Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
2° Anno Attivato nell'A.A. 2013/2014
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
3° Anno Attivato nell'A.A. 2014/2015
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
---|
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Laboratori professionali (primo anno) (2012/2013)
Codice insegnamento
4S000104
Docente
Coordinatore
Crediti
1
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
MED/46 - SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO
Periodo
lezione 1anno 2 semestre dal 4 mar 2013 al 30 apr 2013.
Sede
VERONA
Obiettivi formativi
Il laboratorio professionale si propone di fare acquisire competenze e abilità tecnico-pratiche del Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche ed Ematologiche sulla base di conoscenze teoriche acquisite in un ambiente sicuro e protetto per ridurre l’impatto emotivo conseguente al provarsi in situazioni reali.
Programma
Esame urine standard in manuale e successiva lettura del sedimento.
Allestimento di un vetrino di sangue e colorazione con MGG.
Costruzione della curva di taratura per via spettrofotometrica.
Utilizzo della bilancia analitica.
Lo studente prende visione, mediante osservazione della conduttrice/tutor, delle varie fasi della tecnica e successivamente esegue personalmente la prova. Vengono utilizzati gli idonei dispositivi di sicurezza collettivi e individuali. Alla fine viene richiesto un report sull’esperienza di laboratorio professionale.
Esame urine standard in manuale e successivamente lettura del sedimento
Per ottenere un campione idoneo per lo studio del sedimento urinario si utilizzano 5-10 ml di urine che vengono versati in una provetta da centrifuga a fondo conico; il campione deve essere centrifugato per 10’ a velocità moderata (fra 1000 e 1200 rpm), una velocità maggiore potrebbe distruggere gli elementi più fragili, in particolare i cilindri, perdendo interessanti elementi per una corretta interpretazione. Dopo la centrifugazione è necessario eliminare accuratamente il sovranatante e risospendere, agitando delicatamente, in modo da non danneggiare gli elementi presenti. A questo punto il sedimento risospeso può essere osservato direttamente o dopo opportuna colorazione. In entrambi i casi una piccola goccia di campione viene posta al di sopra di un vetrino portaoggetto che si copre poi con un vetrino coprioggetto evitando la formazione di bolle, oppure possono essere utilizzati vetrini con camere a spessore costante. L’osservazione al microscopio inizia utilizzando un basso ingrandimento (10X) questo permette di visualizzare campi microscopici abbastanza ampi consentendo una visione d’insieme del preparato successivamente si utilizza un maggior ingrandimento (40X) osservando numerosi campi microscopici per poter effettuare il riconoscimento e la conta degli elementi presenti. Nella valutazione del campione sono numerose le variabili pre-analitiche e analitiche che possono essere causa di errori.
Allestimento di un vetrino di sangue e colorazione con MGG
L’esecuzione dello striscio ematico è un’operazione di fondamentale importanza perché nessuna colorazione successiva potrà sopperire a un eccessivo addensamento o a una rarefazione o a una deformazione degli elementi cellulari. Per eseguire bene questa operazione è consigliabile usare un portaoggetti di 1-2 mm più stretto di quello su cui verrà strisciata la goccia di sangue. Si pone una goccia di sangue a circa 1 cm di distanza da uno dei bordi più stretti di un portaoggetti e rapidamente si pone davanti a questa goccia, dalla parte libera di area maggiore del portaoggetti il secondo vetrino in posizione inclinata di 30 ° rispetto al portaoggetti di supporto. L’operazione di strisciamento successiva permetterà di avere uno striscio sottile e regolare. Bisognerà prestare molta attenzione alla velocità di esecuzione al grado di inclinazione e alla distanza dei bordi dello striscio da quello del portaoggetto. Dopo l’allestimento dello striscio si effettua la colorazione di MGG. Si distribuisce sul vetrino asciutto la soluzione di May Grunwald e si lasci agire 4’, si lava con H2O corrente e si toglie l’H2O in eccesso, poi si distribuisce sul vetrino la soluzione Giemsa diluita 1:3 con H2O tamponata e si lascia agire 3’, si lava con H2O e si asciuga all’aria.
Costruzione della curva di taratura per via spettrofotometrica
Questo laboratorio rappresenta una valida opportunità per riprendere e applicare i concetti legati a spettroscopia elettronica, range di applicazione, intensità della radiazione, trasmittanza ed assorbanza e Legge di Lambert-Beer. Inoltre permette, soprattutto, di esercitare gli studenti sull’utilizzo delle pipette e sull’esecuzione di soluzioni e diluizioni.
Utilizzo della bilancia analitica
La bilancia analitica è uno strumento della massa avente un elevato grado di precisione. Il piatto di misura è racchiuso in un recipiente trasparente fornito di aperture dove la polvere non possa entrare e per far in modo che le correnti d’aria della stanza non falsino il delicato meccanismo e quindi la misura. L’oggetto della misura deve trovarsi a temperatura ambiente affinché non sussistano correnti connettive interne al recipiente che possano dare una misura errata. Si inizia predisponendo, dopo averlo scelto, tutto il materiale sufficiente per eseguire le operazioni e ci si assicura che la bilancia sia accesa da almeno 30’, si azzera la bilancia, a piattello scarico si preme il tasto “tara”, si contro che il display segni il valore 0,000, si ignora l’eventuale oscillazione sull’ultima cifra decimale, si posa sul piatto della bilancia il contenitore da usare (foglietto di carta), vuoto e asciutto, si ripreme il tasto “tara”, si controlla che il display segni di nuovo il valore 0,000, si aggiunge con la spatola Pasteur la sostanza da pesare nel contenitore appena tarato, si legge direttamente la massa dell’oggetto.
Modalità d'esame
Prova pratica