The programme

This section provides a comprehensive overview of the degree programme, including details on its structure, regulations, and additional resources. It also introduces the University’s Quality Assurance system and outlines the Student Orientation services available to prospective students, aimed at guiding them in selecting the most suitable course.

Course of study in brief

Degree programme annual factsheet (SUA-CdS)

As part of the Quality Assurance system, complete, updated and easily available information on objectives, study plan, resources used and results achieved for each degree programme is made available through the SUA-CdS - Scheda Unica Annuale del Corso di Studio (Degree programme annual factsheet). This includes an Overview and three public sections (Learning Objectives, Student Experience, Learning Outcomes) which together provide a wide range of information about each degree programme. The SUA-CdS also contains an administrative section (Administration and Quality Management) that is for internal use only.

The Degree programme annual factsheet (SUA-CdS), which is currently available only in Italian, is a valuable tool that can be used by the University to design, implement and reorganise, as well as to evaluate, each degree programme. However, the SUA-CdS factsheet is also useful for students, to help them choose the right programme of study.
 

  • Degree type Corsi di laurea Magistrale
  • Duration 2  years
  • Part-time Study option available Yes
  • Admissions Limited-entry degree programme based on qualifications
  • Class attendance requirements Non obbligatoria
  • Degree class
  • Administrative headquarters verona
  • Locations for lessons and exams Map of the Locations
  • Language Italian
Obiettivi formativo unitario e sue articolazioni specifiche
L'obiettivo formativo unitario del CdS, con le successive e conseguenti articolazioni specifiche, è di preparare gli studenti magistrali che lo frequentano a svolgere in modo operativamente competente e culturalmente motivato la professione abilitante di "pedagogista" (L. n. 205, 27 dicembre 2017, art. 1, commi 594-595). Gli obiettivi formativi specifici che il CdS intende sviluppare sono esplicitati come segue, e immaginati come altrettante risposte ad una domanda altrettanto specifica. Nell'insieme, gli obiettivi formativi specifici delineano la visione che il CdS ha elaborato a riguardo del "profilo professionale del pedagogista".

1) Formare ad una professione che ha una propria identità, (in risposta alla domanda: "Chi è il pedagogista?).
- Il pedagogista è un professionista che svolge un'attività lavorativa particolarmente qualificata nel campo dell'educazione formale e non formale
- È una figura "apicale" che nel lavoro educativo opera ad un "secondo livello", nel senso che di norma non lavora direttamente a contatto con gli educandi, ma lavora in relazione ai fattori umani, conoscitivi, organizzativi e formativi, che incidono direttamente – spesso con esiti decisivi – sulla qualità delle attività educative, sulla loro organizzazione e sui contesti al cui interno prendono forma.
- Nello svolgimento della sua attività il pedagogista sa di poter contare sulla propria autonomia conoscitiva, metodologica e operativa, acquisita attraverso un lungo iter formativo teorico (disciplinare) e pratico (tirocinio).
- Come l'educatore, anche il pedagogista è consapevole di far parte della medesima comunità professionale, dotata di una propria responsabilità deontologica ed etica.

2) Formare ad una professione che opera in ambiti operativi precisi (in risposta alla domanda: "Dove lavora il pedagogista?).
- Con mansioni e compiti diversi, il pedagogista opera in linea di massima negli stessi ambiti professionali in cui opera l'educatore professionale socio-pedagogico. Può quindi lavorare nei servizi socio-educativi e socio-assistenziali. Può operare anche nei servizi socio-sanitari, ma limitatamente agli aspetti educativi presenti in tali servizi. In generale può operare in molteplici contesti di lavoro che nel loro insieme riguardano tutte le età della vita e molti dei contesti abituali della vita individuale, di gruppo e sociale.
- Questi in dettaglio gli ambiti professionali in cui il pedagogista è chiamato ad operare, sia pure con compiti e modalità differenti rispetto all'educatore:
a) ambito educativo e formativo;
b) ambito scolastico (escluso l'aspetto strettamente didattico);
c) ambito socio-assistenziale;
d) ambito socio-sanitario e della salute, limitatamente agli aspetti socio-educativi;
e) ambito della genitorialità e della famiglia;
f) ambito culturale e multiculturale;
g) ambito giudiziario e penale;
h) ambito ambientale e alimentare;
i) ambito sportivo e motorio;
j) ambito dell'integrazione e della cooperazione internazionale.

3) Formare ad una professione che svolge determinate funzioni (in risposta alla domanda: "Cosa fa il pedagogista quando lavora?).
- Nel corso della sua attività lavorativa il pedagogista può svolgere una serie di attività professionali di "secondo livello", ognuna delle quali richiede competenze specifiche e differenziate, anche se molto spesso sono correlate tra loro e sono caratterizzate da confini molto labili, tanto da tendere a sovrapporsi e ad integrarsi. Il pedagogista svolge di norma le seguenti funzioni professionali:
-attività di gestione e/o di coordina-mento dei servizi educativi:
-attività di supervisione pedagogica;
-attività di consulenza pedagogica;
-attività di formazione pedagogica,
-attività di ricerca pedagogica;
-attività di insegnamento di Scienze dell'educazione nella scuola secondaria di secondo grado, nel senso che il laureato in Scienze pedagogiche può decidere di continuare la sua formazione indirizzandosi all'insegnamento delle Scienze dell'educazione.
4) Formare ad una professione che richiede il possesso di determinate competenze (in risposta alla domanda: "Cosa fa il pedagogista deve saper fare?).
-Poiché il pedagogista è una figura professionale "apicale" o di "secondo livello", anche le competenze che qualificano l'esercizio della sua professionalità sono da ritenersi tali.
-Le competenze professionali del pedagogista consistono, quindi, nella sintesi organica di due tipi di competenze:
-le competenze di "primo livello", derivanti dalla precedente formazione educative, ma approfondite e potenziate;
-le "nuove competenze" specifiche, derivanti dalla conoscenza approfondita di ciò che di nuovo deve essere presente nelle funzioni svolte dal pedagogista.
In concreto, le competenze del pedagogista dovranno riguardare:
-l'apprendimento di nuove conoscenze riguardanti l'educazione,
-l'apprendimento di ulteriori capacità di agire e di potenziare l'agire di altri, in particolare gli educatori;
-l'apprendimento di un ulteriore livello di conoscenze di carattere sociale, culturale, organizzativo e professionale¸
-l'apprendimento della capacità di comunicare da un livello professionale "apicale", sapendo creare un contesto comunicativo tale da porre gli interlocutori nelle condizioni di sentirsi pienamente accolti, riconosciuti e compresi nelle loro prese di posizione;
-l'apprendimento della necessità di continuare ad apprendere, che rappresenta una parte integrante della competenza del pedagogista.

2. Modalità di formazione: circolo virtuoso tra approfondimento culturale e centralità metodo-logica
Il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici, sopra delineati avviene attraverso l'attivazione di una "logica formativa di tipo circolare", nel senso che più si approfondiscono le conoscenze disciplinari previste, più diventa evidente la necessità di possedere le competenze metodologiche necessarie per poi tradurre le conoscenze acquisite in capacità e competenze operative.
Da qui la complementarità esistente tra gli insegnamenti di carattere metodologico (si tratta in particolare di insegnamenti di natura pedagogica), e i restanti insegnamenti (di carattere pedagogico, psicologico, filosofico, sociologico e antropologico), in cui è prevalente l'approfondimento dei rispettivi contenuti disciplinari. La "centralità" dell'elemento metodologico, dunque, non è fine a se stessa, ma è funzionale alla valorizzazione dell'apprendimento e della successiva implementazione operativa dei contenuti appresi.

3. Elemento di distinzione: figura professionale unitaria all'interno di un percorso formativo con due indirizzi
Elemento di distinzione del nuovo ordinamento didattico rispetto al passato e, forse anche rispetto ad altri CdS della stessa classe, è la proposta di formazione di una figura professionale unitaria, ma il cui percorso formativo richiede una scelta precisa, in base alla quale privilegiare uno dei due percorsi curricolari proposti, di cui appare comunque evidente la stretta complementarità formativa.

1. Descrizione del percorso formativo
Il percorso formativo appare impostato attorno ad una struttura portante, rappresentata da un insieme ristretto di insegnamenti metodologici di natura pedagogica, comuni ad entrambi i curricoli, e presenti sia nel primo sia nel secondo anno.
Gli altri insegnamenti (di carattere pedagogico, psicologico, filosofico, sociologico e antropologico) sono distribuiti nei due percorsi curricolari secondo le loro affinità conoscitive, che sembrano essere più vicine o più funzionale all'attività organizzativa di coordinamento dei servizi educativi, oppure all'attività formative e di consulenza in qualità di esperti in qualche tematica caratterizzante il lavoro educativo.
Completano il percorso formativo l'introduzione di due attività di laboratorio, l'aumento delle ore destinate al tirocinio e l'introduzione dell'esame di lingua straniera, la cui competenza, in uscita dal percorso di studio, sarà di livello B2.

PROFILI PROFESSIONALI

COORDINATORE PEDAGOGICO

Funzione in un contesto di lavoro Abitualmente il pedagogista, impegnato nella funzione di coordinamento dei servizi educativi svolge le seguenti funzioni: - coordina lo svolgimento del lavoro degli educatori che operano all'interno del servizi, garantendo incontri a scadenze programmate; -coordina la stesura della programmazione educativa annuale che fa da punto di riferimento comune e condiviso per tutti gli educatori del servizio; -valorizza momenti di dialogo interpersonale con singoli colleghi su problematiche specifiche; -coordina i lavori di gruppo e valorizza la formazione e l'attività di équipe di lavoro multidisciplinari; -mantiene i rapporti con persone (ad es. familiari di utenti del servizio), istituzioni pubbliche (Comune, ASL, ecc.) e altri servi analoghi; -partecipa a momenti di formazione, di approfondimento o di aggiornamento organizzati da Enti qualificati sui temi connessi al suo ruolo; -svolge la sua attività coordinando di norma più servizi educativi, gestiti solitamente dallo stesso ente erogatore.

Competenze associate alla funzione Di norma al pedagogista che svolge un'attività di coordinamento di servizi educativi è chiesto di possedere le seguenti competenze di carattere generale, alle quali si possono aggiungere altre particolari competenze, connesse ai contesti particolari del suo lavoro. In concreto, il pedagogista è: progettare, coordinare, realizzare e valutare interventi e trattamenti educativi e formativi diretti in ambiti e servizi di carattere educativo; -effettuare e/o coordinare la rilevazione, l'analisi, l'interpretazione e la valutazione funzionale di ricerche in ambito educativo; -collaborare al lavoro delle équipes plurispecialistiche e interdisciplinari; -coordinare servizi educativi e formativi territoriali.

Sbocchi occupazionali Gli sbocchi occupazionali più comuni riguardano l'inserimento come figura professionale specialistica in contesti di lavoro dipendente di carattere pubblico (ad es. Comuni che gestiscono servizi educativi), privato, del privato sociale (ad es. Cooperative sociali). -Può altresì svolgere il proprio lavoro in qualità di “libero professionista”, che opera a titolo individuale o in associazione con altri professionisti, che possono essere pedagogisti o appartenenti ad altre professioni di cura (ad es. psicologi, psichiatri, logopedisti, psicomotricisti, ecc.) - Il laureato in Scienze pedagogiche che abbia acquisito crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di insegnamenti , potrà partecipare, come previsto dalla legislazione vigente, alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario. Il laureato di Scienze pedagogiche, può concorrere, tramite selezione al Dottorato di ricerca di indirizzo pedagogico.

CONSULENTE PEDAGOGICO

Funzione in un contesto di lavoro Abitualmente il pedagogista, impegnato nella funzione di consulente pedagogico, svolge le seguenti funzioni, connesse alle sue ulteriori speciailzzazioni professionali -progetta, valuta e realizza interventi educativi e formativi su problemi specifici che riguardano singoli individui o gruppi o comunità sociali più ampie; -effettua, su richiesta, la ricognizione, la rilevazione, l'analisi, l'interpretazione e a valutazione funzionale di tipo pedagogico di determinate situazioni educative che presentano elementi di criticità; -se richiesto, svolge attività di formazione specialistica per educatori, per altri operatori di servizi sociali, per adulti e/o per famiglie; - se coordinare lavori di gruppo e valorizza la formazione e l'attività di équipe di lavoro multidisciplinari; -può svolgere la sua attività di consulenza a presso un singolo ente erogatore di servizi educativi, ma svolgere la sua attività anche presso enti diversi, con differenti esigenze educative e formative.

Competenze associate alla funzione Di norma anche al pedagogista che svolge un'attività di consulenza pedagogica è chiesto di possedere le seguenti competenze di carattere generale, alle quali si possono aggiungere altre particolari competenze, connesse ai contesti particolari del suo lavoro. In concreto deve essere in grado di: il pedagogista è: - progettare, coordinare, realizzare e valutare interventi e trattamenti educativi e formativi diretti in ambiti e servizi di carattere educativo presenti nel territorio; - effettuare e/o coordinare la rilevazione, l'analisi, l'interpretazione e la valutazione funzionale di ricerche in ambito socio-educativo; - collaborare al lavoro delle équipes plurispecialistiche e interdisciplinari; - coordinare servizi educativi e formativi territoriali e valutare piani di formazione permanente. - cooperare alla definizione delle politiche formative di enti locali, istituzioni e organizzazioni di lavoro.

Sbocchi occupazionali Gli sbocchi occupazionali più comuni riguardano l'inserimento come figura professionale specialistica in contesti di lavoro dipendente di carattere pubblico (ad es. Comuni che gestiscono servizi educativi, scuole), privato (studi di consulenza multidisciplinari, del priva-to sociale (ad es. Cooperative sociali). Può altresì svolgere il proprio lavoro in qualità di “libero professionista”, che opera a titolo individuale o in associazione con altri professionisti, che possono essere pedagogisti o appartenenti ad altre professioni di cura (ad es. psicologi, psichiatri, logopedisti, psicomotricisti, ecc.) Il laureato in Scienze pedagogiche che abbia acquisito crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di insegnamenti, potrà partecipare, come previsto dalla legislazione vigente, alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario. Il laureato di Scienze pedagogiche, può concorrere, tramite selezione al Dottorato di ricerca di indirizzo pedagogico.