Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Corso di studio in breve


    

Il corso è ad accesso libero. È richiesta un'adeguata preparazione nell'ambito della matematica di base.
Il corso è interateneo, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Trento. La laurea prepara professionisti in grado di sviluppare e gestire apparati e servizi innovativi, basati su tecnologie informatiche ed ingegneristiche che supportino sia il personale socio-sanitario che i pazienti nella prevenzione e cura delle malattie. Il rispetto e l’attenzione alla persona sono affrontati, non solo per  gli aspetti scientifici, preventivi, diagnostici, terapeutici, e riabilitativi, ma anche dal punto di vista sociale, morale, legale e psicologico.   
I laureati del corso di studio (CdS) saranno pertanto esperti nella realizzazione di sistemi tecnologici complessi in grado di interagire in modo sofisticato con le persone, curanti o pazienti, in numerose e diverse situazioni, come ad esempio la prevenzione, la diagnosi,  il trattamento terapeutico, la convalescenza, sia ospedaliera che domiciliare. 
Per essere in grado di sviluppare tali sistemi, gli studenti acquisiranno, oltre a solide basi scientifiche e ingegneristiche tradizionali, le conoscenze e le competenze necessarie a integrare software basati su tecnologie emergenti in aree quali algoritmi di controllo, di elaborazione dei dati e di intelligenza artificiale con sistemi hardware interconnessi tra loro, quali dispositivi indossabili, robot e macchinari basati su architetture hardware avanzate.  
 Agli insegnamenti classici di un CdS in Ingegneria dell’Informazione, (analisi matematica, geometria, fisica, informatica, elettronica e meccanica), e di un CdS in Ingegneria Biomedica, (chimica, fisiologia, strumentazione biomedica e medicina), saranno quindi affiancati insegnamenti negli ambiti della robotica e del controllo di dispositivi remoti e autonomi, e dell’apprendimento automatico. Gli insegnamenti in tali ambiti prevedono anche attività laboratoriali dove gli studenti potranno applicare le conoscenze acquisite durante lo studio teorico.  
Sono inoltre previsti contenuti formativi di anatomia e fisiologia, di etica, diritto e psicologia in modo che il laureato possa comprendere gli aspetti scientifici, sociali ed etici relativi all’uso di dispositivi intelligenti al servizio di un segmento fragile della popolazione. Sono infine previsti tirocini, presso imprese esterne o laboratori di ricerca universitari, in modo da garantire l'acquisizione di abilità, anche trasversali, d'interesse professionale, ed esperienze di studio e stage all'estero, grazie a programmi di mobilità internazionale.  
 
Oltre a garantire la continuazione degli studi in corsi di laurea magistrale, in particolare nelle aree dell’ingegneria informatica e della bioingegneria, il corso di laurea mira a creare figure professionali in grado di ricoprire ruoli tecnici nello sviluppo e nella gestione di apparati e servizi medicali.  Il laureato potrà quindi trovare occupazione in aziende pubbliche e private del settore biomedico, farmaceutico e biotecnologico, compresi ospedali e case di cura, centri riabilitativi e residenziali per anziani e persone con patologie croniche. Previo superamento dell’esame di stato, il laureato potrà iscriversi all’albo degli ingegneri biomedici e clinici, sezione B. 

L8_Ingegneria dei Sistemi Medicali per la Persona

  • Tipologia Corsi di laurea
  • Durata 3  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale
  • Accesso libero con TOLC-I obbligatorio
  • Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
  • Classe
  • Di interesse nazionale o comunitario
  • Corso S.T.E.M.
  • Sede Amministrativa verona
  • Sedi svolgimento lezioni ed esami Mappa delle Sedi
  • Lingua di erogazione Italiano
Il laureato dovrà:

- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica, della fisica e della chimica conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi dell’elettronica, della meccanica e dell’informatica con particolare attenzione ai problemi dell'ingegneria biomedica;
- conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi di carattere medico-biologico;
- comprendere l'impatto delle soluzioni biomedicali nel contesto sociale e fisico-ambientale;
- conoscere le proprie responsabilità̀ professionali ed etiche;
- conoscere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Grazie a tali conoscenze il laureato in Ingegneria dei Sistemi Medicali per la Persona saprà:

utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, chimico-fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi biofisici e biomedici;

- analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati allo sviluppo o alla gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali;
- utilizzare le tecnologie informatiche di base, inerenti le architetture, le reti e la programmazione, nell’ambito dello sviluppo o della gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali o di sanità elettronica;
- utilizzare le tecnologie meccatroniche nell’ambito dello sviluppo o della gestione di dispositivi, sistemi o servizi biomedicali;
- essere capace di condurre esperimenti di carattere biofisico e di analizzarne e interpretarne i dati;
- lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano;

Al fine di fornire il complesso di tali conoscenze e competenze, il piano di studi è stato organizzato come descritto in seguito. I primi due anni sono volti ad acquisire conoscenze di base che coinvolgono quattro aree: matematica-fisica-chimica, medico-biologica ed etica, informatica e applicativa, e ingegneristica. Questa preparazione di base punta in particolare a fornire solide conoscenze per consentire al laureato, fra gli sbocchi possibili, anche il proseguimento degli studi verso una laurea magistrale. Infatti, l’analisi occupazionale rivela che circa il 70% dei laureati in Ingegneria Biomedica tende a proseguire il percorso di studi iscrivendosi a una laurea magistrale.
Parte del secondo e il terzo anno sono dedicati a una formazione più specifica che differenzia il piano in due curricula, che catturano quanto emerso dalla consultazione con le parti interessate.
Tra le tecnologie previste nel piano di studi, possiamo riconoscere un sottogruppo 'hardware' e un sottogruppo 'software'. Si è pertanto proceduto a definire due curricula che avessero una preparazione specializzata su questi due versanti. I due curricula condividono molti insegnamenti di base e si differenziano principalmente nel terzo anno di corso. Per quanto riguarda il curriculum A esso pone enfasi sulle competenze tipiche dell’ingegneria industriale, quali la meccanica e l’elettronica e fornisce contenuti specializzanti negli ambiti dei sistemi di controllo e della robotica. Per quanto riguarda il curriculum B, esso inserisce basi di informatica, e più in generale di ingegneria dell’informazione, con declinazioni professionalizzanti nell’ambito della telemedicina, dell’elaborazione delle immagini e dei sistemi di misura. Le basi di ingegneria industriale e dell’informazione sono comuni a entrambi i curricula permettendo così l’accesso alle tre figure professionali identificate. Insegnamenti dell’area medico-biologico ed insegnamenti a scelta nell’ambito informatico, industriale e gestionale completano la formazione dei curricula con contenuti specialistico-applicativi.
Il terzo anno di corso è caratterizzato anche da un insegnamento obbligatorio di psicologia e etica, per sensibilizzare gli studenti alle problematiche dell’interazione tra macchine dotate di livelli diversi di autonomia e intelligenza e gli utenti, di solito in una situazione di particolare fragilità. Il terzo anno include infine un progetto industriale, che verrà svolto in collaborazione con i partner, industriali e sanitari, del corso di laurea e può includere un periodo di tirocinio. Questo progetto permetterà agli studenti di avvicinarsi alle problematiche lavorative e, potenzialmente, getterà le basi dell’elaborato finale che concluderà il percorso di studio.

PROFILI PROFESSIONALI

SVILUPPATORE DI DISPOSITIVI E TECNOLOGIE BIOMEDICALI

Funzione in un contesto di lavoro: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali può svolgere funzioni relative principalmente a sviluppo, gestione e manutenzione di sistemi e servizi biomedici con particolare riguardo ai dispositivi biomedicali per diagnosi e terapia, ai dispositivi portatili, indossabili o impiantabili come ad esempio smart watch, event recorder, pacemakers o pancreas artificiali, ai sistemi robotici per la chirurgia, per la riabilitazione o per l’assistenza, ai sistemi per l’allenamento e per la medicina sportiva, e ai sistemi di trasporto della persona.

Competenze associate alla funzione: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi biofisici e biomedici;
  • analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati allo sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali;
  • utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti le architetture, le reti e la programmazione, nell’ambito dello sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali anche remoti o interconnessi;
  • utilizzare le tecnologie meccatroniche per lo sviluppo di dispositivi e sistemi biomedicali per il trattamento di patologie o condizioni motorie, o più in generale per assistere medico e paziente;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Lo sviluppatore di dispositivi e tecnologie biomedicali è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito delle tecnologie meccaniche, elettroniche e biomediche presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, meccanica, elettronica e informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che progettano e sviluppano sistemi biomedicali, che in aziende ed enti sanitari, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano tali sistemi, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.

SVILUPPATORE DI SERVIZI SANITARI DI ASSISTENZA E CURA DELLA PERSONA

Funzione in un contesto di lavoro: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona può svolgere funzioni relative principalmente a sviluppo, gestione e manutenzione di servizi sanitari di assistenza e cura della persona come ad esempio servizi diagnostici, servizi di telemedicina, telemonitoraggio e teleassistenza, servizi inerenti la riabilitazione e la medicina sportiva, mediante l’utilizzo di strumentazioni hardware e software, l’impiego di tecnologie inerenti ad esempio i dispositivi indossabili, i sistemi distribuiti e la strumentazione biomedicale per diagnosi e trattamenti personalizzati.

Competenze associate alla funzione: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere o analizzare sistemi sanitari per la cura e l’assistenza della persona;
  • analizzare problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati alla gestione di servizi sanitari;
  • utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti le architetture e le reti nell’ambito della gestione di servizi sanitari, anche interconnessi;
  • integrare nei sistemi sanitari strumenti meccatronici per il trattamento di patologie o condizioni motorie;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Lo Sviluppatore di servizi sanitari di assistenza e cura della persona è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito delle tecnologie informatiche e biomediche presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, elettronica ed informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che forniscono servizi di tipo biomedicali, che in aziende ed enti sanitari, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano sistemi o servizi biomedicali, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.

GESTORE DI STRUMENTAZIONI SANITARIE E DI SERVIZI ICT PER LA SANITA'

Funzione in un contesto di lavoro: Il gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità può svolgere funzioni legate principalmente a utilizzo, gestione e manutenzione di sistemi e strumentazioni biomedicali e di applicazioni relative alla sanità elettronica

Competenze associate alla funzione: Il gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità saprà:

  • utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di gestire strumentazioni sanitarie e servizi ICT per la sanità;
  • utilizzare le tecnologie informatiche di base, inerenti le architetture e le reti, nell’ambito della gestione di sistemi e dispositivi biomedicali, dell’amministrazione di sistemi informatici di sanità elettronica e di sistemi di reti di calcolatori;
  • analizzare problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati alla gestione di strumentazioni sanitarie e servizi ICT per la sanità;
  • lavorare in gruppo, operare con definiti gradi di autonomia, e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.

Sbocchi occupazionali: Il Gestore di strumentazioni sanitarie e di servizi ICT per la sanità è in grado di svolgere compiti tecnici o professionali nell'ambito dei sistemi ICT per la sanità presso enti pubblici o privati. In particolare, la formazione ingegneristica, fondata su basi di matematica, fisica, elettronica ed informatica permette al laureato di inserirsi agevolmente sia in imprese che progettano e sviluppano servizi ICT per la sanità, che in aziende ed enti, e, più in generale, organizzazioni che utilizzano tali servizi, riuscendo, in tempi brevi, ad acquisire eventuali competenze specifiche richieste.