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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

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Laurea magistrale in Scienze pedagogiche - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
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CURRICULUM TIPO:
Attivato nell'A.A. 2020/2021
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Tirocinio diretto
8
F
-
Prova finale
12
E
-
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S008185

Coordinatore

Daniele Loro

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE

Periodo

Sem. 2B dal 6 apr 2020 al 30 mag 2020.

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione 1. Conoscere i tratti essenziali del profilo professionale del pedagogista e comprendere la complessità delle funzioni e degli ambiti in cui si manifesta il lavoro pedagogico. 2. Definire il concetto di “fragilità” e la sua estensione semantica, che coinvolge contesti e processi sociali, età e scelte di vita, convinzioni personali e valori culturali. 3. Comprendere che anche il lavoro educativo e il sapere pedagogico sono pratiche “fragili”, ma la consapevolezza di questa dimensione può rappresentare un elemento di forza e non di debolezza professionale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione 1. Individuare quali potrebbero essere le “nuove fragilità” che emergono non solo dal mondo economico e sociale, ma anche dalla sfera della vita di relazione e dalla crisi degli orizzonti di senso. 2. Saper riconoscere e approfondire i molti “volti” della fragilità ricercandone la causa nello smarrimento della propria identità, individuale, sociale e culturale. 3. Elaborare progetti di ricerca pedagogica e conseguenti interventi educativi a partire da una visione positiva della fragilità, intesa come condizione esistenziale che è al fondo di ogni età della vita.

Programma

Il programma è articolato in due tematiche di fondo, strettamente correlate tra loro: la prima riguarda la figura professionale del “pedagogista” nella sua funzione di “consulente pedagogico”; la seconda riguarda il tema della “fragilità”, inteso come un elemento interpretativo comune, presente a vario titolo nei soggetti e nei contesti di vita che richiedono la presenza di un consulente pedagogico.

Parte metodologica: “chi è” il consulente pedagogico e “che cosa” è chiamato a fare
 Essere “educatore” e diventare “pedagogista”: continuità e discontinuità tra i due profili professionali
 Identità, funzioni, competenze e contesti di lavoro del pedagogista come “consulente”
 La consulenza pedagogica come “professione”
 Le potenzialità e i limiti del lavoro di consulenza pedagogica

Parte contenutistica: i “volti della fragilità” e le sue molteplici espressioni
 Cosa si può intendere per “fragilità”, che non è sinonimo di debolezza o di mancanza
 La fragilità connessa ad un modello solo “funzionale” di società
 La fragilità connessa alla vita familiare e in particolare al ruolo di genitori
 La fragilità connessa alla vita individuale, che si esprime nella forma di dipendenza
 La fragilità connessa alla crisi dell’identità personale, professionale e del principio di responsabilità sociale

L’organizzazione didattica dell’insegnamento è caratterizzata dalle seguenti modalità, che si alterneranno in base alle necessità connesse allo svolgimento del programma:
 la “lezione frontale”, per la presentazione dei contenuti concettualmente più importanti;
 la “lezione partecipata”, utile per favorire interventi, porre domande, formulare riflessioni e dare spazio a brevi dibattiti sui temi di volta in volta affrontati;
 la “lezione seminariale”, con l’intervento eventuale di alcune figure di consulenti pedagogici che operano in diversi ambiti lavorativi.

Testi di riferimento
Autore Titolo Casa editrice Anno ISBN Note
D. Loro Essere educatore e diventare pedagogista, Dispensa a. a 2019-2020 2020
M. Benasayag Fuinzionare o esistere Vita e Pensiero 2019
S. Negri (a cura di) La consulenza pedagogica Carocci 2014

Modalità d'esame

Testi per l’esame
Per raggiungere gli obiettivi di apprendimento sopra elencati, è necessario studiare tre testi, obbligatori per tutti, frequentanti e non frequenti:
- D. Loro, Essere educatore e diventare pedagogista, Dispensa a. a 2019-2020 (la dispensa sarà disponibile solo al termine del corso presso la cartoleria Ateneo, Lungadige Porta Vittoria, 37. www.ateneovr.it).
- S. Negri (a cura di), La consulenza pedagogica. Prospettive professionali, Roma, ed. Carocci, 2014.
- M. Benasayag, Funzionare o esistere? trad. dal francese, Milano, ed. Vita e Pensiero, 2019.

Modalità della prova d’esame
Obiettivo dell’esame finale è di verifica il livello di conoscenza, di comprensione e di applicazione operativa di quanto formulato come obiettivi formativi specifici e come “risultati di apprendimento attesi”.
L’esame avverrà di norma in forma orale. Se il numero degli iscritti supera un certo numero, l’esame potrà continuare in forma orale il giorno successivo, oppure essere svolto in forma scritta. In questo caso la prova scritta sarà della durata complessiva di 3 ore e sarà composto da 5 domande aperte. A ciascuna risposta saranno attribuiti 6 punti.


In relazione alla situazione derivante dall'emergenza Coronavirus la modalità d’esame sopra riportata viene modificata per la sessione estiva 2020, in accordo con le indicazioni dell’Ateneo, come di seguito specificato:
L'ESAME SI TERRA' IN FORMA ORALE E IN MODALITA' ONLINE (su piattaforma ZOOM).


Nel corso del colloquio orale le domande saranno del seguente tipo:
• domande di carattere “descrittivo”, per verificare il corretto apprendimento dei contenuti studiati e la capacità di riassumerne i contenuti più importanti;
• domande di tipo “argomentativo”, per verificare sia la capacità di spiegare attraverso quali passaggi logici si sviluppa una riflessione, una dimostrazione o una teoria;
• domande di “collegamento” o di “confronto” tra autori, tematiche specifiche, concetti e teorie, per verificare la competenza ragionativa;
• domande di tipo “applicativo” o “operativo”, per verificare la capacità di pensare, in termini concreti e operativi, i contenuti teorici oggetti di studio e di tradurli nella pratica professionale.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI