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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Prova finale

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Laurea magistrale in Diritto per le tecnologie e l'innovazione sostenibile - Immatricolazione dal 2025/2026

L'esame di laurea consiste nella discussione e valutazione di una dissertazione scritta (tesi), in lingua italiana o in inglese. La tesi dovrà essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore e dovrà manifestare la maturità critica, corrispondente alle figure culturali e professionali specifiche della laurea magistrale.
La tesi qualifica in modo significativo il percorso formativo ed è il risultato di un'attività di ricerca, svolta sotto la guida di un docente relatore, su un argomento riconducibile alle discipline che caratterizzano il curriculum prescelto dallo studente. Nella tesi lo studente deve dimostrare padronanza linguistica concettuale, delle basi metodologiche degli ambiti disciplinari rilevanti e deve approfondire un argomento specifico sviluppando aspetti teorici o aspetti applicativi (gestionali, organizzativi, consulenziali). La tesi può consistere in un lavoro di contenuto descrittivo, applicativo o in un lavoro di ricerca, e può essere sviluppato in varie forme e con la finalità di produrre nuova conoscenza o nuove metodologie scientifiche oppure finalizzato ad analizzare un problema e a fornirne adeguata soluzione.
 
Il docente relatore assegna l’oggetto della tesi almeno sei mesi prima della data di inizio della sessione in cui si sostiene l’esame di laurea. A tal fine lo studente deve depositare presso la competente struttura didattica, entro il termine predetto, apposito modulo, contenente l’indicazione del tema, sottoscritto dal docente.
Il Presidente del Collegio di Giurisprudenza nomina, almeno quindici giorni prima della discussione:

  • un’apposita Commissione, composta di almeno cinque componenti e presieduta dal Presidente del Collegio didattico o, in sua assenza, dal Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche o dal professore di ruolo di più alto grado accademico;
  • un correlatore della tesi, su proposta del relatore, secondo quanto previsto dal Regolamento didattico di Ateneo.

La Commissione, su proposta del relatore, formula un giudizio espresso in voti da 66 a 110/110mi. I punti disponibili per la valutazione della Commissione sono al massimo 10, che si aggiungono al punteggio risultante dalla media ponderata degli esami sostenuti approssimata per eccesso (l’arrotondamento al punto superiore si applica a partire dall'eccedenza da 0,50 rispetto al punto inferiore - es: 100,50=100; 100,51=101).
I 10 punti disponibili sono attribuiti nel seguente modo:

  1. da 0 ad 8 punti per il giudizio sulla tesi e sulla relativa discussione;
  2. 1 punto per ciascuna delle seguenti note di merito, fino a un massimo di 2 punti, da aggiungersi al punteggio guadagnato sub 1), anche se inferiore a 8:

a) lo studente ha discusso la tesi in corso (a tal fine, nel computo della durata del corso di studi non si tiene conto dell'eventuale periodo di permanenza all’estero nel quadro del programma Erasmus o di altri programmi di scambio equivalenti qualora lo studente abbia così conseguito i crediti previsti per il mantenimento della borsa di mobilità assegnata ovvero abbia effettuato all'estero, nell'ambito dei programmi predetti, ricerche per la tesi di laurea);
b) lo studente ha elaborato e discusso la tesi in una delle seguenti lingue straniere: francese, inglese, spagnolo, tedesco;
c) lo studente ha conseguito almeno 3 lodi.
d) il relatore attesta che l’elaborato finale è stato redatto in collegamento, per tema o metodo o dati utilizzati, ad un’attività di stage di almeno 6 CFU, inserita nel piano degli studi;
e) lo studente ha partecipato al programma Erasmus, conseguendo i crediti previsti per il mantenimento della borsa di mobilità assegnata.
Lo studente ha diritto al riconoscimento di soli due punti aggiuntivi, a prescindere dal fatto che si sia distinto per più note di merito. Al candidato che ottiene il massimo punteggio (110/110mi) può, all’unanimità, essere attribuita la lode.

Al link Sessioni di laurea - Giurisprudenza sono disponibili gli adempimenti amministrativi richiesti e la modulistica.