Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

1° Anno

InsegnamentiCreditiTAFSSD
7
A/B
MED/07 ,MED/36 ,MED/42 ,MED/47
6
A
BIO/10 ,BIO/13 ,FIS/07 ,MED/03
5
A/B
BIO/14 ,MED/40 ,MED/47

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2017/2018

InsegnamentiCreditiTAFSSD
5
B
BIO/14 ,MED/05 ,MED/09 ,MED/40 ,MED/49
8
A/B
MED/13 ,MED/17 ,MED/18 ,MED/24 ,MED/25 ,MED/47
Attivato nell'A.A. 2017/2018
InsegnamentiCreditiTAFSSD
5
B
BIO/14 ,MED/05 ,MED/09 ,MED/40 ,MED/49
8
A/B
MED/13 ,MED/17 ,MED/18 ,MED/24 ,MED/25 ,MED/47

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S000053

Crediti

3

Coordinatore

Non ancora assegnato

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

MED/47 - SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICO-GINECOLOGICHE

Per visualizzare la struttura dell’insegnamento a cui questo modulo appartiene, consultare:  organizzazione dell'insegnamento

L'insegnamento è organizzato come segue:

parte 1

Crediti

1

Periodo

2°anno 1°semestre CLO

parte 2

Crediti

2

Periodo

2°anno 1°semestre CLO

Docenti

Anna Adami

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire le basi culturali necessarie per garantire assistenza alla gravida in travaglio fisiologico, al neonato sano e alla coppia madre bambino durante il puerperio. Il percorso della nascita verrà preso in esame considerandone l’evoluzione, la fisiologia del travaglio di parto e della nascita, partendo dalle cause e innesco del travaglio di parto, attraversando le caratteristiche peculiari della dinamica uterina, della meccanica e il ruolo del feto nell’evento. Verranno quindi esaminata la fisiopatologia dei fenomeni locali, generali ed endocrinologici del puerperio. Attraverso l’analisi dei vari momenti del travaglio-parto-puerperio, e prendendo in esame i dati raccolti, lo studente sarà guidato a comprendere le informazioni rilevanti e ad interpretarle. Lo studente sarà guidato a comprendere i bisogni di assistenza espressi dalla donna e a favorirne l’empowerment, così da fornire un’assistenza personalizzata e centrata sulle esigenze della donna, alla luce della medicina basata su prove di efficacia, delle linee guida e delle raccomandazioni OMS e OMS Unicef. I contenuti di questo insegnamento sono collegati a quelli di “Assistenza neonatale, pediatrica e assistenza all’allattamento”, e si costruisce su conoscenze di Ostetricia e Midwifery acquisite durante il primo anno di corso. L’ Insegnamento è propedeutico a tutte le attività formative del secondo semestre del II anno e del III anno; è inoltre propedeutico al tirocinio in area ostetrica (gravidanza e puerperio), neonatale (sezione neonatale), ambulatoriale ostetrica (ambulatorio della gravidanza e puerperio, consultorio-distretto territoriale).

Programma

------------------------
MM: parte 1
------------------------
ASSISTENZA E SORVEGLIANZA NEL TRAVAGLIO E NEL PARTO FISIOLOGICO/ NORMALE/A BASSO RISCHIO: Periodo del pre-travaglio (fase prodromica). Definizione. Diagnosi. Tempi. Fattori causali dell’inizio del travaglio. Modello di assistenza woman centered: i bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica, alla luceluce della medicina basata su prove di efficacia, delle linee guida e delle raccomandazioni OMS e OMS Unicef. La documentazione: la raccolta dati, la cartella clinica ed ostetrica; il CEDAP. Il dolore in travaglio Fisiologia e significato. Gestione e metodiche di contenimento farmacologiche e non; supporto emozionale in travaglio. Primo stadio o periodo dilatante Definizione. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. L’esplorazione vaginale. La rottura spontanea delle membrane e l’amnioressi. Le posizioni. Il monitoraggio del benessere materno e fetale. La documentazione: cartella clinica, ostetrica e partogramma. Secondo stadio o periodo espulsivo Definizione di periodo di transizione e periodo espulsivo. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. L’esplorazione vaginale. Le posizioni. Il monitoraggio del benessere materno e fetale. L’assistenza al perineo (hands on-hands off-altro) e all’espulsione (modalità di spinta) del feto. L’episiotomia. L’assistenza al neonato fisiologico. Il timing del clampaggio di cordone. I prelievi di sangue fetale (equilibrio acido-base, l’emogruppo, la donazione delle cellule staminali, ecc). La compilazione della documentazione sanitaria, la registrazione del parto e le attestazioni di nascita, CEDAP. Terzo stadio o periodo del secondamento Definizione. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. Controllo degli annessi fetali. Diagnosi e gestione della ritenzione di membrane e/o placenta. Controllo e gestione dei traumi del canale del parto. Emorragia del post-partum precoce (cenni): definizione, cause, trattamento, gestione dell’emergenza
------------------------
MM: parte 2
------------------------
ASSISTENZA E SORVEGLIANZA NEL TRAVAGLIO E NEL PARTO FISIOLOGICO/ NORMALE/A BASSO RISCHIO: Periodo del pre-travaglio (fase prodromica). Definizione. Diagnosi. Tempi. Fattori causali dell’inizio del travaglio. Modello di assistenza woman centered: i bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica, alla luceluce della medicina basata su prove di efficacia, delle linee guida e delle raccomandazioni OMS e OMS Unicef. La documentazione: la raccolta dati, la cartella clinica ed ostetrica; il CEDAP. Il dolore in travaglio Fisiologia e significato. Gestione e metodiche di contenimento farmacologiche e non; supporto emozionale in travaglio. Primo stadio o periodo dilatante Definizione. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. L’esplorazione vaginale. La rottura spontanea delle membrane e l’amnioressi. Le posizioni. Il monitoraggio del benessere materno e fetale. La documentazione: cartella clinica, ostetrica e partogramma. Secondo stadio o periodo espulsivo Definizione di periodo di transizione e periodo espulsivo. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. L’esplorazione vaginale. Le posizioni. Il monitoraggio del benessere materno e fetale. L’assistenza al perineo (hands on-hands off-altro) e all’espulsione (modalità di spinta) del feto. L’episiotomia. L’assistenza al neonato fisiologico. Il timing del clampaggio di cordone. I prelievi di sangue fetale (equilibrio acido-base, l’emogruppo, la donazione delle cellule staminali, ecc). La compilazione della documentazione sanitaria, la registrazione del parto e le attestazioni di nascita, CEDAP. Terzo stadio o periodo del secondamento Definizione. Diagnosi. Tempi. I bisogni e gli interventi di assistenza ostetrica. Controllo degli annessi fetali. Diagnosi e gestione della ritenzione di membrane e/o placenta. Controllo e gestione dei traumi del canale del parto. Emorragia del post-partum precoce (cenni): definizione, cause, trattamento, gestione dell’emergenza

Bibliografia

Testi di riferimento
Attività Autore Titolo Casa editrice Anno ISBN Note
parte 1 R. Spandrio, A. Regalia, G. Bestetti Fisiologia della nascita (Edizione 1) 2016
parte 1 Miriam Guana et. al La disciplina ostetrica (Edizione 2) Mc Graw Hill 2011
parte 2 R. Spandrio, A. Regalia, G. Bestetti Fisiologia della nascita (Edizione 1) 2016
parte 2 Pairman S., Pincombe J, Thorogood C, Tracy S. Midwifery, Preparation for practice 3ed. (Edizione 3) Churchill Livingstone - elsevier 2015

Modalità d'esame

------------------------
MM: parte 1
------------------------
L’esame prevede un colloquio orale, teso a valutare: ampiezza e profondità della conoscenza acquisita, abilità di collegare le conoscenze, capacità di analisi e argomentativa, abilità nell’applicare la conoscenza teorica in piccole situazioni assistenziali/casi clinici proposti, proprietà di linguaggio. Il punteggio ottenuto verrà calcolato attraverso la media ponderata di esame scritto e prova orale; la lode verrà assegnata agli studenti che avranno ottenuto punteggio massimo nella prova scritta e avranno dimostrato completezza e approfondita capacità di analisi e giudizio durante il colloquio orale.
------------------------
MM: parte 2
------------------------
L’esame prevede un colloquio orale, teso a valutare: ampiezza e profondità della conoscenza acquisita, abilità di collegare le conoscenze, capacità di analisi e argomentativa, abilità nell’applicare la conoscenza teorica in piccole situazioni assistenziali/casi clinici proposti, proprietà di linguaggio. Il punteggio ottenuto verrà calcolato attraverso la media ponderata di esame scritto e prova orale; la lode verrà assegnata agli studenti che avranno ottenuto punteggio massimo nella prova scritta e avranno dimostrato completezza e approfondita capacità di analisi e giudizio durante il colloquio orale.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI