Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Tipologia di Attività formativa D e F
anni | Insegnamenti | TAF | Docente |
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1° 2° | Attitudini, competenze e tecniche del colloquio psicologico in ambito clinico | D |
Michela Rimondini
(Coordinatore)
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1° 2° | Interventi e tecniche per lo sviluppo di comunita' - Laboratorio didattico | D |
Anna Maria Meneghini
(Coordinatore)
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1° 2° | Italia nel mondo | D |
Paola Dal Toso
(Coordinatore)
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1° 2° | La logica del fantasma | D |
Matteo Bonazzi
(Coordinatore)
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1° 2° | Percezione multisensoriale: laboratorio | D |
Roberto Burro
(Coordinatore)
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1° 2° | Promozione del benessere psicologico: strumenti e interventi | D |
Daniela Raccanello
(Coordinatore)
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1° 2° | Università e DSA - Metodi e strategie per affrontare lo studio e il percorso universitario | D |
Angelo Lascioli
(Coordinatore)
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anni | Insegnamenti | TAF | Docente | |
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1° | Il servizio sociale fra professione, istituzioni e territori | D |
Anna Carreri
(Coordinatore)
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1° 2° | Interventi e tecniche per lo sviluppo di comunita' - Laboratorio didattico | D |
Anna Maria Meneghini
(Coordinatore)
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1° 2° | Italia nel mondo | D |
Paola Dal Toso
(Coordinatore)
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1° 2° | Laboratorio di Neuropsicologia: osservazione di casi | D |
Valentina Moro
(Coordinatore)
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1° 2° | Nella nuvola. Epifanie del virtuale | D |
Massimiliano Badino
(Coordinatore)
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1° 2° | Neuroscienze e legalità | D |
Valentina Moro
(Coordinatore)
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1° 2° | Percezione multisensoriale: laboratorio | D |
Roberto Burro
(Coordinatore)
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1° 2° | Promozione del benessere psicologico: strumenti e interventi | D |
Daniela Raccanello
(Coordinatore)
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1° 2° | Università e DSA - Metodi e strategie per affrontare lo studio e il percorso universitario | D |
Angelo Lascioli
(Coordinatore)
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anni | Insegnamenti | TAF | Docente |
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1° 2° | Laboratorio APsyM Analisi dei dati quantitativi | D |
Margherita Brondino
(Coordinatore)
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1° 2° | L’altro dell’arte | D |
Matteo Bonazzi
(Coordinatore)
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1° 2° | Nella nuvola. Epifanie del virtuale | D |
Massimiliano Badino
(Coordinatore)
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1° 2° | Ripensare la Responsabilità di fronte alle Sfide del XXI secolo | D |
Giorgio Erle
(Coordinatore)
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1° 2° | Un'introduzione al colloquio e alle tecniche di intervista nella pratica professionale della psicologia | D |
Margherita Pasini
(Coordinatore)
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anni | Insegnamenti | TAF | Docente |
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1° 2° | Constitutio libertatis: percorsi arendtiani tra diritto e istituzioni | D |
Olivia Guaraldo
(Coordinatore)
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1° 2° | Laboratorio APsyM Analisi dei dati quantitativi | D |
Margherita Brondino
(Coordinatore)
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1° 2° | L’altro dell’arte | D |
Matteo Bonazzi
(Coordinatore)
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1° 2° | Nella nuvola. Epifanie del virtuale | D |
Massimiliano Badino
(Coordinatore)
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Teorie e tecniche dell'intervento psicologico in azienda (2024/2025)
Codice insegnamento
4S011771
Crediti
9
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-PSI/06 - PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI
Corsi Singoli
Autorizzato
L'insegnamento è organizzato come segue:
Lezione
Esercitazione
Obiettivi di apprendimento
OBIETTIVI GENERALI: - Acquisire un quadro delle principali teorie psicologiche di riferimento e i relativi costrutti connessi con il tema delle attività formative per adulti. - Adoperare le principali teorie psicologiche di riferimento e i relativi costrutti connessi con il tema delle attività formative per adulti. OBIETTIVI SPECIFICI: L'insegnamento intende immergere gli/le studenti/esse nei metodi e nelle tecniche utilizzabili in aula per la formazione degli adulti. Attraverso una serie di task tratti dalla letteratura di riferimento, gli/le studenti/esse vengono coinvolti/e in discussioni e lavori di gruppo che fanno loro assumere il ruolo di formandi attivi. Inoltre, a turno, ciascuno di loro assumerà il ruolo di formatore/conduttore di attività formative. L’insegnamento si pone i seguenti obiettivi formativi specifici: - conoscere le teorie e i modelli relativi alla formazione continua e al lifelong learning; - conoscere e saper applicare i metodi e le tecniche per la rilevazione dei bisogni e dei desideri formativi; - conoscere la specificità dei metodi e delle tecniche della formazione continua; - sapere applicare alcuni metodi e alcune tecniche specifiche per la formazione continua; - conoscere e saper cogliere i principali modelli di gestione d’aula nella formazione degli adulti; - conoscere e sapere applicare i metodi e le tecniche di valutazione degli esiti formativi.
Prerequisiti e nozioni di base
Essendo questo un insegnamento del primo anno di una magistrale, insegnamento erogato all'interno del SSD M-PSI/06 (Psicologia del lavoro e delle organizzazioni), costituisce prerequisito l'aver seguito e sostenuto esami dello stesso SSD.
Programma
L'insegnamento intende mostrare alle studentesse e agli studenti come il concetto e la pratica dell'intervento psicologico possano essere importati anche nel mondo delle imprese, delle aziende e delle organizzazioni in generale.
In quest'ottica, l'insegnamento tratterà i seguenti argomenti:
- Formazione, formazione continua e sviluppo: rapporti, somiglianze e differenze;
- Formazione continua e orientamento professionale: l'apprendimento negli adulti;
- Collocazione e inserimento lavorativo: quali caratteristiche aumentano l'employability di inoccupati e disoccupati;
- Teorie dell'orientamento e della formazione professionale: dai tratti al contesto all'interazione tra i due;
- Formazione e culture organizzative: quale intervento per quale organizzazione;
- Formazione psico-sociale e analisi transazionale: il gruppo e le relazioni tra individui quale metodo e fine della formazione continua.
Bibliografia
Modalità didattiche
Lezioni frontali con discussione di casi e letture
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è scritto e verte sullo studio approfondito e assimilato dei testi. Lo scritto comprenderà un numero variabile di domande aperte e domande chiuse in modo che lo studente possa dimostrare la sua preparazione e il docente possa disporre di un campione ampio e sufficientemente rappresentativo della conoscenza sviluppata nell'ambito del corso e dello studio individuale. Non utilizzo un formato rigido e strutturato di esame scritto, nel senso che le domande chiuse a volte ci sono, a volte no. Le domande aperte invece ci sono sempre, in genere in numero di 3. A ciascuna domanda aperta attribuisco in genere 10 punti in modo che la somma faccia 30. La lode dipende dal modo con cui lo studente offre le sue risposte, dal grado di approfondimento delle stesse e dal modo con cui lo studente dimostra di sapere argomentare e sostenere eventuali suoi punti di vista personali. Durante l'insegnamento mostro in aula alcuni esempi di esame scritto in modo che gli studenti possano prenderne visione, fotografarli e divulgarli come meglio credono.
Criteri di valutazione
Il primo criterio di valutazione riguarda il dimostrato apprendimento da parte di studenti e studentesse delle nozioni e dei contenuti della materia, quelli presenti nel materiale di studio. Se studenti e studentesse si limitano a dimostrare questo, il loro voto oscillerà tra 18 e 21.
Il secondo criterio di valutazione riguarda la dimostrata capacità da parte di studenti e studentesse di collegare nozioni e contenuti tra di loro e di produrre un discorso articolato e argomentato rispetto a quanto viene loro chiesto. Se studenti e studentesse dimostrano questo, il loro voto oscillerà tra 22 e 26.
Il terzo e ultimo criterio di valutazione riguarda la dimostrata capacità di studenti e studentesse di applicare in modo intelligente e creativo (il che non vuol dire né fantasioso né utopico) quanto appreso a casi reali di formazione e sviluppo professionale in modo da raggiungere reali e concreti obiettivi di apprendimento, cambiamento, benessere ecc. Se studenti e studentesse dimostrano questo, il loro voto oscillerà tra 27 e 30.
La lode è riservata a chi produce un compito scritto perfetto in ogni sua parte che comunichi apprendimento, collegamenti, pensiero critico e capacità di applicazione di tutto questo a casi reali.
Concludo dicendo che al voto finale concorre anche la correttezza grammaticale e stilistica con cui studenti e studentesse offrono le loro risposte alle domande.
Criteri di composizione del voto finale
Vedi sopra
Lingua dell'esame
Italiano