richieste, risultanti dall'insieme di conoscenze, capacità e atteggiamenti, attitudini ed esperienze, si possono articolare in: - conoscenze teoriche, epistemologiche, metodologiche e pratiche nell'insieme delle scienze dell'educazione che concorrono a formare la figura dell'educatore professionale socio-pedagogico; - attitudini cognitive e affettive che si concretizzano nella capacità di ascolto, di dialogo e di comunicazione, di riflessività e di empatia; - competenze metodologiche e operative, finalizzate ad analizzare, raccogliere dati, comprendere, valutare e intervenire nelle realtà educative in cui lavora; - capacità di lavorare in riferimento alle relazioni interpersonali, alle dinamiche di gruppo, ai sistemi familiari e sociali, ai contesti ambientali e culturali, all'organizzazione dei servizi educativi in cui si opera; - capacità di critica e di autocritica, adeguata sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio ambito di lavoro; - capacità di riconoscere e valorizzare le risorse umane, materiali e culturali presenti nei differenti contesti e nelle diverse situazioni e condizioni di vita in cui lavora.

Sbocchi occupazionali: L'educatore professionale socio-pedagogico, che lavora nei servizi educativi di comunità, può svolgere la propria attività: - nei servizi educativi di promozione del benessere e della salute, con riguardo agli aspetti educativi; - nei servizi educativo per il recupero, e l'integrazione di soggetti in stato di marginalità e/o devianza; - nei servizi extrascolastici per l'inclusione e la prevenzione del disagio e della dispersione scolastica; - Centri diurni per minori, Centri di Aggregazione Giovanile; - Case famiglia per minori in situazioni di disagio familiare e sociale; - Centri educativi occupazionali diurni per adulti con disabilità fisica e/o mentale; - Centri di attività educativa assistita con animali; - Centri di accoglienza per adulti senza fissa dimora; - Attività educativa svolta nelle carceri; in case famiglia per detenuti ammessi al regime di detenzione non carceraria, o in case di accoglienza per ex detenuti; - Centri di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo; - Centri di ritrovo e di attività formative e ricreative per anziani, case di riposo o centro servizi per anziani.



Assicurazione della Qualità

La “qualità” di un Corso di Studio è il grado di soddisfazione degli obiettivi formativi e di soddisfacimento dei requisiti per la qualità del servizio di formazione offerto, stabiliti coerentemente con le esigenze e le aspettative di tutti coloro che hanno interesse nel servizio di formazione offerto (componente studentesca, rappresentanti del mondo del lavoro,...).

Il Corso aderisce al sistema di assicurazione della qualità della didattica, in linea con le indicazioni dell'Ateneo e sulla base delle Linee guida ANVUR, svolgendo attività di:
  • consultazioni periodiche con i rappresentanti del mondo del lavoro per verificare l’adeguatezza dei profili culturali e professionali offerti nei propri percorsi formativi
  • progettazione dei contenuti formativi e pianificazione delle risorse
  • organizzazione delle attività formative e dei servizi didattici
  • monitoraggio dell'efficacia del percorso formativo e la programmazione di interventi di miglioramento della didattica e dei servizi
  • messa a disposizione di informazioni complete e aggiornate sul proprio sito, relative al progetto formativo (profili professionali formati, risultati di apprendimento attesi, attività formative)
Tali attività sono cadenzate e correlate fra di loro, seguendo il ciclo di gestione della qualità: PDCA (Plan, Do, Check, Act)
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Le studentesse e gli studenti hanno un ruolo centrale in un sistema di assicurazione della qualità; ognuno può partecipare attivamente tramite il coinvolgimento nei Gruppi di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio e nelle Commissioni Paritetiche Docenti Studenti, ma anche semplicemente tramite l’adesione al questionario sull’opinione della componente studentesca in merito alle attività didattiche. In questa ottica l’Università ha previsto l’attivazione di “Laboratori di rappresentanza attiva”, corsi di formazione attivati periodicamente dal Presidio della Qualità per gli studenti dell’Ateneo. Per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.

Il sistema di valutazione universitario e il ruolo dello studente

del Prof. Graziano Pravadelli, registrato in occasione del Laboratorio di Rappresentanza Attiva di gennaio 2021.

I Soggetti

L'AQ per i corsi di studio

Le Attività

Descrizione del percorso di formazione - Regolamento didattico

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È il documento che specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo e con l’Ordinamento del Corso. Viene pubblicato nei mesi di giugno/luglio e contiene informazioni generali sul Corso di Studio, sugli insegnamenti e sulle regole sul percorso di formazione.

Altri Regolamenti

Per prendere visione di altri regolamenti di interesse si rimanda alla sezione: Statuto e regolamenti

Il sistema universitario italiano

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Primo ciclo: Corsi di Laurea

Essi hanno l’obiettivo di assicurare agli studentesse e studenti un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.
Requisito minimo per l’accesso: diploma finale di scuola secondaria, rilasciato al completamento di 13 anni di scolarità complessiva e dopo il superamento del relativo esame di Stato, o un titolo estero comparabile; l’ammissione può essere subordinata alla verifica di ulteriori condizioni.
Durata: triennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea, è necessario aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), equivalenti ai crediti ECTS; può essere richiesto un periodo di tirocinio e la discussione di una tesi o la preparazione di un elaborato finale.
Il titolo di Laurea dà accesso alla Laurea Magistrale e agli altri corsi di 2° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore”

Secondo ciclo: Corsi di Laurea Magistrale

Essi offrono una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.
Requisiti per l’accesso: l’accesso ai corsi è subordinato al possesso di una Laurea o di un titolo estero comparabile; l'ammissione è soggetta a requisiti specifici decisi dalle singole università.
Durata: biennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 120 crediti (CFU) e aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”
Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico
Alcuni corsi (Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria edile-Architettura, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Requisito di accesso: diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile; l’ammissione è subordinata a una prova di selezione.
Durata: gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria).
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 300 CFU ed aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Il titolo di Laurea Magistrale dà accesso al Dottorato di Ricerca e agli altri corsi di 3° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”.

Terzo ciclo

Dottorato di Ricerca: essi hanno l’obiettivo di far acquisire una corretta metodologia per la ricerca scientifica avanzata, adottano metodologie innovative e nuove tecnologie, prevedono stage all’estero e la frequenza di laboratori di ricerca. L’ammissione richiede una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata è di minimo 3 anni. Il/la dottorando/a deve elaborare una tesi originale di ricerca e discuterla durante l’esame finale.
Qualifica accademica: “Dottore di ricerca” o “PhD”.
Corsi di Specializzazione: corsi di 3° ciclo aventi l’obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l’esercizio di attività professionali di alta qualificazione, particolarmente nel settore delle specialità mediche, cliniche e chirurgiche. Per l’ammissione è richiesta una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata degli studi varia da 2 (120 CFU) a 6 anni (360 CFU) in rapporto al settore disciplinare. Il titolo finale rilasciato è il Diploma di Specializzazione.

Master

Corsi di Master universitario di primo livello: corsi di 2° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea o con un titolo estero comparabile. La durata minima è annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3°ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di primo livello.
Corsi di Master Universitario di secondo livello:corsi di 3° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea Magistrale o con un titolo estero comparabile. La durata è minimo annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3° ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di secondo livello.

Altro da sapere sul Sistema universitario italiano

Crediti Formativi Universitari (CFU): i corsi di studio sono strutturati in crediti. Al Credito Formativo Universitario (CFU) corrispondono normalmente 25 ore di lavoro. La quantità media di lavoro accademico svolto in un anno da un/a iscritto/a a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 CFU. I crediti formativi universitari sono equivalenti ai crediti ECTS.
Classi dei corsi di studio: i corsi di studio di Laurea e di Laurea Magistrale che condividono obiettivi e attività formative sono raggruppati in “classi”. I contenuti formativi di ciascun corso di studio sono fissati autonomamente dalle singole università; tuttavia le università devono obbligatoriamente inserire alcune attività formative (ed il corrispondente numero di crediti) determinate a livello nazionale. Tali requisiti sono stabiliti in relazione a ciascuna classe. I titoli di una stessa classe hanno lo stesso valore legale.
Titoli congiunti: le università italiane possono istituire corsi di studio in cooperazione con altre università, italiane ed estere, al termine dei quali sono rilasciati titoli congiunti o titoli doppi/multipli.

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