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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Prova Finale

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Laurea magistrale in Psicologia per la formazione - Immatricolazione dal 2025/2026

Per il conseguimento della laurea magistrale, disciplinato dall’Art. 35 del Regolamento Didattico di Ateneo, lo studente/la studentessa, dopo aver superato le prove di valutazione relative a tutti i corsi di insegnamento e a tutte le attività formative, così come previsto nel proprio piano degli studi, deve superare una prova/esame finale, cui sono attribuiti 10 CFU.

Ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163, l’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia per la Formazione - classe LM-51 abilita all’esercizio della professione di psicologo. A tal fine il già menzionato esame finale comprende lo svolgimento di una Prova Pratica Valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno ai corsi di studio (TPV), volta ad accertare il livello di preparazione tecnica del candidato/della candidata per l’abilitazione all’esercizio della professione, che precede la discussione della tesi di laurea.

Sono ammessi/e all’esame finale coloro che conseguono un giudizio di idoneità del TPV interno ai corsi di studio.

La PPV è finalizzata all’accertamento delle capacità del candidato/della candidata di riflettere criticamente sulla complessiva esperienza del TPV e sulle attività svolte, anche alla luce degli aspetti di legislazione e deontologia professionale, dimostrando di essere in grado di adottare un approccio professionale fondato su modelli teorici e sulle evidenze. Tale prova è volta, altresì, a un ulteriore accertamento delle competenze tecnico-professionali acquisite con il TPV svolto all’interno dell’intero percorso formativo e valutate all’esito del medesimo. Ai fini dell’accertamento del livello di preparazione tecnica del candidato/della candidata per l’abilitazione all’esercizio della professione, la commissione giudicatrice della PPV ha composizione paritetica ed è composta da almeno quattro membri. I membri della commissione giudicatrice sono, per la metà, docenti universitari, uno dei quali con funzione di Presidente, designati dal Dipartimento a cui afferisce il corso, e, per l’altra metà, membri designati dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, sentiti gli Ordini professionali di riferimento, iscritti da almeno cinque anni al relativo Albo professionale.

La prova, in modalità orale, è unica e verte sull’attività svolta durante il TPV e sui legami tra teorie/modelli e pratiche professionali, nonché su aspetti di legislazione e deontologia professionale.

La PPV è superata con il conseguimento da parte dello studente di un giudizio di idoneità, che consente di accedere alla discussione della tesi di laurea.

La prova finale (la tesi) può consistere nella realizzazione di una rassegna critica della bibliografia su uno specifico tema, di un progetto di ricerca, di un’analisi critica di un caso professionale, di un progetto di intervento.

La preparazione della tesi, di qualsiasi tipologia scelta, deve comprendere: la definizione concettuale del fenomeno e l’analisi della letteratura, la individuazione del metodo di analisi/studio, una discussione finale, la scrittura del lavoro, seguendo i convenzionali criteri espositivi previsti dal campo disciplinare scelto e/o specifiche eventuali indicazioni di editing.

Sia nel caso del progetto di ricerca che di analisi di caso professionale si richiede la messa in atto di tutte le procedure che garantiscano la adeguatezza etico/deontologica.

Lo studente/la studentessa può proporre una tematica ed una tipologia di tesi finale ad un/una docente, che può accettare di divenire relatore/relatrice. Ogni docente dell’Ateneo può essere relatore/relatrice di tesi finale purché lo studente/la studentessa abbia superato un esame nella disciplina del settore scientifico disciplinare di afferenza del/della docente stesso/a e che il/la docente faccia parte del Collegio Didattico. Il Collegio Didattico può deliberare in deroga a questa norma, qualora se ne rilevi l’opportunità.

In accordo con il relatore/la relatrice la tesi finale può essere compilata e discussa in lingua inglese.

Di norma la commissione può attribuire fino ad un massimo di 8 punti per l’elaborato finale.

Per la determinazione del voto di laurea la media dei voti d’esame è calcolata tenendo conto di tutte le prove, in qualsiasi ambito del piano di studio individuale siano inserite, che diano luogo a un voto espresso in trentesimi. Tale media è ponderata in base al numero di CFU corrispondenti a ciascuna prova.

A tale media sono aggiunti fino ad un massimo di 4 punti, distribuiti nel seguente modo:

  • 0,5 per ogni lode fino ad un massimo di tre punti;
  • 2 punti: il Collegio Didattico di Psicologia per la formazione incentiva l’internazionalizzazione assegnando 2 (due) punti su 110 aggiuntivi a chi abbia conseguito almeno 2 CFU all’estero;
  • 1 punto per la conclusione degli studi nel periodo previsto.

Documenti

Elenco delle proposte di tesi

Proposte di tesi Area di ricerca
Cognizione spaziale e sociale Argomenti vari
Elaborazione di uno strumento per l’analisi dello stress lavoro correlato nella grande distribuzione e nel settore delle pulizie in provincia di Belluno Argomenti vari
Forest Bathing Argomenti vari
Funzioni esecutive nei NEET Argomenti vari
Gender-bias nelle neurodivergenze Argomenti vari
Mindfulness e rigeneratività ambientale al lavoro Argomenti vari
Rappresentazione corporea Argomenti vari
Restoring the self-environment relationship: mechanisms and applications of green space to reduce stress in information technology settings [RestStress] Argomenti vari
Valorizzazione delle risorse del Demanio sul territorio. A partire da una sperimentazione sull’isola di Poveglia Argomenti vari