Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Piano Didattico

Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.
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Laurea magistrale in Diritto per le tecnologie e l'innovazione sostenibile - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°
Legal English (B2)
3
F
-
Tra gli anni: 1°- 2°

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S009822

Coordinatore

Pietro Schirò

Crediti

6

Lingua di erogazione

Inglese en

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

IUS/19 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO

Periodo

2° periodo lezioni (2B) dal 3 apr 2024 al 23 mag 2024.

Corsi Singoli

Autorizzato

Obiettivi di apprendimento

L’insegnamento è inserito nell’area di apprendimento Alimentare, moda e beni culturali [FOOD, FASHION, CULTURAL HERITAGE] Il corso illustra l’emergere dell’esigenza, a partire dall’età moderna, di individuare e tutelare un insieme di beni materiali ed immateriali nei quali la comunità civile riconosce un elemento fondante e centrale della sua identità culturale, una pluralità di elementi che attengono alla tradizione comune di un popolo e di cui il diritto stesso è parte integrante. Entro una vicenda storica che unisce l’operazione di recupero della memoria municipale compiuta in Italia dal Muratori nel XVIII secolo ai movimenti odierni di rivendicazione di un originale patrimonio culturale dei nativi d’America o dell’Australia, si tratta di evidenziare come il diritto ha concretamente ostacolato o favorito questa dinamica, mettendo a fuoco i principi costituzionali invocabili in materia e le tappe salienti dell’evoluzione legislativa e giurisprudenziale, italiana e internazionale. Al termine del corso, lo studente avrà acquisito i riferimenti di base circa l’emersione del concetto di patrimonio culturale, la sua progressiva estensione e i modi e le forme attraverso cui il diritto ha concorso a tale evoluzione storica. Lo studente acquisirà la capacità di affrontare e risolvere problemi reali del contesto professionale nell'ambito del quale si troverà ad operare, orientando la propria competenza alla compliance contrattuale e alla prevenzione del conflitto giudiziario, sarà in grado di verificare le ricadute pratiche e applicative del quadro teorico e regolativo e di impostare, in forma scritta e orale, anche mediante lavori di gruppo, esercitazioni scritte e il metodo del Problem Based Solving (PBS), la soluzione di questioni concrete, utilizzando il lessico disciplinare appropriato e specifico, adottando le corrette linee di ragionamento e di argomentazione, e formulando giudizi autonomi. Il metodo didattico utilizzato è funzionale al continuo apprendimento e aggiornamento delle conoscenze acquisite.

Prerequisiti e nozioni di base

Per frequentare il corso con profitto, è opportuno che lo studente sia in possesso delle nozioni fondamentali del diritto pubblico (con particolare riguardo al diritto costituzionale) e di un'adeguata prospettiva storica (con particolare riguardo alla storia moderna e contemporanea). I concetti di base saranno comunque ripresi durante il corso.

Programma

1. Diritto e Cultural Heritage: difficili definizioni.
2. Il valore del bene culturale e la sua protezione nella storia del mondo (Prospettive e Ordinamenti giuridici a confronto: Europa, Africa, Asia. Gli effetti del colonialismo sul Cultural Heritage).
3. L’arte nel moderno costituzionalismo.
4. Collezionare, mostrare, proteggere. La nascita dei musei e della legislazione di tutela.
5. La protezione del patrimonio culturale durante le rivoluzioni.
6. La Restaurazione (Le legislazioni preunitarie, cenni alle legislazioni europee del primo Ottocento. Antonio Canova e le restituzioni. L’arte come strumento di potere).
7. Il diritto come Cultural Heritage.
8. L’Unità d’Italia.
9. L’avvento del positivismo. Cultural Heritage tra i due secoli.
10. La tutela del Cultural Heritage in tempo di guerra.
11. Fascismo e identità degli italiani.
12. Il lato oscuro del Cultural Heritage: l’identità nazionale come fattore di esclusione (i nazionalismi in Europa; dal Manifesto della razza alle Leggi razziali).
13. La Costituzione Italiana e la protezione del patrimonio culturale.
14. L’attività dell’Unesco.
15. Storia delle Istituzioni europee e Cultural Heritage.
18. Cultural Heritage un confronto Storico. Comprendere i conflitti: Russia e Ucrania; Israele e Palestina.

Testi
Gli studenti frequentanti potranno studiare dagli appunti delle lezioni e dal materiale fornito dal docente durante il corso.

Bibliografia

Visualizza la bibliografia con Leganto, strumento che il Sistema Bibliotecario mette a disposizione per recuperare i testi in programma d'esame in modo semplice e innovativo.

Modalità didattiche

Il docente utilizzerà: a) lezioni frontali, secondo un ordine cronologico; b) approfondimenti tematici su argomenti di particolare interesse storico-giuridico: agli studenti verranno sottoposti casi di studio da analizzare singolarmente o in gruppo e poi discutere in aula, al fine di stimolarne le capacità di ricerca, riflessione, comparazione ed esposizione.
Per gli studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA) è prevista la distribuzione di dispense scritte e, a richiesta, la videoregistrazione delle lezioni.
Le lezioni online (1 CFU) si terranno in modalità asincrona (per seminari e invito a docenti esterni).

Modalità di verifica dell'apprendimento

L'esame si svolgerà tramite un'interrogazione orale di circa 20 minuti, vertente sugli argomenti del corso. Le modalità della prova non differiranno tra studenti frequentanti e non frequentanti e tra studenti immatricolati presso l'Università di Verona e studenti Erasmus. Non sono previste prove intermedie. Per gli studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA) è prevista la possibilità di utilizzare nel corso dell'esame le dispense appositamente distribuite in precedenza. Gli studenti affetti da Covid possono concordare col docente l'utilizzo della modalità telematica.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI

Criteri di valutazione

Conoscenza delle nozioni fondamentali; livello di approfondimento; capacità di ragionamento critico; qualità dell'esposizione; padronanza di un lessico specialistico. Il voto sarà espresso in trentesimi.

Criteri di composizione del voto finale

L'esame non è diviso in moduli, per cui l'intero voto dipende dalla prova finale.

Lingua dell'esame

English / Italiano

Sustainable Development Goals - SDGs

Questa iniziativa contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.
Maggiori informazioni su www.univr.it/sostenibilita