Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

1° Anno

InsegnamentiCreditiTAFSSD

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2016/2017

InsegnamentiCreditiTAFSSD
8
B
MED/09 ,MED/13 ,MED/26 ,MED/34 ,MED/45
8
B
MED/06 ,MED/09 ,MED/10 ,MED/11 ,MED/17 ,MED/45

3° Anno  Attivato nell'A.A. 2017/2018

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
7
E
-
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Attivato nell'A.A. 2016/2017
InsegnamentiCreditiTAFSSD
8
B
MED/09 ,MED/13 ,MED/26 ,MED/34 ,MED/45
8
B
MED/06 ,MED/09 ,MED/10 ,MED/11 ,MED/17 ,MED/45
Attivato nell'A.A. 2017/2018
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
7
E
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S000096

Crediti

5

Coordinatore

Laura Cunico

Lingua di erogazione

Italiano

L'insegnamento è organizzato come segue:

PRINCIPI E TECNICHE DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE

Crediti

2

Periodo

INF VR - 2° anno 1° sem

Docenti

Laura Cunico

PSICOLOGIA CLINICA

Crediti

2

Periodo

INF VR - 2° anno 1° sem

EDUCAZIONE TERAPEUTICA

Crediti

1

Periodo

INF VR - 2° anno 1° sem

Obiettivi formativi


Finalità L’insegnamento introduce lo studente ad una visione globale dello sviluppo psicologico dell’individuo nella complessità, dei fattori che interagiscono e alla comprensione dei bisogni espressi nella domanda di aiuto, tenendo conto delle fasi di sviluppo della vita, delle capacità e degli adattamenti richiesti nelle varie tappe evolutive; inoltre introduce ai principi fondativi della relazione assistenziale, alle tecniche e alle strategie di gestione di una comunicazione efficace.

