Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea in Scienze del servizio sociale - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Lingua straniera - Certificazione CLA liv. B1 completo
2° Anno Attivato nell'A.A. 2015/2016
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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3° Anno Attivato nell'A.A. 2016/2017
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Lingua straniera - Certificazione CLA liv. B1 completo
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Comunicazione e mediazione interculturale (2016/2017)
Codice insegnamento
4S000599
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-PED/04 - PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Periodo
Sem. IIB dal 24 apr 2017 al 10 giu 2017.
Obiettivi formativi
La natura multiculturale dei contesti sociali contemporanei rende le competenze comunicative interculturali indispensabili per poter agire negli stessi sia come cittadini sia come professionisti. La comunicazione umana è processo di per sé fragile ed esposto ai fraintendimenti. Negli scambi interpersonali, gli individui partecipanti al discorso portano caratteristiche soggettive e aspetti culturali propri del loro ambiente di vita. La comunicazione è perciò anche sempre un atto di mediazione.
Nei discorsi tra parlanti, dimensione analogica e dimensione digitale sono strettamente intrecciate. Entrambe sono segnate dai frame culturali di cui una lingua è – al contempo - espressione e co-costruttrice - nonché dalla consapevolezza comunicativa (stile personale, cultura di riferimento, abilità comunicative) propria dei partecipanti ai processi comunicativi. Il percorso proposto intende promuovere la conoscenza teorica e la competenza comunicativa e di mediazione degli studenti.
Programma
Esiti di apprendimento previsti
1. Acquisire consapevolezza del proprio frame culturale di riferimento.
2. Conoscere le strutture fondamentali dei processi comunicativi.
3. Acquisire consapevolezza del proprio stile comunicativo.
4. Conoscere le strutture fondamentali della mediazione.
5. Sviluppare la capacità di riconoscere e rispettare l’altro in contesti multietnici e multiculturali.
6. Sviluppare le proprie competenze comunicativo-relazionali.
Contenuti
- Frame culturali
- Rappresentazioni della realtà e dell’altro
- La comunicazione
- Il proprio stile comunicativo
- La comunicazione interculturale
- Il conflitto
- La mediazione interculturale
- La negoziazione
Bibliografia
1. Cohen, Emérique, M., L’approccio interculturale nel lavoro con gli immigrati, in M. Santerini, P. Reggio (a cura di), Formazione interculturale: teoria e pratica, Unicopli, Milano, 2007, pp. 38-70.
2. Bennett M. (a cura di), Principi di Comunicazione interculturale, Franco Angeli, Milano 2002.
3. Portera, A., (a cura di), Le competenze interculturali, Franco Angeli, Milano 2013.
Metodi didattici
Lezioni frontali, lavori individuali e di gruppo.
Modalità d'esame
1) prova scritta sui testi d'esame a domande aperte
2) Stesura di un report analitico e riflessivo della micro-ricerca condotta a livello individuale o di gruppo (su un argomento da concordare con la docente sulla base del programma d’insegnamento).
Il report consiste in un testo argomentativo attraverso il quale lo/a studente/ssa esamina e analizza alcuni concetti presentati nei libri indicati in bibliografia e li approfondisce attraverso una micro ricerca condotta sul campo con gli assistenti sociali (osservazione etnografica, shadowing, interviste, questionari, concordate con la doçente). L’analisi dei dati raccolti deve essere supportata da testi oggetti di studio in altri insegnamenti o conosciuti dallo/a studente/essa. L’ampiezza del testo è decisa dallo/a/i/e studente/essa/i/esse. Si suggerisce una lunghezza minima di 5 cartelle, 3.000 battute ogni cartella, più bibliografia e appendice (in cui va inserita la trascrizione integrale dei dati raccolti con questionario, interviste, diario etnografico, video, ecc.).
Esso è composto da:
- una copertina (riportante: nome e cognome studente/i, matricola, corso di laurea, titolo del lavoro, email e telefono);
- abstract ovvero breve sunto del lavoro;
- introduzione;
- la parte centrale del lavoro ovvero ipotesi- concetto-argomento che viene affrontato, argomenti a supporto, aspetti critici, dati raccolti, analisi dei dati, ecc.
- conclusione;
- bibliografia;
- appendice: questionari, diari etnografici, interviste, saggi di rivista usati come punto di riferimento per analizzare la tematica prescelta.
Il testo deve essere suddiviso in paragrafi; sostenuto scientificamente da note a piè di pagina e bibliografia finale.