Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Servizi di orientamento

I servizi e le attività di orientamento sono pensati per fornire alle future matricole gli strumenti e le informazioni che consentano loro di compiere una scelta consapevole del corso di studi universitario.
I servizi offerti sono illustrati nella nuova Carta dei Servizi

Attività di orientamento

Per informarti e chiarire ogni tuo dubbio

Per conoscere l'offerta formativa di Verona e i suoi servizi

Per vivere in anticipo l'esperienza universitaria

  • Corsi di orientamento “SCOPERTA: Sviluppo delle Competenze PER la Transizione e l’Autovalutazione” - DM 934/22
  • PLS e POT (Piano laurea scientifiche e Piani di orientamento e tutorato)
  • PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e di orientamento)

Per migliorare e/o completare la preparazione

Iniziative di accoglienza a chi sceglie di studiare a Verona

Per essere sempre informato

Attività di tutorato

Presso l'Ateneo è istituito il Servizio di tutorato svolto da studentesse e studenti senior già iscritti all'Università i quali mettono a disposizione la propria esperienza universitaria a supporto delle future matricole e colleghe/i di studio.

Sportello telefonico: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00.

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Corso di studio in breve

Il Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico appartiene alla classe LM41 - Classe delle Lauree Magistrali in Medicina e Chirurgia.

Questo Corso di Studi (CdS), affiancandosi alla già esistente LMCU in Medicina e Chirurgia, si propone di formare medici che abbiano anche le competenze di matematica, fisica, e ingegneria dell’informazione necessarie per comprendere e utilizzare al meglio le nuove tecnologie di cui la medicina si sta arricchendo, nonché contribuire al loro ulteriore sviluppo.

Al termine del percorso, il laureato avrà acquisito tutte le competenze necessarie a conseguire l’idoneità medica nell’ottica della laurea abilitante, ma potrà anche porsi come figura in grado di interagire più facilmente con il mondo industriale che sviluppa nuove tecnologie per la medicina. In tal senso, oltre alle tipiche conoscenze e competenze in ambito medico, a differenza del laureato nel tradizionale LMCU in Medicina e Chirurgia, il laureato avrà acquisito anche nozioni e abilità utili per contribuire alla realizzazione dell’ospedale della medicina del futuro, che, andando oltre al concetto di telemedicina, non potrà prescindere dall’uso di intelligenza artificiale, sistemi robotici, biosensori e digital twin.

Al fine di raggiungere gli obiettivi di apprendimento attesi, il CdS farà leva sulle eccellenze già presenti all’interno della Facoltà di Medicina, affiancandovi quelle presenti nella sezione di ingegneria e fisica del Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione (DIMI), a cui afferiscono la Laurea in Ingegneria dei Sistemi Intelligenti per la Persona e la Laurea Magistrale in Computer Engineering for Robotics and Smart Industry.

A fronte delle peculiarità presenti nel DIMI nei contesti della robotica, dell’internet delle cose e delle digital twin, dei sensori indossabili, e della elaborazione di segnali e immagini, il CdS sarà quindi caratterizzato dalla presenza di insegnamenti (per un totale di 60 CFU) che, integrandosi con i tipici corsi di area medica, permetteranno al laureato di sviluppare competenze relative all’uso di sistemi intelligenti nei seguenti ambiti:

Sistemi robotici per la diagnosi, la terapia, l’assistenza e la riabilitazione dei pazienti,

Sensori e dispositivi (anche indossabili) connessi in rete per la telemedicina e la teleassistenza;

Modelli matematici delle azioni, delle procedure e dei flussi di dati tipici di una struttura sanitaria, per arrivare al gemello digitale (digital twin) del processo di cura,

Elaborazione e interpretazione di segnali e immagini mediche, mediante algoritmi di intelligenza artificiale, per la prevenzione e la diagnostica.

Una tale caratterizzazione nell’ambito dell’ingegneria dell’informazione distingue il CdS erogato dall’Università di Verona rispetto a quanto offerto negli ultimi anni da altri atenei, i cui CdS in Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico/ingegneristico sono invece declinati maggiormente verso l’ingegneria industriale (Roma Sapienza e Campus Biomedico di Roma), la bioingegneria (Humanitas e Politecnica delle Marche), e i dispositivi biomedicali (Palermo).

In accordo con le direttive europee, il Corso prevede 5500 ore di insegnamento teorico e pratico, ed è articolato su 6 anni, in 2 semestri e tre sessioni di esame per anno. La frequenza è obbligatoria, sono previste propedeuticità e sbarramenti tra il primo e il secondo triennio oltre che per l'accesso ai tirocini pratico-valutativi.

Il percorso di studi è caratterizzato da una didattica che, oltre alle lezioni frontali prevede attività laboratoriali, discussione e risoluzione di casi clinici, seminari, e tirocini.

È promossa e incentivata la partecipazione degli studenti a iniziative di internazionalizzazione. A tal proposito, alcuni insegnamenti, principalmente nel primo triennio, saranno impartiti in lingua inglese.

Per essere ammessi/e è necessario, ma non sufficiente, essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Il CdS è, infatti, ad accesso programmato a livello nazionale in base alla legge 264/99. Esso prevede il superamento di una prova obbligatoria di ammissione, definita nel bando di concorso, a fronte della quale si accedere alla graduatoria di ammissione. L'immatricolazione al CdS è condizionata dalla posizione occupata nella graduatoria. Il numero dei posti per ciascun Ateneo è definito annualmente con apposito decreto ministeriale. L'Ateneo di Verona organizza corsi di formazione e preparazione al test.

Per iscriversi è necessario inoltre possedere alcune conoscenze di base che vengono verificate contestualmente alla prova di ammissione. Gli studenti e le studentesse ammessi al CdS con carenze nell’ambito della Biologia, Chimica, Fisica e/o Matematica riceveranno obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso, tramite corsi e tutoraggio ad hoc.

Sono garantiti servizi di tutorato, counseling e di orientamento al lavoro, nonché di assistenza per studenti e studentesse con disabilità. Sono previsti incentivi, riduzioni contributive, e borse di studio per meritevoli.

Dopo la laurea abilitante all'esercizio della professione (ex decreto-legge 17 marzo 2020 convertito in Legge 27/2020) il laureato può accedere alle diverse Scuole di Specializzazione ivi inclusa quella per Medico di Medicina Generale, oppure proseguire gli studi con Corsi di Dottorato, Master e Corsi di Perfezionamento.

Il laureato può trovare occupazione in svariati settori: nel sistema sanitario nazionale (sia territoriale che ospedaliero), come libero professionista presso studi e cliniche private, nella ricerca biomedica in ambito pubblico e privato, e in molteplici aziende del settore sanitario, tra cui, in particolare, quelle attive nello sviluppo di robotica, sistemi, sensori, dispositivi e applicazioni intelligenti per la medicina e in senso più ampio per la salute.

 

  • Tipologia Corsi di laurea Magistrale a ciclo unico
  • Durata 6  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale No
  • Accesso programmato
  • Modalità di frequenza alle lezioni Obbligatoria
  • Classe LM-41 R
  • Sede Amministrativa verona
  • Sedi Didattiche Mappa delle Sedi
  • Lingua di erogazione Italiano
Nella realizzazione degli obiettivi formativi il CdS ha cercato di realizzare un equilibrio d'integrazione tra:
• scienze di base, che debbono essere ampie e prevedere la conoscenza della biologia molecolare, cellulare, evoluzionistica e della complessità biologica finalizzata alla conoscenza della struttura e funzione dell'organismo umano in condizioni normali, ai fini del mantenimento delle condizioni di salute;
• pratica medica clinica e metodologica, che deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica a piccoli gruppi, capace di trasformare la conoscenza teorica in vissuto personale e di costruire la propria scala di valori e interessi, a cui tra l’altro contribuiscono le attività a scelta dello studente;
• scienze umane, che debbono costituire un bagaglio utile a raggiungere la consapevolezza dell'essere medico;
• ingegneria dell’informazione, che deve fornire gli strumenti per sviluppare il gemello digitale (digital twin) del processo di cura, anche con l’impiego di tecniche di intelligenza artificiale, sensori e dispositivi connessi in rete per la telemedicina, e sistemi robotici.
I principali obiettivi formativi vengono sintetizzati di seguito in relazione alle quattro principali aree formative in cui si articola il CdS.
Area Medico-Biologica Preclinica
Obiettivo didattico generale di quest’area è la conoscenza della struttura e del funzionamento dell’organismo umano in condizioni normali e patologiche a livello macro e microscopico.
Gli obiettivi didattici esemplificativi di quest’area sono volti ad acquisire conoscenze e competenze rispetto a:
• meccanismi biochimici, molecolari, cellulari e fisiologici che mantengono l’omeostasi dell’organismo;
• ciclo vitale dell’uomo e gli effetti della crescita, dello sviluppo e dell’invecchiamento sull’individuo;
• modificazioni indotte dalle malattie nell’organismo umano sia in termini strutturali che di alterazioni dei processi fisiologici.
La conoscenza e la comprensione dei contenuti didattici di quest'area di apprendimento consentiranno allo studente di affrontare le discipline specifiche dell'area medica e chirurgica. Inoltre, forniscono le basi metodologiche per affrontare e risolvere i problemi di ambito sanitario così come quelli della ricerca medico-scentifica.

Area di Medicina Generale e Sanità Pubblica

Obiettivo generale di quest’area è il raggiungimento delle conoscenze e competenze che consentano a un laureato di svolgere la professione di medico.
Gli obiettivi didattici esemplificativi di quest’area sono volti ad acquisire conoscenze e competenze rispetto a:
• determinanti e principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico e sociale;
• fondamentali meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo;
• eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche;
• epidemiologia, all'economia sanitaria e ai principi del management della salute;
• meccanismi d’azione, degli usi terapeutici, dei benefici e dei rischi dei farmaci;
• interventi biochimici, farmacologici, chirurgici, psicologici, sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.

Area Chirurgica e Specialistica

Obiettivo generale di quest’area è il raggiungimento delle conoscenze e competenze che consentano ad un laureato di apprendere le nozioni di base della chirurgia e delle singole specialità medico-chirurgiche indispensabili per accedere alle Scuole di Specializzazione. Altro obiettivo rilevante dell’area è quello di sviluppare capacità che consentano di intervenire nelle situazioni di emergenza.
Gli obiettivi didattici esemplificativi di quest’area sono volti ad acquisire conoscenze e competenze rispetto a:
• principi anatomici e funzionali necessari per il corretto approccio chirurgico;
• principali patologie per le quali sono richieste procedure di chirurgia generale e specialistica;
• normale sviluppo del neonato e del bambino e delle principali patologie che interessano l’età pediatrica;
• principali patologie di ambito specialistico quali ad esempio malattie del sangue, malattie dell’apparato locomotore, del sistema endocrino-metabolico, degli organi di sensi, del sistema nervoso, del rene, del fegato, ginecologico, psichiatrico, ecc.
• epidemiologia, fattori di rischio, evoluzione naturale e terapie delle patologie tumorali.

Area dell’ingegneria dell’informazione

Obiettivo generale di quest’area è la conoscenza dei tool tipici dell’ingegneria dell’informazione per la modellazione e la risoluzione di problemi complessi applicati alla medicina tramite strumenti matematici, fisici, e componenti HW/SW con particolare riferimento ai sistemi intelligenti basati su reti di sensori e dispositivi robotici per la telemedicina, la chirurgia a distanza, la tele-riabilitazione, e all’uso dell’intelligenza artificiale per la medicina di precisione e l’analisi delle immagini.
Gli obiettivi didattici esemplificativi di quest’area sono volti ad acquisire conoscenze e competenze rispetto a:
• modelli matematici delle azioni, delle procedure e dei flussi di dati tipici di una struttura sanitaria, per arrivare al gemello digitale (digital twin) del processo di cura,
• sistemi robotici per la diagnosi, la terapia, l’assistenza e la riabilitazione dei pazienti,
• sensori e dispositivi (anche indossabili) connessi in rete per la telemedicina e la teleassistenza;
• segnali e immagini mediche, mediante algoritmi di intelligenza artificiale, per la prevenzione e la diagnostica.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici sopraddetti, il percorso formativo prevede una sequenza di attività teorico e pratiche articolate in 12 semestri con una suddivisione dei previsti CFU in modo da consentire un equilibrio nell’apprendimento progressivo delle conoscenze e competenze. Il percorso formativo si avvale di modalità didattiche tradizionali (es. lezioni ex-cathedra) con quelle pratiche-professionalizzanti (es. esercitazioni di laboratorio, tirocinii, internati) e con l’attività a piccoli gruppi (es. Problem Based Learning, Problem Solving, Decision, Making, ecc.). Parte rilevante nel percorso formatico è anche l’acquisizione di crediti a scelta tra un’ampia offerta di corsi e tirocinii elettivi messi a disposizione dal CdS
In particolare, per quanto riguarda la pratica medica, considerata la natura abilitante del titolo conseguito, il Corso di Laurea prevede che 15 CFU di Tirocinio siano obbligatoriamente dedicati al Tirocinio Pratico-Valutativo (TPV), così distribuiti nell’arco dell’ultimo anno di corso: 5 CFU nell'Area Medica, 5 CFU nell'Area Chirurgica e 5 CFU nell'Area di Medicina Generale (MMG). Inoltre, si prevede che 2 CFU siano dedicati a un Tirocinio a scelta dello studente, da svolgersi nel V anno, con la finalità di orientare la scelta della tesi e della successiva scuola di specializzazione. Altri 2 CFU sono assegnati ad attività in TAF F di tirocinio formativo e di orientamento in Medicina Interna con l’obiettivo di far acquisire competenze nella Diagnosi differenziale.

PROFILI PROFESSIONALI

MEDICO CHIRURGO

Funzione in un contesto di lavoro:

Il CdLMCU intende formare un professionista che alle conoscenze e competenze proprie del medico-chirurgo unisca una maggiore consapevolezza e capacità di gestione delle tecnologie ICT applicate in medicina. Sulla base delle conoscenze e competenze acquisite, tale professionista sarà quindi in grado di:
• esercitare la professione medica nell'ambito delle norme e delle definizioni stabilite dall'Unione Europea, collaborando alla promozione e il mantenimento dello stato di salute dell'individuo, così come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (situazione caratterizzata da un completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente dall'assenza di malattia).
• analizzare e correggere stili di vita che pongono a rischio la salute dell’individuo/paziente ed applicare strategie di prevenzione e di diagnosi precoce delle malattie, grazie anche a strumenti tecnologici innovativi;
• individuare i processi patologici ed i relativi percorsi diagnostici, scegliendo e valutando al meglio le tecnologie a disposizione e collaborando al miglioramento delle stesse al fine di ottenere una maggiore efficacia diagnostica, supportando i percorsi diagnostici con strumenti di simulazione virtuale e di intelligenza artificiale;
• scegliere e attuare le misure terapeutiche per le patologie più comuni, utilizzando, laddove ritenute utili, le tecnologie più appropriate e innovative;
• riconoscere, attraverso il ragionamento fisiopatologico, la presenza anche di patologie rare, partecipando alla loro diagnosi e cura;
• svolgere azione di counseling e di relazione col paziente e familiare, sfruttando al meglio anche le risorse tecnologiche a supporto della continuità di cura e della promozione della relazione nella triade paziente-medico-caregiver (ad esempio impiegando la telemedicina);
• individuare e selezionare tra le nuove tecnologie biomediche quelle più adatte ad una applicazione clinica e supervisionarne la sperimentazione in ambienti controllati;
• applicare competenze tecniche specifiche per stimolare e guidare la progettazione di dispositivi medici innovativi adeguati alle esigenze cliniche e di mercato;
• configurare, utilizzare e partecipare allo sviluppo di soluzioni ICT innovative basate su tecniche di intelligenza artificiale, dispositivi robotici, e sistemi che utilizzano sensori indossabili e più in generale soluzioni basate sull’Internet of Medical Things per lo sviluppo di una digital twin del paziente;
• comunicare con chiarezza e umanità con il paziente ed i familiari, collaborando con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie e di gruppo, anche in lingua inglese;
• riconoscere i problemi sanitari della comunità;
• gestire situazioni cliniche a prognosi infausta anche mediante l’uso delle cure palliative;
• svolgere attività clinica facendo uso delle tecniche di terapia del dolore nella complessità della sofferenza, dalla fase di acuzie alla cronicizzazione.

Competenze associate alla funzione:

Sulla base delle conoscenze acquisite, al fine di svolgere le sue funzioni, il laureato dovrà sviluppare le seguenti competenze di base, tipiche della professione medica:
• saper raccogliere l’anamnesi ed eseguire un esame obiettivo completo in un contesto domiciliare, ambulatoriale ed ospedaliero, mettendo in atto le buone pratiche del rapporto medico-paziente (colloquio, relazione, informazione, chiarezza, acquisizione del consenso; rispetto della privacy);
• avere la capacità di pronto intervento nelle situazioni della medicina critica e di emergenza;
• saper applicare il ragionamento clinico, ovvero dimostrare capacità di individuare i problemi prioritari/urgenti e quelli secondari; e la capacità di proporre ipotesi diagnostiche e di individuare gli accertamenti diagnostici dotati di maggiore sensibilità e specificità per confermare o meno le ipotesi formulate;
• saper interpretare gli esami di laboratorio, di diagnostica per immagini, di analisi dei tessuti comprendendone a fondo anche il loro processo di acquisizione mediante tecnologie avanzate;
• sapersi orientare sui processi decisionali relativi al trattamento farmacologico, chirurgico e comportamentale;
• saper valutare l’appropriatezza dell’indicazione al ricovero e indicare percorsi di riabilitazione o di ricovero protetto in altre strutture;
• saper inquadrare il motivo del ricovero nel complesso delle eventuali cronicità, altre criticità e fragilità dei pazienti;
• saper indicare azioni di prevenzione e di educazione sanitaria, avendo la capacità di riconoscere i fattori di rischio a cui sono esposti i pazienti;
• saper interagire correttamente col paziente, i congiunti, con il personale medico e le altre figure professionali coinvolte nella cura del paziente;
• saper applicare nella pratica clinica i valori etici della medicina;
• mantenere le conoscenze teoriche derivate dalle scienze di base, e capacità di gestirle ed utilizzarle per analisi e raccolta dati a scopo di ricerca clinica sperimentale;
• mantenere una visione multiculturale della medicina e delle ripercussioni sulla pratica medica del processo di globalizzazione;
• sviluppare competenza nell'esaminare la situazione da un punto di vista clinico, in una visione unitaria, estesa anche alla dimensione socioculturale, relazionale e di genere anche alla luce delle conoscenze scientifiche e tecnologiche di base, nonché delle conoscenze psicologiche inerenti alla comunicazione con il paziente.
• saper dialogare in inglese con pazienti e colleghi stranieri con padronanza dei termini medico-scientifici.
A fronte di un percorso di studi che intende integrare le discipline mediche con conoscenze e competenze tipiche dell’ingegneria dell’informazione, il laureato dovrà inoltre essere in grado di:
• analizzare e modellare processi biologici e fisiologici in modo rigoroso, con gli strumenti tipici della matematica, per una ricerca logica delle soluzioni ai relativi problemi;
• pianificare e condurre esperimenti relativi al funzionamento dei sistemi biologici e fisiologici, raccogliere analizzare e interpretare i dati, e presentare in modo scientificamente corretto i corrispondenti risultati;
• sviluppare algoritmi e programmi che permettano di automatizzare procedure di simulazione e analisi dei dati, anche con l’impiego di tecniche di intelligenza artificiale;
• applicare i concetti fondamentali della meccanica classica, della termodinamica e dell’elettromagnetismo alla risoluzione di problemi concreti di natura medica e saper usare consapevolmente e in sicurezza, i moderni dispositivi diagnostici e terapeutici;
• comprendere il funzionamento dei dispositivi elettronici analogici e digitali alla base dei dispositivi medicali; e saper interpretare il significato dei relativi segnali;
• analizzare le proprietà di un sistema robotico per la chirurgia, la riabilitazione e la diagnostica, e saper collaborare con esperti tecnologici per definire i requisiti medici utili alla loro progettazione;
• impiegare sistemi basati su dispositivi indossabili e ambientali e, più in generale, tecnologie riconducibili al paradigma dell’Internet of Medical Things, per lo sviluppo di sistemi di diagnosi, monitoraggio, trattamento e riabilitazione remoti nel contesto di patologie neurologiche, neurodegenerative e geriatriche e in ambito neuroriabilitativo;
• sviluppare soluzioni di telemedicina basate sul concetto della digital twin del paziente.
• utilizzare l’intelligenza artificiale a fini diagnostici, in particolare nei contesti dell’anatomia patologica, della radiologia e dell’oncologia.
 

Sbocchi occupazionali:

La laurea magistrale a ciclo unico costituisce requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di area medica, che rappresenta, per la quasi totalità dei laureati, lo sbocco naturale e immediato. Per ciascuna Scuola di Specializzazione, i posti disponibili sono calcolati sulla base delle esigenze del Sistema Sanitario Nazionale e dei singoli Sistemi Sanitari Regionali.
Il laureato del CdS potrà trovare occupazione nei seguenti ambiti:
• medicina del territorio da svolgere sia come medico di medicina generale sia presso ambulatori pubblici che privati;
• strutture ospedaliere pubbliche convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale;
• strutture ospedaliere private convenzionate e non con il Sistema Sanitario Nazionale;
• strutture sanitarie e centri specialistici per pazienti affetti da specifiche patologie croniche e/o progressive, anche tramite la telemedicina;
• organizzazioni sanitarie nazionali o internazionali;
• aziende sanitarie locali e/o enti di gestione dei servizi sanitari;
• attività come libero professionista (necessario diploma di Scuola di specializzazione medica per esercitare come Specialista e completamento del Corso di formazione in Medicina generale per esercitare come Medico di Medicina Generale)
• università e centri di ricerca;
• aziende del settore farmaceutico e biomedicale;
• aziende che sviluppano sistemi e dispositivi ICT per la medicina, in particolare negli ambiti della robotica chirurgica, della sensoristica, dell’Internet of Medical Things, e dell’intelligenza artificiale applicata al settore biomedicale.
Ulteriore sbocco del CdS è rappresentato dai Dottorati di Ricerca, e in particolare quelli negli ambiti prettamente legati all’impiego di tecnologie ICT per la medicina.
Di fatto, attraverso l'accesso programmato su scala nazionale l'inserimento nel mondo lavorativo è sostanzialmente garantito per tutti i laureati dopo la specializzazione.



Assicurazione della Qualità

La “qualità” di un Corso di Studio è il grado di soddisfazione degli obiettivi formativi e di soddisfacimento dei requisiti per la qualità del servizio di formazione offerto, stabiliti coerentemente con le esigenze e le aspettative di tutti coloro che hanno interesse nel servizio di formazione offerto (componente studentesca, rappresentanti del mondo del lavoro,...).

Il Corso aderisce al sistema di assicurazione della qualità della didattica, in linea con le indicazioni dell'Ateneo e sulla base delle Linee guida ANVUR, svolgendo attività di:
  • consultazioni periodiche con i rappresentanti del mondo del lavoro per verificare l’adeguatezza dei profili culturali e professionali offerti nei propri percorsi formativi
  • progettazione dei contenuti formativi e pianificazione delle risorse
  • organizzazione delle attività formative e dei servizi didattici
  • monitoraggio dell'efficacia del percorso formativo e la programmazione di interventi di miglioramento della didattica e dei servizi
  • messa a disposizione di informazioni complete e aggiornate sul proprio sito, relative al progetto formativo (profili professionali formati, risultati di apprendimento attesi, attività formative)
Tali attività sono cadenzate e correlate fra di loro, seguendo il ciclo di gestione della qualità: PDCA (Plan, Do, Check, Act)
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Le studentesse e gli studenti hanno un ruolo centrale in un sistema di assicurazione della qualità; ognuno può partecipare attivamente tramite il coinvolgimento nei Gruppi di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio e nelle Commissioni Paritetiche Docenti Studenti, ma anche semplicemente tramite l’adesione al questionario sull’opinione della componente studentesca in merito alle attività didattiche. In questa ottica l’Università ha previsto l’attivazione di “Laboratori di rappresentanza attiva”, corsi di formazione attivati periodicamente dal Presidio della Qualità per gli studenti dell’Ateneo. Per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.

Il sistema di valutazione universitario e il ruolo dello studente

del Prof. Graziano Pravadelli, registrato in occasione del Laboratorio di Rappresentanza Attiva di gennaio 2021.

I Soggetti

L'AQ per i corsi di studio

Le Attività

Descrizione del percorso di formazione - Regolamento didattico

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È il documento che specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo e con l’Ordinamento del Corso. Viene pubblicato nei mesi di giugno/luglio e contiene informazioni generali sul Corso di Studio, sugli insegnamenti e sulle regole sul percorso di formazione.

Altri Regolamenti

Per prendere visione di altri regolamenti di interesse si rimanda alla sezione: Statuto e regolamenti

Il sistema universitario italiano

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Primo ciclo: Corsi di Laurea

Essi hanno l’obiettivo di assicurare agli studentesse e studenti un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.
Requisito minimo per l’accesso: diploma finale di scuola secondaria, rilasciato al completamento di 13 anni di scolarità complessiva e dopo il superamento del relativo esame di Stato, o un titolo estero comparabile; l’ammissione può essere subordinata alla verifica di ulteriori condizioni.
Durata: triennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea, è necessario aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), equivalenti ai crediti ECTS; può essere richiesto un periodo di tirocinio e la discussione di una tesi o la preparazione di un elaborato finale.
Il titolo di Laurea dà accesso alla Laurea Magistrale e agli altri corsi di 2° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore”

Secondo ciclo: Corsi di Laurea Magistrale

Essi offrono una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.
Requisiti per l’accesso: l’accesso ai corsi è subordinato al possesso di una Laurea o di un titolo estero comparabile; l'ammissione è soggetta a requisiti specifici decisi dalle singole università.
Durata: biennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 120 crediti (CFU) e aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”
Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico
Alcuni corsi (Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria edile-Architettura, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Requisito di accesso: diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile; l’ammissione è subordinata a una prova di selezione.
Durata: gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria).
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 300 CFU ed aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Il titolo di Laurea Magistrale dà accesso al Dottorato di Ricerca e agli altri corsi di 3° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”.

Terzo ciclo

Dottorato di Ricerca: essi hanno l’obiettivo di far acquisire una corretta metodologia per la ricerca scientifica avanzata, adottano metodologie innovative e nuove tecnologie, prevedono stage all’estero e la frequenza di laboratori di ricerca. L’ammissione richiede una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata è di minimo 3 anni. Il/la dottorando/a deve elaborare una tesi originale di ricerca e discuterla durante l’esame finale.
Qualifica accademica: “Dottore di ricerca” o “PhD”.
Corsi di Specializzazione: corsi di 3° ciclo aventi l’obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l’esercizio di attività professionali di alta qualificazione, particolarmente nel settore delle specialità mediche, cliniche e chirurgiche. Per l’ammissione è richiesta una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata degli studi varia da 2 (120 CFU) a 6 anni (360 CFU) in rapporto al settore disciplinare. Il titolo finale rilasciato è il Diploma di Specializzazione.

Master

Corsi di Master universitario di primo livello: corsi di 2° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea o con un titolo estero comparabile. La durata minima è annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3°ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di primo livello.
Corsi di Master Universitario di secondo livello:corsi di 3° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea Magistrale o con un titolo estero comparabile. La durata è minimo annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3° ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di secondo livello.

Altro da sapere sul Sistema universitario italiano

Crediti Formativi Universitari (CFU): i corsi di studio sono strutturati in crediti. Al Credito Formativo Universitario (CFU) corrispondono normalmente 25 ore di lavoro. La quantità media di lavoro accademico svolto in un anno da un/a iscritto/a a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 CFU. I crediti formativi universitari sono equivalenti ai crediti ECTS.
Classi dei corsi di studio: i corsi di studio di Laurea e di Laurea Magistrale che condividono obiettivi e attività formative sono raggruppati in “classi”. I contenuti formativi di ciascun corso di studio sono fissati autonomamente dalle singole università; tuttavia le università devono obbligatoriamente inserire alcune attività formative (ed il corrispondente numero di crediti) determinate a livello nazionale. Tali requisiti sono stabiliti in relazione a ciascuna classe. I titoli di una stessa classe hanno lo stesso valore legale.
Titoli congiunti: le università italiane possono istituire corsi di studio in cooperazione con altre università, italiane ed estere, al termine dei quali sono rilasciati titoli congiunti o titoli doppi/multipli.

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