Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

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Laurea magistrale in Scienze filosofiche - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

1° Anno

InsegnamentiCreditiTAFSSD
12
B
M-FIL/03

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2024/2025

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Tirocinio
6
F
-
Prova finale
18
E
-
InsegnamentiCreditiTAFSSD
12
B
M-FIL/03
Attivato nell'A.A. 2024/2025
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Tirocinio
6
F
-
Prova finale
18
E
-
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°
3 insegnamenti a scelta  
6
B
M-FIL/01
Tra gli anni: 1°- 2°
Ulteriori competenze linguistiche (B2 completo se stessa lingua della triennale oppure B1 informatizzato se 2a lingua)
6
F
-
Tra gli anni: 1°- 2°

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S007347

Crediti

6

Coordinatore

Non ancora assegnato

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

SPS/01 - FILOSOFIA POLITICA

Corsi Singoli

Autorizzato

L'insegnamento è organizzato come segue:

Lezioni
Attività mutuata da Teoria politica - Lezione del corso: Laurea magistrale in Scienze filosofiche [LM-78]

Crediti

4

Periodo

Sem. 2A

Docenti

Olivia Guaraldo

Esercitazione
Attività mutuata da Teoria politica - Esercitazione del corso: Laurea magistrale in Scienze filosofiche [LM-78]

Crediti

2

Periodo

Sem. 2A

Docenti

Olivia Guaraldo

Obiettivi di apprendimento

L’insegnamento intende offrire una prospettiva eminentemente teorica sulla politica, attraverso una metodologia ad un tempo ricostruttiva e sperimentale. La teoria politica riguarda infatti sia lo studio della politica dal punto di vista storico-concettuale – ovvero come gli esseri umani hanno teorizzato le forme della loro convivenza, dalla polis greca allo stato moderno, alle democrazie liberali - , sia la ricerca attorno a possibili nuove configurazioni della convivenza, in un’epoca caratterizzata da profondi mutamenti. Gli/le studenti saranno guidate/i nell'analisi storico-concettuale di testi filosofici che trattano del rapporto fra i modi di configurare la soggettività (di pensare il soggetto) e i modi dell’organizzazione politica (metodologia critico-ricostruttiva). Inoltre sarà richiesto loro di saper maneggiare tali concetti politici al fine di verificarne la tenuta o l’obsolescenza nella nostra contemporaneità, verificando altresì le ipotesi teorico-politiche innovative (metodologia sperimentale). Si cercherà di accompagnare gli/le studenti in un percorso di analisi e critica dei testi a cui farà seguito l'elaborazione individuale di un percorso critico-argomentativo (scritto e orale) sugli argomenti trattati. La preparazione offerta sarà in grado di fornire le seguenti conoscenze: 1) Conoscenza e comprensione dei principali concetti politici nel loro sviluppo storico dall’antichità alla modernità; 2) Conoscenza e comprensione dei principali dilemmi teorici della politica cavallo tra antico e moderno, moderno e contemporaneo. La preparazione offerta sarà in grado di fornire le seguenti abilità: 1) Capacità di collocare storicamente e concettualmente le conoscenze acquisite, di saperle mettere in relazione a fenomeni coevi di natura religiosa, sociale, economica; 2) Capacità di applicare le competenze teorico-politiche acquisite per saper affrontare in autonomia problemi di natura filosofico-politica del nostro presente (dilemmi relativi al rapporto fra uguaglianza e differenza, soggetti e poteri, libertà individuale e ordine politico ); 3) Capacità di formulare ragionamenti e giudizi in autonomia, relativamente alle tematiche della teoria politica e alla loro applicabilità nei contesti di interrelazione sociale; 4) Sviluppo di abilità comunicative e argomentative attraverso la capacità di partecipare in modo equilibrato e ragionato alle discussioni in classe; 5) Sviluppo di capacità di apprendimento autonomo attraverso una metodologia appropriata di studio e interpretazione dei testi; 6) Sviluppo della capacità di mettere in relazione i risultati dello studio con la propria esperienza personale in relazione al tema specifico oggetto del corso, con particolare attenzione alla presa di coscienza del divario esistente tra situazioni e contesti storicamente differenti.

Programma

Il potere plurale dell’inizio: rivoluzione e fondazione in Hannah Arendt
Come afferma Roberto Esposito, «tutta la ricerca della pensatrice converge nell’impegno di costruire istituzioni politiche capaci di resistere all’urto del tempo».
Assodata l'impossibilità del fondamento filosofico – questa sembra essere la domanda arendtiana per eccellenza - è possibile che si dia una fondazione genuinamente politica? O forse la fondazione veramente politica può darsi solo al di fuori di qualsiasi fondamento filosofico? Una fondazione politica che, proprio perché preceduta dal rifiuto di una interrogazione filosofica sulla natura umana, faccia a meno degli assoluti, sia in grado di uscire dall'ipoteca teologico-politica del modello moderno della sovranità insistendo sulla pluralità degli esseri umani e del loro abitare in comune il mondo. La domanda sulla fondazione politica è insomma cruciale perché nell’intera opera arendtiana lo smantellamento della metafisica va di pari passo con il progetto, mai concluso, della constitutio libertatis, l’istituzione politica della libertà.
Il corso analizzerà questa possibile interpretazione dell’opera di Hannah Arendt alla luce del suo testo Sulla rivoluzione (1963) e del saggio di recente traduzione in lingua italiana, L’imperialismo totalitario e la rivoluzione ungherese (1958).

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova d'esame si svolgerà in forma orale. La discussione d'esame comincerà con una presentazione da parte della/o studente di un argomento scelto individualmente tra quelli affrontati a lezione o - per chi non frequenta - liberamente scelto e preparato appoggiandosi sui testi in programma. Alla/o studente potranno poi essere rivolte domande riguardanti i principali problemi teorici affrontati nel corso (e nei testi). La valutazione riguarderà, oltre alla conoscenza storico-filosofica e storico-politica del contesto trattato, la capacità di ciascuna/o studente di saper affrontare in autonomia dilemmi di natura filosofico-politica riguardanti la realtà del vivere associato così come emergono nel dibattito pubblico riguardante le emergenze del nostro presente.
Per la parte seminariale - la cui frequenza è obbligatoria e influirà sul voto finale per il 40% - si svolgerà in collaborazione con le/gli studenti a cui verrà chiesto di presentare e discutere in classe testi proposti dalla docente e testi o casi studio scelti dalle/gli studenti stessi

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI