Il Corso

In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.

Attività di orientamento trasversali

Per informarti e chiarire ogni tuo dubbio

Per conoscere l'offerta formativa di Verona e i suoi servizi

Per vivere in anticipo l'esperienza universitaria

  • Corsi di orientamento “SCOPERTA: Sviluppo delle Competenze PER la Transizione e l’Autovalutazione” - DM 934/22
  • PLS e POT (Piano laurea scientifiche e Piani di orientamento e tutorato)
  • PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e di orientamento)

Per migliorare e/o completare la preparazione

Iniziative di accoglienza a chi sceglie di studiare a Verona

Per essere sempre informato

Attività di orientamento per corso di studio

Dipartimenti attivano iniziative di orientamento per i diversi Corsi di Studio o aree disciplinari.

Attività di tutorato

Presso l'Ateneo è istituito il Servizio di tutorato svolto da studentesse e studenti senior già iscritti all'Università i quali mettono a disposizione la propria esperienza universitaria a supporto delle future matricole e colleghe/i di studio.

Sportello telefonico 0458028000 (tasto 1) : dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00.

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Corso di studio in breve


Il corso di laurea in Ingegneria dei Sistemi Robotici e Intelligenti (ISRI) appartiene alla classe L8 – Ingegneria dell’Informazione. Ha una durata di 3 anni. Lo scopo del corso di laurea è quello di preparare professionisti che conoscano e sappiano applicare i principi matematici, fisici e ingegneristici per lo sviluppo, l’integrazione, la gestione e la manutenzione di sistemi robotici e intelligenti. Tali sistemi sono in grado di interagire con l’ambiente e con l’essere umano verso cui operano tramite sensori, attuatori e interfacce usabili, con differenti livelli di autonomia grazie all’impiego di algoritmi di apprendimento automatico. A tal riguardo, il corso di laurea ISRI arricchisce il profilo classico dell’ingegnere informatico, aggiungendovi insegnamenti di robotica, intelligenza artificiale e interazione persona-macchina. Inoltre, il corso di laurea fornisce conoscenze e competenze che permetteranno ai laureati di operare sia su sistemi di dimensioni ordinarie, quali i robot per l’automazione industriale, che su dispositivi molto piccoli, fino ad arrivare a componenti micro e nano, con enfasi su reti di sensori, Internet of Things (IoT) e nanotecnologie.
Al termine del percorso, i/le laureati/e del Corso di Studi (CdS) avranno acquisito conoscenze nei seguenti ambiti:
• matematica per il calcolo differenziale per funzioni in più variabili reali, teoria della misura e dell'integrazione, analisi di successioni, serie di funzioni, e vari tipi di convergenza;
• elementi di intelligenza artificiale con fondamenti di calcolo delle probabilità e statistica, teoria di decisione di Bayes, e apprendimento automatico per la realizzazione di algoritmi intelligenti di decisione in ambito industriale;
• meccanica razionale nell’ambito di cinematica, statica e dinamica di sistemi, con particolare attenzione ai moti di corpi rigidi;
• fisica, in relazione alle basi classiche di meccanica, termodinamica, elettromagnetismo e ottica, ai fondamenti della scienza dei materiali, alle nanotecnologie inerenti alla struttura e alle proprietà dei materiali, alla termodinamica e alla cinetica delle trasformazioni di fase;
• programmazione, con approfondimenti sui sistemi robotici e intelligenti;
• architetture di calcolo e progettazione di dispositivi elettronici analogici e digitali con particolare enfasi sui sensori;
• reti di calcolatori, con elementi di cibersicurezza;
• basi di dati, con elementi di grandi quantità di dati;
• progettazione automatica di sistemi embedded e programmazione di microcontrollori per i contesti IoT;
• robotica e programmazione di robot, per l’analisi e il controllo di sistemi dinamici nel dominio del tempo e della frequenza, la valutazione della complessità di un sistema di controllo, e la definizione delle sue modalità di progettazione;
• ciclo dell’interazione persona-macchina e concetti di usabilità e percezione per lo sviluppo di applicazioni per sistemi intelligenti semplici da usare;
• tecnologie per l'acquisizione dell'informazione visuale e per il suo processamento, e per la modellazione digitale 3D.

Gli insegnamenti previsti in tali ambiti saranno consolidati anche grazie ad attività laboratoriali dove studenti e studentesse potranno applicare in modo incrementale e sinergico le conoscenze acquisite durante lo studio teorico delle varie discipline.
I corsi saranno organizzati in un unico curriculum. Nondimeno, il piano didattico prevede un gruppo di insegnamenti a scelta per permettere a studenti e studentesse di specializzare il proprio profilo nell’ambito dell’automazione e della robotica, oppure in quello della sensoristica e dei materiali.
A partire dal secondo anno, il CdS prevede la realizzazione di un tirocinio nell’ambito dell’ingegneria dei sistemi robotici e intelligenti, che mira a consolidare le conoscenze acquisite con lo sviluppo di competenze, anche trasversali, utili a favorire un agevole inserimento nel mondo industriale. Il tirocinio potrà essere svolto presso imprese esterne o laboratori di ricerca universitari, come per esempio il Centro Piattaforme Tecnologiche (https://cpt.univr.it/) o il laboratorio di industria intelligente ICE (https://www.icelab.di.univr.it/). Sarà inoltre possibile svolgere esperienze di studio e stage all'estero, grazie ai programmi di mobilità internazionale.
La maggior parte degli insegnamenti sarà impartita in modalità convenzionale, con lezioni frontali in presenza, in aula e in laboratori didattici. Questo assicurerà un'esperienza di apprendimento sicuramente coinvolgente. Parti di alcuni insegnamenti potranno essere erogate in modalità innovativa implementando per esempio flipped classroom, learn by doing etc..
Il CdS è ad accesso libero. Per essere ammessi/e occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. È necessario, inoltre, comunicare efficacemente, in forma scritta e orale; interpretare correttamente il significato di un testo; possedere un'adeguata preparazione nell'ambito della matematica di base, della fisica e del ragionamento logico. A tale scopo è prevista la verifica obbligatoria delle competenze minime ritenute utili per poter frequentare proficuamente gli insegnamenti del CdS. Agli studenti e alle studentesse che non dovessero superare tale verifica non viene preclusa la possibilità di iscriversi, ma sono attribuiti obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che devono essere espletati entro il termine del primo anno per potersi iscrivere al secondo. Sono garantiti servizi di tutorato, counseling e di orientamento al lavoro, nonché di assistenza per studenti e studentesse con disabilità. Sono previsti incentivi, riduzioni contributive, e borse di studio per meritevoli.
Le lezioni saranno per la maggior parte impartite in italiano, e si svolgeranno presso l’ateneo di Verona, nelle strutture del Dipartimento di Ingegneria per la Medicina d’Innovazione (DIMI). Alcune lezioni del terzo anno verranno erogate in lingua inglese. La motivazione è duplice: da una parte si vuole motivare chi frequenta il corso all’utilizzo della lingua inglese, il cui studio è peraltro oggetto di un insegnamento specifico, permettendo l’acquisizione della certificazione B2. D’altra parte, la padronanza della lingua inglese permetterà l’iscrizione a successivi eventuali corsi magistrali in lingua inglese, ed in particolare al corso magistrale di Ingegneria Informatica (classe LM32) in Computer Engineering for Robotics and Smart Industry (CERSI) erogato dall’ateneo veronese. Questa scelta faciliterà quindi la creazione di una filiera quinquennale di ingegneria informatica, generando profili specializzati che potranno insistere con efficacia nel territorio limitrofo e non solo. A questo proposito è suggerito, ma non è necessario, di essere in possesso della certificazione B1 per la lingua inglese.
Il/La laureato/a in Ingegneria dei Sistemi Robotici e Intelligenti sarà in grado di svolgere le seguenti funzioni nel contesto di lavoro:
• identificazione, configurazione e validazione delle componenti HW/SW necessarie per la realizzazione dell’architettura di un sistema intelligente;
• sviluppo di algoritmi avanzati per l’elaborazione di dati eterogenei, l’apprendimento automatico e il supporto alle decisioni;
• sviluppo del software di elaborazione, controllo e comunicazione, sia a livello di singolo dispositivo, che a livello di rete di dispositivi, tutto questo attraverso processi assodati di ingegneria del software che ne assicurino una facile integrazione in sistemi già esistenti;
• programmazione di architetture robotiche per una varietà di applicazioni industriali, come la produzione, la logistica e l'assemblaggio;
• programmazione di reti di sensori per una varietà di applicazioni come la domotica, l’agricoltura di precisione, il controllo qualità;
• archiviazione, elaborazione e trasmissione sicura dei dati raccolti dai sensori;
• sviluppo di programmi e interfacce software, a elevata usabilità, che semplifichino l’interazione con robot e macchine industriali;
• in generale, conduzione rigorosa di esperimenti scientifici, analisi e interpretazione dei risultati ottenuti.

Il/La laureato/a in Ingegneria dei Sistemi robotici e Intelligenti avrà inoltre acquisito le seguenti competenze trasversali:
• senso critico e personale autonomia di giudizio per operare con definiti gradi di libertà;
• capacità di lavorare in gruppo e di comunicare requisiti, soluzioni e risultati con proprietà di linguaggio all’interno di un gruppo di lavoro multidisciplinare;
• metodo di studio che gli permetterà di proseguire l’autoapprendimento negli ambiti di interesse.
• essere in grado di valutare le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale;
• essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi;
• conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche.

Il/La laureato/a triennale in ingegneria dei sistemi robotici e intelligenti potrà operare in enti pubblici e privati di varie dimensioni che progettano o utilizzano sistemi robotici e sistemi intelligenti nei rispettivi settori di attività, quali per esempio:
• automazione industriale per svariati tipi di settori, per esempio chimico, agroalimentare, farmaceutico, logistico, energetico, tessile, siderurgico;
• sviluppo software, hardware e consulenza negli ambiti dell’automazione, della robotica e della sensoristica;
• sviluppo software nell’ambito dell’intelligenza artificiale, in special modo legato al mondo dell’automazione, robotica, sensoristica e scienze dei materiali;
• progettazione di soluzioni negli ambiti della domotica, del monitoraggio ambientale, della logistica, e in qualunque altro settore in cui siano previsti sistemi di calcolo che interagiscano autonomamente con persone, macchinari e ambienti;

La condizione occupazionale degli ultimi anni delle persone con laurea triennale in Ingegneria dell’Informazione, cioè appartenente alla classe L8, negli atenei italiani, è in media la seguente: 30,3% che lavorano e 66,5% che esclusivamente proseguono gli studi con la laurea magistrale (fonte: almalaurea.it).

Video di presentazione del corso:


 

  • Tipologia Corsi di laurea
  • Durata 3  anni
  • Possibilità di iscrizione a tempo parziale
  • Accesso libero con TOLC-I obbligatorio
  • Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
  • Classe L-8 R
  • Di interesse nazionale o comunitario
  • Corso S.T.E.M.
  • Ammesso al progetto PA 110 e lode
  • Sede Amministrativa verona
  • Sedi svolgimento lezioni ed esami Mappa delle Sedi
  • Lingua di erogazione Italiano
Dalla definizione delle conoscenze e competenze delle figure professionali segue l’elenco degli obiettivi formativi del corso in Ingegneria dei Sistemi Robotici e Intelligenti. Il/La laureato/a dovrà:
• conoscere approfonditamente gli aspetti metodologico-operativi della matematica, del calcolo della probabilità e statistica, della fisica, e conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi dell’elettronica e della teoria dei sistemi e dei segnali;
• conoscere approfonditamente la programmazione di algoritmi, con una certa enfasi sulla loro implementazione e integrazione su hardware ed in particolare su sistemi di automazione e robotici;
• conoscere adeguatamente il processo di sviluppo di software, affinché quest’ultimo sia modulare, di facile manutenzione, di alta portabilità e di facile aggiornamento;
• conoscere adeguatamente gli aspetti metodologico-operativi di carattere sensoristico e dei materiali con cui i sensori sono progettati;
• conoscere i rudimenti metodologico-operativi della visione artificiale;
• conoscere i rudimenti metodologico-operativi dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico;
• conoscere i rudimenti metodologico-operativi dell’analisi dei fattori umani e dell’interazione persona-macchina;
• conoscere i rudimenti metodologico-operativi della nanotecnologia;
• conoscere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Grazie a tali conoscenze il/la laureato/a in Ingegneria dei Sistemi Robotici e Intelligenti saprà:
• utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi robotici e intelligenti;
• analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura elettronica o informatica legati allo sviluppo di sistemi robotici e intelligenti;
• utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti alle architetture, alle reti e alla programmazione, nell’ambito dello sviluppo di sistemi robotici e intelligenti, in special modo inseriti all’interno di un contesto di Industria 4.0 e 5.0;
• utilizzare le conoscenze di base e le tecnologie dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per conferire ad un sistema robotico o di automazione un determinato grado di autonomia, permettendogli di effettuare decisioni automatiche, oppure di adeguarsi a particolari contesti operativi;
• utilizzare le conoscenze di base e le tecnologie dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per conferire ad un sistema di sensori la capacità di classificare stati specifici del sistema o dell’utente che li indossa;
• utilizzare le tecnologie di visione artificiale e sensoristica che permettono ad un sistema di sensori di acquisire una rappresentazione 3D del mondo esterno, così da poter controllare il movimento e l'eventuale interazione di un agente automatico con l'ambiente;
• utilizzare procedure di interazione persona-macchina per valutare l’usabilità di un software per la gestione di un sistema robotico e intelligente;
• comprendere e padroneggiare i processi che sono alla base del funzionamento di dispositivi ottici, elettronici, optoelettronici e di comprendere come le proprietà dei materiali possano essere funzionalizzate per smart device;
• utilizzare competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione;
• essere in grado di comprendere problematiche sulle nanotecnologie;
• intraprendere azioni di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo;
• comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.

Al fine di fornire il complesso di tali conoscenze e competenze, il piano di studi è stato organizzato in un unico curriculum come descritto in seguito. I primi due anni sono volti ad acquisire conoscenze di base che coinvolgono tre aree: matematica e fisica, informatica applicativa e ingegneristica. Questa preparazione di base punta in particolare a fornire solide conoscenze per consentire al/alla laureato/a il proseguimento degli studi verso una laurea magistrale. Infatti, l’analisi occupazionale rivela che circa il 66,5% dei/delle laureati/e in Ingegneria dell’Informazione tende a proseguire il percorso di studi iscrivendosi a una laurea magistrale.
Il terzo anno è dedicato a una formazione più specifica che cattura quanto emerso dalla consultazione con enti e aziende nell’ambito dell’Ingegneria Informatica. In particolare, si presentano insegnamenti relativi all’ingegneria del software, per facilitare l’integrazione dei sistemi prodotti su piattaforme commerciali specifiche; si affronta un insegnamento di intelligenza artificiale, per gettare le basi dell’apprendimento automatico e dotare così i sistemi sviluppati di gradi variabili di autonomia. Si presenta un insegnamento di basi di dati, per permettere di organizzare i dati raccolti dai sistemi intelligenti in modo razionale e facile da consultare ed utilizzare successivamente, affrontando anche tematiche di big data. Si offre un insegnamento di reti di calcolatori, per affrontare tematiche inerenti al cloud e cloud computing. Si ha inoltre un insegnamento sui controlli automatici, per rendere lo studente capace di gestire un sistema robotico. Unitamente a questo si offre un’attività di tirocinio, per inserirsi anzitempo nel mondo del lavoro presentandosi alle aziende e per conoscere le loro dinamiche.
Gli esami a scelta (accanto al tirocinio) permettono di arricchire la propria preparazione:
• concentrandosi sulla robotica, e sul modo con cui si possa gestire un sistema robotico mediamente complesso dal punto di vista della sua programmazione, con particolare riferimento alla percezione, alla navigazione, alla pianificazione e al controllo;
• concentrandosi sulla sensoristica, acquisendo le conoscenze tecniche sui componenti alla base delle applicazioni di monitoraggio e controllo remoto di persone e oggetti; comprendere i problemi di miniaturizzazione, robustezza, consumo energetico ed affidabilità;
• focalizzandosi sull’integrazione di programmi su hardware, su architetture embedded e IoT. Verranno insegnate le diverse tecniche di programmazione per affrontare le diverse architetture con l'obiettivo di produrre efficaci applicazioni cloud/edge intelligenti;
• focalizzandosi sui principi fondamentali delle nanotecnologie e dei nanomateriali, dando un’ampia panoramica delle loro proprietà strutturali e funzionali nonché delle principali tecniche di analisi e caratterizzazione delle loro proprietà elettroniche, ottiche e magnetiche e del loro utilizzo pratico. Particolare attenzione sarà dedicata all’interpretazione e all’analisi dei dati e delle informazioni ottenute.

PROFILI PROFESSIONALI

 

SVILUPPATORE PER SISTEMI DI AUTOMAZIONE E SISTEMI ROBOTICI INTELLIGENTI


Funzione in un contesto di lavoro

Lo sviluppatore per sistemi di automazione e sistemi robotici intelligenti svolge funzioni relative alla programmazione di sistemi di automazione e robot o cobot per eseguire compiti specifici, che richiedano anche capacità decisionali di fronte a situazioni di incertezza, come per esempio nel controllo qualità; può eseguire test su sistemi di automazione e robot/cobot per garantire che funzionino correttamente; è di supporto al team di sviluppo per occuparsi di tutte le componenti software del progetto, dal firmware al front-end, con uno sguardo particolare alle interfacce utente usabili; è in grado di collaborare con i clienti in merito ai requisiti ricevuti e supervisionare il processo che li trasforma in un software.


Competenze associate alla funzione

Lo sviluppatore di sistemi di automazione robotici e intelligenti saprà:
• utilizzare le metodologie di indagine e gli strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere, analizzare o modellare sistemi di automazione e robotici;
• collaborare alla risoluzione di problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica o informatica legati allo sviluppo di sistemi di automazione o robotici;
• utilizzare le tecnologie e le conoscenze informatiche di base, inerenti alle architetture, le reti e la programmazione, nell’ambito dello sviluppo di sistemi robotici, eventualmente inseriti all’interno di linee di produzione;
• modellare, analizzare e controllare un sistema dinamico nel dominio del tempo e della frequenza.
• selezionare, integrare e manutenere moduli software per sistemi di automazione e robotici;
• essere in grado di gestire un sistema di controllo;
• utilizzare e tenere aggiornate le tecnologie basate su intelligenza artificiale e apprendimento automatico per conferire al sistema di automazione o al robot un determinato grado di autonomia, permettendo ad esso di compiere decisioni automatiche, oppure di adeguarsi a particolari contesti operativi;
• utilizzare le tecnologie di visione artificiale e sensoristica che permettono al robot di acquisire una rappresentazione del mondo esterno, così da poter controllare il movimento e l'eventuale interazione con l'ambiente;
• collaborare alla progettazione di interfacce usabili di interazione persona-macchina;
• utilizzare procedure di interazione persona-macchina per valutare l’usabilità di un software già esistente per la gestione di un sistema di automazione industriale o robotico;
• proseguire nell’auto-apprendimento, nell’aggiornamento continuo, e nel rafforzamento di competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione;
• in generale, condurre rigorosamente esperimenti scientifici, analizzare e interpretare correttamente i risultati ottenuti;
• essere in grado di valutare le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale;
• essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi;
• conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche.
• intraprendere azioni di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo;
• comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.


Sbocchi occupazionali

Il profilo professionale dello sviluppatore per sistemi di automazione e sistemi robotici intelligenti, in virtù della sua versatilità e della specifica capacità di integrare competenze tecnologiche di settori diversi ed interdisciplinari, risponde in modo efficace alle esigenze di tale diversificato contesto economico. I/Le laureati/e potranno trovare occupazione presso:
• aziende operanti nel comparto dell'automazione industriale, della robotica, del settore automobilistico, della progettazione e produzione di macchine e impianti per la lavorazione del legno e per il confezionamento e la conservazione di prodotti alimentari e farmaceutici;
• aziende produttrici e/o utilizzatrici di componenti e sistemi di automazione o robotici;
• industrie per lo sviluppo di software di ausilio alla progettazione meccanica, al controllo e alla simulazione;
• aziende per la gestione e l’ottimizzazione delle risorse.

I principali campi di applicazione comprendono gli ambiti della manifattura, della trasformazione industriale, dei servizi, sia tradizionali (trasporti, distribuzione e gestione del territorio, ecc.) che avanzati ad alto valore aggiunto (consulenza aziendale, macchine automatiche, informatica, ecc.) e della pubblica amministrazione.

 

TECNICO ESPERTO IN SISTEMI IOT

Funzione in un contesto di lavoro

Il tecnico esperto in sistemi IoT si occupa di sviluppare, integrare, gestire e manutenere le componenti HW e SW che costituiscono i sistemi basati sul paradigma dell’Internet of Things. Il tale contesto, esso/a è in grado di agire sull’intera filiera relativa alla realizzazione di dispositivi e apparati intelligenti e alla loro integrazione in sistemi distribuiti di rete complessi: dalla selezione e ottimizzazione dei materiali con cui realizzare i singoli sensori e attuatori, alla programmazione delle architetture di calcolo e di comunicazione edge/cloud in cui essi sono inseriti, fino allo sviluppo delle applicazioni di controllo che, anche grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, elaborano e visualizzano i dati raccolti dai sensori, ed eventualmente definiscono le conseguenti azioni per gli attuatori.
È pertanto in grado di collaborare alla progettazione dei sistemi IoT attraverso lo studio dei materiali e delle proprietà fisiche a essi associate per lo sviluppo di componenti attivi e passivi e sensori di vario tipo. Sa sviluppare firmware per dispositivi dedicati e programmare microcontrollori avendo cura di ottimizzare le risorse a disposizione tenendo in considerazione vincoli di consumo, dimensione, efficienza, robustezza e affidabilità.


Competenze associate alla funzione

Il tecnico esperto in sistemi IoT saprà:
• utilizzare metodologie di indagine e strumenti matematici, fisici, meccanici ed elettronici al fine di comprendere il funzionamento di dispositivi ambientali e indossabili intelligenti, eventualmente basati sull’uso di materiali smart, per il loro impiego nella realizzazione di sistemi IoT;
• comprendere le proprietà fisiche dei materiali, come ad esempio conducibilità elettrica, conducibilità termica, comportamento meccanico, alla luce delle proprietà microscopiche e delle interazioni fondamentali che governano il comportamento della materia.
• analizzare e selezionare materiali appropriati per applicazioni specifiche in base alle loro proprietà.
• comprendere i processi che sono alla base del funzionamento di dispositivi ottici, elettronici e optoelettronici impiegati nella realizzazione di dispositivi intelligenti;
• scegliere, in base al campo di applicazione, le tecnologie di lavorazione più adatte per la realizzazione di sensori intelligenti;
• analizzare e risolvere problemi ingegneristici di natura meccanica, elettronica e informatica legati allo sviluppo dei materiali e dei dispositivi smart utilizzati per la realizzazione di reti di sensori e di sistemi indossabili;
• utilizzare tecnologie informatiche di base, relative in particolare alle architetture di calcolo, alle reti di comunicazione, e alla programmazione, per sviluppare applicazioni per sistemi IoT;
• utilizzare tecniche di visione artificiale per ricostruire l’ambiente tridimensionale attraverso sensori specifici;
• utilizzare interfacce visuali tramite l’elaborazione di immagini digitali, l’impiego di grafica raster e vettoriale, e l’utilizzo di rendering 3D;
• utilizzare le basi dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico per conferire ai sistemi IoT la capacità di classificare i propri stati e quelli degli utenti che con essi interagiscono;
• agire per risolvere problemi di miniaturizzazione, robustezza, consumo energetico ed affidabilità dei dispositivi e dei materiali utilizzati nei sistemi di monitoraggio remoto;
• applicare competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale e organizzativo-gestionale nel compimento delle proprie mansioni;
• proseguire nell’auto-apprendimento, nell’aggiornamento continuo, e nel rafforzamento di competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione;
• in generale, condurre rigorosamente esperimenti scientifici, analizzare e interpretare correttamente i risultati ottenuti;
• essere in grado di valutare le implicazioni delle proprie attività in termini di sostenibilità ambientale;
• essere in grado di promuovere e gestire la digitalizzazione dei processi, sia nell'ambito industriale sia in quello dei servizi;
• conoscere le proprie responsabilità professionali ed etiche;
• intraprendere azioni di auto-apprendimento e di aggiornamento continuo;
• comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.


Sbocchi occupazionali

Il tecnico esperto in sistemi IoT può trovare impiego in imprese ed enti pubblici e privati che si occupano di progettazione, sviluppo e manutenzione di sensori, oggetti e sistemi intelligenti connessi in rete, delle componenti hardware e software che li costituiscono, e dei servizi a essi correlati.
I campi di applicazione sono svariati; a titolo di esempio è possibile citare industrie meccaniche, elettromeccaniche, meccatroniche, energetiche, agro-alimentari e manifatturiere, aziende operanti nell’ambito della logistica, dei trasporti, dell’automotive, della domotica, della sicurezza e del comfort abitativo, società di servizi che si occupano propriamente dello sviluppo di sistemi, dispositivi e applicazioni di monitoraggio e controllo remoto di persone, ambienti e apparati, tramite l’impiego di sensori, attuatori e più in generale di oggetti intelligenti riconducibili alle tecnologie dell’IoT.


Assicurazione della Qualità

La “qualità” di un Corso di Studio è il grado di soddisfazione degli obiettivi formativi e di soddisfacimento dei requisiti per la qualità del servizio di formazione offerto, stabiliti coerentemente con le esigenze e le aspettative di tutti coloro che hanno interesse nel servizio di formazione offerto (componente studentesca, rappresentanti del mondo del lavoro,...).

Il Corso aderisce al sistema di assicurazione della qualità della didattica, in linea con le indicazioni dell'Ateneo e sulla base delle Linee guida ANVUR, svolgendo attività di:
  • consultazioni periodiche con i rappresentanti del mondo del lavoro per verificare l’adeguatezza dei profili culturali e professionali offerti nei propri percorsi formativi
  • progettazione dei contenuti formativi e pianificazione delle risorse
  • organizzazione delle attività formative e dei servizi didattici
  • monitoraggio dell'efficacia del percorso formativo e la programmazione di interventi di miglioramento della didattica e dei servizi
  • messa a disposizione di informazioni complete e aggiornate sul proprio sito, relative al progetto formativo (profili professionali formati, risultati di apprendimento attesi, attività formative)
Tali attività sono cadenzate e correlate fra di loro, seguendo il ciclo di gestione della qualità: PDCA (Plan, Do, Check, Act)
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Le studentesse e gli studenti hanno un ruolo centrale in un sistema di assicurazione della qualità; ognuno può partecipare attivamente tramite il coinvolgimento nei Gruppi di Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio e nelle Commissioni Paritetiche Docenti Studenti, ma anche semplicemente tramite l’adesione al questionario sull’opinione della componente studentesca in merito alle attività didattiche. In questa ottica l’Università ha previsto l’attivazione di “Laboratori di rappresentanza attiva”, corsi di formazione attivati periodicamente dal Presidio della Qualità per gli studenti dell’Ateneo. Per maggiori informazioni consulta la sezione dedicata.

Il sistema di valutazione universitario e il ruolo dello studente

del Prof. Graziano Pravadelli, registrato in occasione del Laboratorio di Rappresentanza Attiva di gennaio 2021.

I Soggetti

L'AQ per i corsi di studio

Le Attività

Descrizione del percorso di formazione - Regolamento didattico

È il documento che specifica gli aspetti organizzativi del Corso di Studio, in conformità con il Regolamento Didattico di Ateneo e con l’Ordinamento del Corso. Viene pubblicato nei mesi di giugno/luglio e contiene informazioni generali sul Corso di Studio, sugli insegnamenti e sulle regole sul percorso di formazione.

Altri Regolamenti

Per prendere visione di altri regolamenti di interesse si rimanda alla sezione: Statuto e regolamenti

Il sistema universitario italiano

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Primo ciclo: Corsi di Laurea

Essi hanno l’obiettivo di assicurare agli studentesse e studenti un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.
Requisito minimo per l’accesso: diploma finale di scuola secondaria, rilasciato al completamento di 13 anni di scolarità complessiva e dopo il superamento del relativo esame di Stato, o un titolo estero comparabile; l’ammissione può essere subordinata alla verifica di ulteriori condizioni.
Durata: triennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea, è necessario aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (CFU), equivalenti ai crediti ECTS; può essere richiesto un periodo di tirocinio e la discussione di una tesi o la preparazione di un elaborato finale.
Il titolo di Laurea dà accesso alla Laurea Magistrale e agli altri corsi di 2° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore”

Secondo ciclo: Corsi di Laurea Magistrale

Essi offrono una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici.
Requisiti per l’accesso: l’accesso ai corsi è subordinato al possesso di una Laurea o di un titolo estero comparabile; l'ammissione è soggetta a requisiti specifici decisi dalle singole università.
Durata: biennale.
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 120 crediti (CFU) e aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”
Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico
Alcuni corsi (Medicina e chirurgia, Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, Farmacia e Farmacia industriale, Architettura e Ingegneria edile-Architettura, Giurisprudenza, Scienze della formazione primaria) sono definiti “Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico”. Requisito di accesso: diploma di scuola secondaria superiore o un titolo estero comparabile; l’ammissione è subordinata a una prova di selezione.
Durata: gli studi si articolano su 5 anni (6 anni e 360 CFU per Medicina e Chirurgia e per Odontoiatria e protesi dentaria).
Titolo: per conseguire il titolo di Laurea Magistrale, è necessario aver acquisito 300 CFU ed aver elaborato e discusso una tesi di ricerca.
Il titolo di Laurea Magistrale dà accesso al Dottorato di Ricerca e agli altri corsi di 3° ciclo.
Qualifica accademica: “Dottore magistrale”.

Terzo ciclo

Dottorato di Ricerca: essi hanno l’obiettivo di far acquisire una corretta metodologia per la ricerca scientifica avanzata, adottano metodologie innovative e nuove tecnologie, prevedono stage all’estero e la frequenza di laboratori di ricerca. L’ammissione richiede una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata è di minimo 3 anni. Il/la dottorando/a deve elaborare una tesi originale di ricerca e discuterla durante l’esame finale.
Qualifica accademica: “Dottore di ricerca” o “PhD”.
Corsi di Specializzazione: corsi di 3° ciclo aventi l’obiettivo di fornire conoscenze e abilità per l’esercizio di attività professionali di alta qualificazione, particolarmente nel settore delle specialità mediche, cliniche e chirurgiche. Per l’ammissione è richiesta una Laurea Magistrale (o un titolo estero comparabile) e il superamento di un concorso; la durata degli studi varia da 2 (120 CFU) a 6 anni (360 CFU) in rapporto al settore disciplinare. Il titolo finale rilasciato è il Diploma di Specializzazione.

Master

Corsi di Master universitario di primo livello: corsi di 2° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea o con un titolo estero comparabile. La durata minima è annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3°ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di primo livello.
Corsi di Master Universitario di secondo livello:corsi di 3° ciclo di perfezionamento scientifico o di alta formazione permanente e ricorrente. Vi si accede con una Laurea Magistrale o con un titolo estero comparabile. La durata è minimo annuale (60 CFU); non consente l’accesso a corsi di Dottorato di Ricerca e di 3° ciclo, perché il corso non ha ordinamento didattico nazionale e il titolo è rilasciato sotto la responsabilità autonoma della singola università. Il titolo finale è il Master universitario di secondo livello.

Altro da sapere sul Sistema universitario italiano

Crediti Formativi Universitari (CFU): i corsi di studio sono strutturati in crediti. Al Credito Formativo Universitario (CFU) corrispondono normalmente 25 ore di lavoro. La quantità media di lavoro accademico svolto in un anno da un/a iscritto/a a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 CFU. I crediti formativi universitari sono equivalenti ai crediti ECTS.
Classi dei corsi di studio: i corsi di studio di Laurea e di Laurea Magistrale che condividono obiettivi e attività formative sono raggruppati in “classi”. I contenuti formativi di ciascun corso di studio sono fissati autonomamente dalle singole università; tuttavia le università devono obbligatoriamente inserire alcune attività formative (ed il corrispondente numero di crediti) determinate a livello nazionale. Tali requisiti sono stabiliti in relazione a ciascuna classe. I titoli di una stessa classe hanno lo stesso valore legale.
Titoli congiunti: le università italiane possono istituire corsi di studio in cooperazione con altre università, italiane ed estere, al termine dei quali sono rilasciati titoli congiunti o titoli doppi/multipli.

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