Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Corso di studio in breve

Il Corso di Laurea professionalizzante di nuova attivazione in “Innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti” (ISPIA) è un corso di studio di durata triennale che si prefigge di formare una nuova figura professionale di tipo tecnico, orientata all’innovazione di processo e di prodotto, in una prospettiva anche di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il Corso è ad accesso programmato (per l'A.A. 2023/2024 massimo 38 studenti, come da bando di ammissione), perché è caratterizzato da un approccio formativo in cui le esperienze di laboratorio e di tirocinio hanno una notevole importanza. Per conseguire la laurea, nel corso dei 3 anni di studio gli studenti devono acquisire 180 crediti formativi (CFU) e gli insegnamenti sono organizzati in quattro aree che comprendono: 

  • discipline di base (matematica e statistica, fisica, chimica generale e inorganica, chimica organica) 
  • discipline specifiche di base dell’ambito alimentare  
  • discipline utili alla progettazione e sviluppo di processi e prodotti alimentari  
  • discipline di ambito economico gestionale e legislazione  

cui si aggiungono esercitazioni ed esperienze laboratoriali, volte non solo a far sì che gli studenti utilizzino praticamente le conoscenze e competenze acquisite nelle lezioni frontali, ma anche a sviluppare soft skills (quali ad esempio capacità di comunicazione, di gestione delle informazioni, leadership) svolgendo progetti multidisciplinari in team.  

L’elemento maggiormente distintivo del percorso formativo è la stretta sinergia tra la formazione universitaria, che prevede anche laboratori ed esercitazioni, e la formazione pratica, rappresentata dal tirocinio curricolare di 1200 ore che sarà svolto al terzo anno di corso presso aziende convenzionate. Questa integrazione sarà rafforzata da attività seminariali e workshop tematici tenuti già dal primo anno da personale specialistico proveniente dall’industria alimentare, promovendo così l'acquisizione di competenze trasversali finalizzate alla più completa formazione dello studente e utilizzabili per il percorso di inserimento lavorativo. Attualmente sono più di 30 le aziende che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare tirocinanti, fra cui si annoverano, citando alcune delle più conosciute dai consumatori, Agriform, Aia, Asiago Food, Boschetti, Cameo, Centrale del Latte di Brescia, CocaCola Hbc, Colussi, Dal Colle, Eurospin, Morato Pane, Rana, Sterilgarda, Trentingroup, Zorzi, Zuegg. Nel percorso triennale la formazione sarà quindi orientata “all’imparare facendo” e “all’imparare riflettendo” per arrivare “all’apprendimento cooperativo”, utilizzando un approccio in cui le esperienze di laboratorio e di tirocinio, nonché di lavoro in gruppo, hanno una notevole importanza. 

Le conoscenze e competenze acquisite consentiranno ai laureati di valutare e gestire il sistema processo/prodotto con una visione unitaria, tenendo conto di tutti gli elementi della filiera di realizzazione di un alimento, con particolare attenzione a sostenibilità, qualità, sicurezza e aspetti nutrizionali, non tralasciando però gli aspetti tecnologici di innovazione e di gestione dei sottoprodotti. Grazie al percorso di studi, i laureati saranno anche in grado di inquadrare le problematiche nel contesto economico e normativo in cui si troveranno ad operare. 

Il/la professionista sarà quindi in grado di operare nelle attività di trasformazione delle filiere alimentari, con particolare riferimento alla ricerca e sviluppo e alla progettazione di alimenti, nelle attività di controllo e approvvigionamento di prodotti alimentari per la Grande Distribuzione Organizzata e, in generale, nell’ambito del controllo della sicurezza e gestione della qualità degli alimenti, con un’ampia varietà di sbocchi lavorativi a vari livelli di responsabilità, arrivando nel tempo anche a ricoprire importanti funzioni quali, ad esempio, responsabile di linea produttiva, responsabile degli acquisti, direttore di stabilimento.  

Per quanto riguarda le competenze linguistiche, queste sono di particolare rilievo per il settore, e pertanto sarà curata non solo la conoscenza della lingua, ma anche l’acquisizione della specifica terminologia tecnica, consentendo così agli studenti di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, a livello almeno B2 nella lingua inglese. 

È prevista l'assegnazione di una borsa di studio agli/alle studenti/esse iscritti/e per un importo pari a 2000 € lordi. Hanno diritto a tali borse di studio esclusivamente coloro i quali non risulteranno assegnatari della borsa per il diritto allo studio; è fatta comunque salva la possibilità di richiedere la riduzione dei contributi. Unico requisito richiesto è essere regolarmente iscritti al corso di studio fino alla data del 31 maggio 2024. È assicurata l'erogazione della borsa anche per l'a.a. 2023/2024.

Per ulteriori informazioni sul corso il docente di riferimento è a disposizione all’indirizzo fabio.favati@univr.it 

 

  • Tipologia Corsi di laurea
  • Durata 3  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale
  • Accesso programmato
  • Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
  • Classe
  • Ammesso al progetto PA 110 e lode
  • Sede Amministrativa verona
  • Sedi svolgimento lezioni ed esami Mappa delle Sedi
  • Lingua di erogazione Italiano
L'obiettivo del corso di studi è quello di formare un laureato di nuova concezione che operi nel settore alimentare con conoscenze fortemente interdisciplinari e soprattutto con una visione molto pratica, allo scopo di essere in grado di gestire, con particolare attenzione all'innovazione, i processi produttivi, con specifico riferimento alle attività di approvvigionamento delle materie prime, al controllo di sicurezza e qualità degli alimenti, alla realizzazione di processi/prodotti in funzione della sostenibilità, nella sua accezione più ampia. La figura professionale che si vuole formare sarà in grado, quindi, di avere una visione globale delle problematiche inerenti alla produzione di un alimento, e potrà inserirsi nel mondo del lavoro offrendo competenze teorico/pratiche che possono soddisfare le richieste provenienti sia da PMI che industrie di respiro internazionale.
Il percorso formativo del corso studi è incentrato su una preparazione di base, erogata nel corso del primo anno di studio, che servirà a fornire allo studente un bagaglio culturale che gli consenta di affrontare adeguatamente gli aspetti specifici della gestione della produzione di un alimento sotto tutti i punti di vista. In particolare, nel primo anno di studi saranno erogati corsi di base quali matematica, fisica, chimica (generale ed organica) e microbiologia, cui si affiancheranno corsi, sempre di base, relativi al settore alimentare, quali operazioni unitarie, difesa degli alimenti e legislazione. Al fine di impostare fin dall'inizio una preparazione che sfoci nel “saper fare”, e che quindi sia legata ad aspetti reali produttivi, fin dal primo anno di corso è previsto l'intervento di tecnici e specialisti del settore agro-alimentare che, tramite attività seminariali e/o workshop, avvicinino immediatamente lo studente alla vita reale aziendale con le relative problematiche.
Nel secondo anno la formazione sarà orientata specificatamente verso il mondo alimentare, prevedendo crediti in ambiti specifici delle tecnologie alimentari, della chimica degli alimenti e della microbiologia alimentare. A questi si affiancheranno corsi relativi agli aspetti economico/gestionali e di controllo di qualità, con una visione olistica della produzione di un alimento che includerà sia gli aspetti nutrizionali sia quelli di sostenibilità. Sempre durante il secondo anno continuerà, tramite workshop specifici, l'interazione con le aziende, in modo da fornire agli studenti la più ampia visione possibile dei processi produttivi aziendali.
Il percorso formativo si concluderà con un terzo anno quasi interamente dedicato ad un tirocinio pratico valutativo (TPV), della durata di 1200 ore, tramite il quale gli studenti acquisiranno conoscenze e competenze a livello anche industriale e, confrontandosi con reali problematiche produttive, saranno in grado di legare gli aspetti teorici affrontati in aula con gli aspetti pratici di una realtà aziendale, realizzando uno specifico project work.
Nel contesto di un percorso professionalizzante, il percorso didattico triennale è stato quindi organizzato per favorire l'integrazione della formazione metodologica di base, imperniata su ambiti consolidati, con quella specifica relativa alle problematiche inerenti alla produzione di alimenti. Le varie attività formative saranno erogate sia con lezioni frontali sia con attività pratiche di laboratorio (sono previsti 48 CFU di attività laboratoriali legate agli insegnamenti impartiti). In particolare, queste attività saranno svolte non solo all'interno dei singoli insegnamenti, ma anche trasversalmente, in maniera tale da favorire una formazione teorico-pratica ad ampio spettro. Data la peculiarità del Corso di Studi, tutti gli insegnamenti previsti sono obbligatori e viene lasciata allo studente la possibilità di integrare la formazione ricevuta andando a scegliere una materia di esame di suo particolare interesse nell'ambito di quelle pertinenti al suo curriculum di studio e offerte dall'Ateneo di Verona, per un minimo di 3 CFU.
La struttura del percorso formativo è finalizzata a conferire allo studente una solida preparazione scientifico-tecnica atta ad un rapido inserimento nel mondo del lavoro, andando a formare un laureato di nuova generazione capace di inserirsi ed orientarsi con facilità nel mondo industriale alimentare dopo il percorso triennale di studi.

PROFILI PROFESSIONALI

TECNICO DELLA PRODUZIONE ALIMENTARE

Funzione in un contesto di lavoro
Il tecnico della produzione alimentare si occuperà di gestire, organizzare, controllare e garantire l'efficienza, il corretto funzionamento e la sicurezza e l’ottimizzazione dei processi della produzione alimentare; inoltre, potrà svolgere attività relative alla ricerca e allo sviluppo di prodotti alimentari.

Competenze associate alla funzione
Le competenze relative alle figure professionali che possono essere ricoperte dal Tecnico della produzione alimentare sono legate ai seguenti aspetti:
1. possesso di una adeguata e robusta preparazione culturale di base ed una solida conoscenza dei processi e delle tecnologie e biotecnologie alimentari;
2. capacità di progettazione di un processo/prodotto innovativo con riferimento anche agli aspetti impiantistici;
3. padronanza del metodo scientifico, con particolare riferimento al funzionamento e la sicurezza dei processi della produzione;
4. avere competenze relative agli aspetti di gestione delle imprese e delle filiere agro-alimentari;
5. essere in grado di utilizzare fluentemente, sia in forma scritta e orale, la lingua inglese, con specifico riferimento anche al linguaggio tecnico;
6. possedere capacità di comunicazione, di lavoro in gruppo multidisciplinare e di giudizio, sia sul piano tecnico-economico sia su quello umano ed etico.

Sbocchi occupazionali
Il Tecnico della produzione alimentare svolgerà la propria attività in ambito privato o pubblico, come tecnico addetto alla progettazione, sviluppo e gestione della qualità e sicurezza di prodotti alimentari e dei relativi processi di produzione. Inoltre, il laureato potrà anche svolgere l’attività di libero professionista
Il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non è uno sbocco naturale per i laureati in questo corso.

TECNICO DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Funzione in un contesto di lavoro:
Il Tecnico dei prodotti alimentari si occuperà di condurre test ed analisi sulla qualità dei prodotti destinati all’alimentazione umana e animale, per certificarne e gestirne la qualità, la sicurezza e la tracciabilità, per migliorare le filiere di trasformazione a partire dalla valutazione delle materie prime fino alla gestione del rifiuto/scarto di lavorazione.

Competenze associate alla funzione
Le competenze relative Tecnico dei prodotti alimentari sono legate ai seguenti aspetti:
1. possesso di una adeguata e robusta preparazione culturale di base ed una solida conoscenza dei processi e delle tecnologie e biotecnologie alimentari;
2. capacità di progettazione di un prodotto con riferimento agli aspetti normativi e nutrizionali;
3. possesso di adeguate competenze tecniche e pratiche per il controllo di qualità e della sicurezza degli alimenti, inclusi gli aspetti sensoriali e nutrizionali, anche con l'impiego di metodologie innovative;
4. essere in grado di utilizzare fluentemente, sia in forma scritta e orale, la lingua inglese, con specifico riferimento anche al linguaggio tecnico;
5. possedere capacità di comunicazione, di lavoro in gruppo multidisciplinare e di giudizio, sia sul piano tecnico-economico sia su quello umano ed etico.

Sbocchi occupazionali
Il Tecnico dei prodotti alimentari opererà come merceologo alimentare, tecnico alimentare e bioalimentare, tecnico della trasformazione alimentare e tecnico oleario in ambito sia privato sia pubblico. Inoltre, il laureato potrà anche svolgere l’attività di libero professionista
Il proseguimento degli studi nelle lauree magistrali non è uno sbocco naturale per i laureati in questo corso.