Programma

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MM: PRINCIPI E TECNICHE DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE
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PERCEZIONE, PROCESSO DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE, LINGUAGGIO La percezione interpersonale e la comunicazione sociale I filtri della percezione, la realtà è una costruzione Processo percezione interpersonale La realtà e le sue rappresentazioni Le due strutture del linguaggio (profonda e superficiale) I sistemi rappresentazionali VAK La distorsione del massaggio: l’arco di distorsione LA COMUNICAZIONE UMANA Il processo comunicativo: gli elementi costitutivi del processo Teoria lineare della comunicazione Teoria sistemica della comunicazione (caratteristiche) Gli assiomi della comunicazione umana di Watzlawick Comunicazione verbale (linguaggio connotativo e denotativo) Comunicazione non verbale (sguardo, gesti, postura, mimica facciale (richiamo alle emozioni), Comunicazione para-verbale (il ruolo della voce, voce empatica e voce sgradevole, vocalizzi) La prossemica: la distanza nella relazione sociale Il contesto matrice di significati MODELLI DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Il paradigma di Carl Rogers; principi: non direttività, centralità della persona, rispetto, accettazione positiva e incondizionata, congruenza, autenticità, empatia Disease e illness Empatia, caratteristiche, sua declinazione nella relazione assistenziale; il modello di empatia di Bonino Coco e Tani (livelli) Gli strumenti della relazione di cura: L’agenda del paziente per esplorare la soggettività (illness) Il Metodo Calibrazione – Ricalco – Guida (CRG) come approccio efficace nell’interazione con il paziente Tecniche comunicative (di seguito) TECNICHE COMUNICAZIONE EFFICACI E ATTEGGIAMENTI DA EVITAREI livelli logici del pensiero, l’uso del tu Le parole tossiche (killing words) e gli atteggiamenti che non facilitano la comunicazione e la comprensione dell’altro: frasi stereotipate (clichè), giudizi, consigli non richiesti, cambiare argomento, pregiudizi, gergo medico, infantilizzazione comunicativa Le parole colorate (kissing words) Tecniche verbali: domande aperte direttive, non direttive, focalizzate, domande chiuse, riformulare, rispecchiare, legittimare, commenti empatici, ricapitolazione; Tecniche paraverbali (di continuazione): eco, silenzio, ascolto critico, ascolto empatico, vocalizzazioni, frasi di assenso… Il tocco nelle azioni di cura (raccomandazioni) La comunicazione con la persona aggressiva (tecniche talk down) La comunicazione con la persona con deficit sensoriali (non vedente, non udente, afasico) La comunicazione con la persona in stato di deprivazione ambientale LE ABILITÀ SOCIALI E IL RUOLO PROFESSIONALE NELL’INTERAZIONELe competenze e le abilità dell’operatore La riservatezza e la confidenzialità nella relazione Conquistare la fiducia del paziente La giusta distanza
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MM: EDUCAZIONE TERAPEUTICA
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La metodologia dell’educazione terapeutica Le fasi della progettazione educativa: analisi dei bisogni educativi, diagnosi educative, obiettivi e contratto di apprendimento, organizzazione dell’intervento, valutazione Principi e tecniche per facilitare una comunicazione/ relazione educativa per motivare, sostenere, informare e addestrare la persona assistita ad assumere nuovi comportamenti nello stile di vita, a gestire i trattamenti terapeutici
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MM: PSICOLOGIA CLINICA
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La psicologia clinica: definizione, campi di intervento, relazione con la psichiatria. Tipologie di interventi psicologici.Le reazioni emotive nel colloquio: transfert e controtransfert. Il ciclo di vita e la prospettiva psicosociale di E. Erikson. Lo sviluppo psicologico del bambino (le fasi psicosessuali di S. Freud, la teoria dell'attaccamento di J. Bowlby, lo sviluppo dell'intelligenza di J. Piaget). La teoria della personalità in psicanalisi (Io, Es, Super Io, Ideale dell'Io, meccanismi di difesa, conflitto psichico) . Le emozioni e il concetto di intelligenza emotiva. Concetto di stress, stressor, distress, eustress, coping. stress management. Il burnout (definizione e sintomi): rischio del burnout nella professione infermieristica. Fattori predisponenti individuali e situazionali, fattori protettivi. Le reazioni psicologiche e i meccanismi di difesa alla malattia nel paziente, nei familiari, nell'infermiere. Le reazioni psicologiche del paziente ospedalizzato (internistico, cronico, chirurgico) e la relazione con l'infermiere. L'ospedalizzazione in età evolutiva: le reazioni psicologiche alla malattia e all'ospedalizzazione nel bambino e nell'adolescente. Il reparto prematuri e l'oncologia pediatrica. L'anziano: peculiarità dell'invecchiamento e cambiamenti personali e relazionali; aree problematiche con particolare riferimento alla dipendenza fisica e alle modificazioni cognitive (il deterioramento cognitivo lieve, la demenza, la sindrome confusionale); il rapporto con la famiglia. Il paziente con prognosi infausta: la comunicazione della cattive notizie; reazioni psicologiche nel paziente, nei familiari, nell'infermiere. La morte nella cultura occidentale, luoghi e modi del morire, reazioni psicologiche del morente, assistenza al morente e ai familiari, la morte in età evolutiva, il lutto e le fasi di elaborazione.

Bibliografia

Testi di riferimento
Autore Titolo Casa editrice Anno ISBN Note
Saiani, L., Brugnolli, A. Trattato di cure infermieristiche (Edizione 3) Idelson-Gnocchi 2020 978-88-7947-576-1 Cunico L. la relazione di aiuto nei processi assistenziali. Capitolo 3; Dispense a integrazione dei contenuti del capitolo a cura della docente.

Modalità d'esame

ESAME SCRITTO: domande a risposta multipla, domande aperte brevi, analisi e interpretazione di un caso relazionale. testo di dialogo infermiere-paziente.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI