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Obiettivi formativi

Il corso intende avviare lo studente all’analisi del rapporto – che muta nel tempo – tra quanti compiono una scelta di vita religiosa e il libro/la lettura, per rilevare lo spazio ideologico loro riservato e dunque il valore rivestito, riflesso anche nella diversa struttura delle biblioteche costruite da ciascuna familia religiosa.

Programma

Contenuti del corso. A partire dalle più antiche testimonianze di quanto conosciuto sulla confezione/l’utilizzo del libro entro le prime ‘comunità’ religiose del mondo occidentale, si esamineranno: le diverse figure-guida delle ‘comunità’ e le scelte da loro compiute nei confronti del libro e della lettura; l’evoluzione del rapporto e dunque del ‘valore’ attribuito/riconosciuto al libro e al suo possesso/ alle biblioteche; l’apporto innovativo di comunità religiose e la diversa struttura/consistenza delle biblioteche via via costruite. In prospettiva diacronica (secc. iv-xiv), verrà delineato il profilo del mutevole rapporto che, nel mondo occidentale, mostrano di instaurare con il libro/la lettura (e il valore da essi assunto) quanti hanno compiuto una scelta religiosa. Fonti documentarie e letterarie attestano infatti che il libro/la lettura, strumento pragmatico, di edificazione spirituale, di formazione religiosa e/o culturale, assume diverso valore e importanza a seconda delle diverse fasce cronologiche e i diversi contesti storici, consentendo anche di comprendere la diversa tipologia del patrimonio librario accumulato nelle specifiche biblioteche delle varie familiae religiose e la difforme struttura da esse assunta nel corso del tempo. La disamina delle varie tappe della lunga storia consentirà di evidenziare come proprio entro il contesto di comunità religiose la struttura delle biblioteche subirà una trasformazione sostanziale, aprendo la strada a soluzioni moderne/contemporanee.

Testi di riferimento:
G. Cavallo, Dallo ‘scriptorium senza biblioteca alla biblioteca senza ‘scriptorium’, in Dall’eremo al cenobio. La civiltà monastica in Italia dalle origini all’età di Dante, Milano 1987, 331-422;
C. Leonardi, La spiritualità monastica dal IV al XIII secolo, in Dall’eremo al cenobio…, 183-214;
Id., Momenti e strumenti della formazione intellettuale del monaco, in Il monaco, il libro, la biblioteca, Cassino 2003, 181-92;
F. Prinz, Cassiodoro e il problema dell’Illuminismo cristiano nella tarda antichità, in Cassiodoro. Dalla corte di Ravenna al Vivarium di Squillace, Soveria Mannelli, Catanzaro 1992, 3-18;
E. Paratore, Cassiodoro nella cultura del suo tempo, in Cassiodoro…, 19-25;
D. Frioli, La grammatica della leggibilità nel manoscritto cisterciense. L’esempio di Aldersbach, “Studi Medievali”, XXXVI (1995) 743-76;
Ead. I cisterciensi e il libro, in Libro, scrittura, documento nella civiltà monastica e conventuale, Spoleto 1999, 19-97;
D. Nebbiai Dalla Guarda, Modelli bibliotecari pre-mendicanti, in Libri, biblioteche e letture dei frati mendicanti (secoli XIII-XVI), Spoleto 2005, 143-69;
E. Menestò, Francesco, i Minori e i libri, in Libri, biblioteche e letture… , 3-27;
G. Severino Polica, Libro, lettura , “lezione” negli Studia degli Ordini mendicanti (secoli XIII-XIV), Todi 1978, 373-413;
L. Pellegrini, I predicatori e i loro manoscritti, in La predicazione dei frati dalla metà del ‘200 alla fine del ‘300, Spoleto 1995, 113-30.

Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite durante lo svolgimento del corso, quale parte integrante nella preparazione all’esame orale.

Gli studenti non frequentanti potranno concordare col docente ulteriori letture.

Metodi didattici. Lezione frontale.

Modalità d'esame

L’accertamento delle conoscenze e competenze acquisite avverrà tramite colloquio orale, integrato da fotocopie distribuite durante le lezioni, con verifica dei dati esposti durante le lezioni ed esposizione critica della bibliografia suggerita.