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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Tipologia di Attività formativa D e F

Insegnamenti non ancora inseriti

Codice insegnamento

4S003211

Crediti

12

Coordinatore

Donatella Frioli

Lingua di erogazione

Italiano

Offerto anche nei corsi:

L'insegnamento è organizzato come segue:

MODULO II

Crediti

6

Periodo

I sem Trento

MODULO I

Crediti

6

Periodo

I sem Trento

Obiettivi formativi

Modulo: MODULO II
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NOTA BENE: L'insegnamento è erogato presso l'Università degli studi di Trento

Scopo del corso è rendere evidenti le strette connessioni tra i contenuti di un libro manoscritto di epoca medievale e il suo pubblico. Le scelte relative alle dimensioni, forme, ai materiali, all'organizzazione del testo nella pagina e allo stile decorativo sono fortemente connesse al testo, infatti, ma soprattutto al contesto in cui l'opera doveva circolare. Per esemplificare tali legami si è scelto di presentare e analizzare i codici contenenti i testi biblici, in particolare le cosiddette Bibbie ‘parigine’ e le Bibbie ‘atlantiche’. Queste tipologie di libri saranno al centro di un discorso più ampio legato alla trasmissione e alla diffusione dei testi sacri in epoca medievale.


Modulo: MODULO I
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NOTA BENE: L'insegnamento è erogato presso l'Università degli studi di Trento

Il corso si propone di studiare il rapporto del mondo religioso (monastico e conventuale) con il libro/la parola scritta. In ottica diacronica, particolare attenzione sarà rivolta ad analizzare la struttura e il contenuto delle biblioteche di matrice ecclesiastica.

Programma

Modulo: MODULO II
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Contenuti del corso
Nella prima parte del corso si darà spazio all’analisi della fattura di un manoscritto medievale da un punto di vista paleografico-codicologico, fino a entrare nel merito dei libri sacri, laddove la Parola trova la sua realizzazione in codici dalle forme diverse e può diventare un simbolo e un oggetto di culto, ma anche la fonte per la liturgia, per le predicazioni, per i commenti e per gli studi teologici. Inoltre, dall'aspetto della scrittura e della decorazione, ma anche dall'organizzazione di spazi e dimensioni è possibile dedurre se quei libri siano stati invece gli strumenti di lavoro di studiosi e di predicatori.
Il corso prevede la visita in alcune biblioteche trentine per l’osservazione e l’analisi delle tipologie di libri prese in considerazione.

Bibliografia.
Guy Lobrichon, Riforma ecclesiastica e testo della Bibbia, in Le bibbie atlantiche. Il libro delle Scritture tra monumentalità e rappresentazione, a cura di M. Maniaci e G. Orofino, Cassino-Firenze 2000, pp. 15-26;
Larry, M. Ayres, Le Bibbie Atlantiche. Dalla Riforma alla diffusione in Europa, Le bibbie atlantiche. Il libro delle Scritture tra monumentalità e rappresentazione, a cura di M. Maniaci e G. Orofino, Cassino-Firenze 2000, pp.
Marilena Maniaci, La struttura delle Bibbie atlantiche, Le bibbie atlantiche. Il libro delle Scritture tra monumentalità e rappresentazione, a cura di M. Maniaci e G. Orofino, Cassino-Firenze 2000, pp.
Massimiliano Bassetti, Un epilogo. Bibbie parigine e no, in Le Bibbie “imperiali” carolinge ed ottoniane. Con tre saggi intorno alle Bibbie del Medioevo latino, Terni, 2005, pp. 169-198 (scaricabile da http://www.medioevovr.it/Medioevo._Studi_e_Documenti/Biblioteca.html)
EMMA CONDELLO, La Bibbia al tempo della riforma gregoriana: le Bibbie atlantiche, in Forme e modelli della tradizione manoscritta della Bibbia, a cura di Paolo Cherubini, Città del Vaticano, Scuola vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica, 2005, pp. 347-372
SABINA MAGRINI, La Bibbia all’Università (secoli XII-XIV): la ‘Bible de Paris’ e la sua influenza sulla produzione scritturale coeva , in Forme e modelli della tradizione manoscritta della Bibbia, a cura di Paolo Cherubini, Città del Vaticano, Scuola vaticana di paleografia, diplomatica e archivistica, 2005, pp. 407-422.
La bibliografia segnalata è rivolta sia agli studenti 270 sia agli studenti 509. Integrazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento del corso (con inferiore carico per gli studenti 509).
Gli studenti che frequenteranno il corso sono tenuti alla conoscenza del manuale di Marilena Maniaci, Archeologia del manoscritto. Metodi, problemi, bibliografia recente, con contributi di Carlo Federici e di Ezio Ornato, Roma, Viella, 2002.


Modulo: MODULO I
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Tramite approccio diacronico dalle prime testimonianze monastiche alla voce dei nuovi ordini Mendicanti, il corso faràconoscere il rapporto intercorso tra il mondo religioso e la parola scritta, analizzando testi, libri e struttura delle diverse biblioteche.

Bibliografia(selettiva, ampliata durante lo svolgimento del corso)

G. Cavallo, Dallo ´scriptorium´ senza biblioteca alla biblioteca senza ´scriptorium´, in Dall´eremo al cenobio:civilta´monastica in Italia dalle origini all´eta´di Dante, Milano 1987, 331-422

S, Pricoco, Aspetti culturali del primo monachesimo d´Occidente, in Societa´romana e impero tardo antico, IV, Tradizione di classici, tresformazioni della cultura, Roma -- Bari 1986, 189-204

H.A. Zurutuza, Culture des ´´Regulae´´ dans les monasteres benedictines, in Le scritture dai monasteri...Roma 2003, 105-22

D. Frioli, I Cisterciensi e il libro, in Libro , scrittura , documento della civilta´ monastica e conventuale nel basso medioevo (sec. XIII-XV)..., Spoleto 1999, 19-98

A, Bartoli Langeli, I libri dei frati, in Francesco d’Assisi e il primo secolo di vita francescana, Torino 1994, 283-305

L. Pellegrini, I Predicatori e i loro manoscritti, in La predicazione dei frati,,,, Spoleto 1995, 113-39

Modalità d'esame

Modulo: MODULO II
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Esame orale


Modulo: MODULO I
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Esame orale

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI