Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.
Se sei un nuovo studente interessato all'immatricolazione, trovi le informazioni sul percorso di studi alla pagina del corso:

Laurea in Beni culturali - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:

2° Anno   Attivato nell'A.A. 2011/2012

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
6
A
L-FIL-LET/09
6
A
L-FIL-LET/02
Due insegnamenti a scelta tra i seguenti per complessivi 12 cfu in base al percorso
Un insegnamento a scelta tra i seguenti in coerenza con il percorso prescelto
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Attivato nell'A.A. 2011/2012
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
6
A
L-FIL-LET/09
6
A
L-FIL-LET/02
Due insegnamenti a scelta tra i seguenti per complessivi 12 cfu in base al percorso
Un insegnamento a scelta tra i seguenti in coerenza con il percorso prescelto
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°- 3°
Tra gli anni: 1°- 2°- 3°
Altre attivita' formative
6
F
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S02123

Crediti

12

Coordinatore

Claudia Daffara

Lingua di erogazione

Italiano

L'insegnamento è organizzato come segue:

CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO

Crediti

6

Periodo

semestrino 2A, semestrino 2B

Obiettivi formativi

Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
-------
Obiettivo del corso è mettere lo studente in grado di comprendere i principi alla base delle tecniche fisiche analitiche e per immagini applicate alla diagnostica non invasiva delle opere d'arte


Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
-------
Acquisizione delle conoscenze riguardanti la composizione dei materiali lapidei naturali e artificiali nonché dei processi di interazione dei manufatti con l’ambiente. Verranno fornite informazioni sull’influenza degli inquinanti atmosferici sui processi di degrado dei monumenti e delle sculture lapidee esposte all’aperto. Saranno descritti i processi di alterazione dei principali litotipi usati nei monumenti italiani mettendo in relazione le forme di degrado con l’intima struttura dei differenti litotipi. Dopo avere acquisito la conoscenza dei meccanismi di degrado verranno fornite le nozioni riguardanti la metodologia da mettere in atto per procedere all’intervento conservativo. Saranno descritti i vari metodi di pulitura consigliati e verranno anche spiegati anche i metodi che possono provocare danni ai materiali. Per quanto riguarda le operazioni di consolidamento e protezione con metodi chimici verranno descritti i materiali che possono utilizzati illustrando le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti utilizzati.

Programma

Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
-------
ELEMENTI DI FISICA

- Grandezza fisica, unità di misura, incertezza di misura. Metodo scientifico.
- Interazioni fondamentali.
- Campo elettrico e campo magnetico.
- Oscillazioni e onde. Onde acustiche ed elettromagnetiche.
- Riflessione, rifrazione, interferenza e diffrazione.
- Il concetto di fotone.
- Elementi di struttura della materia. Quantizzazione dei livelli energetici.
- Elementi di fisica nucleare.
- Spettro elettromagnetico e interazione radiazione-materia.

TECNICHE FISICHE DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALI

- Introduzione generale alle tecniche fisiche di diagnostica per i beni culturali.
- Tecniche ottiche di imaging: riflettografia IR, fluorescenza UV, imaging multispettrale.
- Termografia.
- Spettrometria in riflettanza.
- Spettroscopia FTIR e Raman.
- XRF fluorescenza indotta da raggi X.
- Microscopia ottica ed elettronica.
- Radiografia e tomografia a raggi X.
- Tecniche nucleari: PIXE, PIGE, autoradiografia per attivazione neutronica.
- Tecniche ottiche per misurare forma e microdeformazioni.
- Tecniche di datazione.
- Analisi microclimatiche.


Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
-------
La chimica nello studio dei beni culturali a matrice inorganica
- Struttura atomica della materia. Elementi e legame chimico, Composti, Sostanze, e Miscele.
- Stati di aggregazione, Parametri per descrivere le caratteristiche a livello macroscopico
- Materiali, Superfici, Interfasi: natura chimica (polarita’), principali fenomeni fisici e chimici

Materiali
Materie prime, pigmenti e coloranti
Cultura materiale e Tecnologia produttiva
Tipologie di reperti e materiali
- Vetro (mosaici, vetrate, oggettistica)
- Ceramica (invetriata, ingobbiata, maiolica, porcellana)
- Metalli (rame, ottone, bronzo)
- Pietra (pietre calcaree e calcari argillosi, arenarie)
- antichi materiali da costruzione (calce aerea, calce idraulica, cpus signinum)

Cause di degrado
- Condizioni climatiche o microclimatiche
- Presenza di inquinanti
- Radiazione luminosa
- Errati trattamenti pregressi

Meccanismi di degrado
- Reazioni chimiche
- Lisciviazione e corrosione
- Stress termici e termoigrometrici

Prodotti di alterazione
- Sali poco solubili
- Complessi

Tipo di alterazione
- Formazione di patine grigie
- Esfoliazione
- Opacizzazione

La diagnostica — indagini chimico-fisiche ed analitiche
- Tecniche invasive e non invasive (quantitative e qualitative) — vantaggi e limiti
- Caratterizzazione dei reperti (indagini archeometriche)
- Accertamento del loro stato di conservazione
- Monitoraggio dello stato di conservazione nel tempo

Tecnologie specifiche per il restauro e la conservazione di:
- Vetrate (l’applicazione delle controvetrate)
- Affreschi (il consolidamento a base di nanocalci),
- Materiale lapideo e fittile (consolidamento e integrazione — l’uso dei geopolimeri)

Materiali per il restauro
- Compatibilità
- Reversibilità
- Uso indiscriminato dei polimerì organici
- Uso mirato di materiali inorganici (nanocalcì e geopolmeri)
- Lacune normative

I geopolimeri
- sintesi
- proprietà
- applicazioni nel restauro dei Beni Culturali

La chemiometria nello studio dei Beni Culturali — analisi multivariata dei dati analitici (chimici e fisici)
- Semplici strumenti matematici e statistici per l’analisi dei dati
- Principali metodi di analisi multivariata (Principal Component Analysis, Cluster Analysis)
- Trattamento ed interpretazione dei dati (ricostruzione della tecnologia produttiva, individuazione del contesto produttivo, delle principali cause di degrado, individuazione dei parametri chimici e fisici che determinano il degrado).

Modalità d'esame

Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
-------
Prova scritta.


Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
-------
-

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI