Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.Se sei un nuovo studente interessato all'immatricolazione, trovi le informazioni sul percorso di studi alla pagina del corso:
Laurea magistrale in Governance dell'emergenza - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
2° Anno Sarà attivato nell'A.A. 2025/2026
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Sociologia dei disastri (2024/2025)
Codice insegnamento
4S009840
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
SPS/08 - SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI
Periodo
1° periodo lezioni - GEM dal 1 ott 2024 al 20 dic 2024.
Corsi Singoli
Autorizzato
Obiettivi di apprendimento
Un operatore di protezione civile, adeguatamente professionalizzato, dovrebbe disporre di competenze non solo tecniche, ma anche culturali e sociologiche per affrontare, oltre alle conseguenze concrete dei disastri, anche quelle più eminentemente sociali. Proprio queste ultime sono le meno visibili e, per questo, le più sottovalutate e le meno semplici da sanare. D’altra parte, però, sono anche quelle che incistano le conseguenze più durature nel corpo sociale e le più esposte a crisi di rigetto. Gli studenti dovranno conoscere queste tematiche nei loro risvolti nei loro risvolti tipicamente culturali e sociali, dimostrando di saperle articolare criticamente e applicare a precisi contesti sulla base di casi di studio che verranno presi in esame.
Programma
Gli obiettivi previsti dal corso si articolano essenzialmente in due moduli: 1. Introduzione alle principali prospettive disciplinari e teoriche; introduzione alle principali tematiche, concetti di base della ricerca sociale sui disastri; (2) analisi di alcune diramazioni tematiche rappresentative in sociologia e antropologia; casi di studio dal contesto italiano e internazionale; parte monografica sul post-terremoto del Centro Italia (2016-2017).
Uno dei principali aspetti delle ricerche di scienze sociali sui disastri a partire dall’inizio del Novecento, riguarda la messa in discussione di un approccio tecnocentrico. Ovvero, diventa sempre più evidente che per comprendere gli effetti di un disastro sia necessario integrare allo studio della componente fisica (l’impatto e i suoi effetti “materiali”) la comprensione dei fattori d’ordine politico, storico, sociale e semiotico. A diventare dirimente nello studio dei disastri è la questione socio-antropologica del potere e delle dinamiche di vulnerabilizzazione relative ad una visione connessionistica e processuale, grazie alla quale è possibile mettere in luce gli impatti differenziali e i processi di trasformazione sociale e culturale che seguono il disastro. Emancipare lo studio dei disastri dall’idea di fenomeni naturali che vengono descritti, a seconda dei casi, come ineluttabili o casuali, potenti o vendicativi ha il pregio, tra l’altro, di offrire strumenti preziosi nell’analisi di una contemporaneità sempre più segnata da trasformazioni e conflitti socio-ambientali.
Oltre a introdurre le categorie chiave della ricerca sociale sui disastri, il corso si propone di mettere in pratica, attraverso esercitazioni in classe e lavori di gruppo, gli strumenti operativi di analisi del discorso pubblico e mediatico, ambito particolarmente interessante e decisivo nella comprensione degli effetti sociali di un disastro.
Bibliografia
Modalità didattiche
Il corso è strutturato in lezioni di due ore ciascuna, nelle quali si alternano didattica frontale e momenti di discussione/confronto con gli studenti, anche con la partecipazione di relatori esterni.
Le lezioni saranno tenute in presenza.
Le videoregistrazioni e gli eventuali materiali didattici integrativi e di supporto saranno resi disponibili alle studentesse/agli studenti che aderiscono al protocollo PA 110 e lode, inoltre, come previsto dalle linee guida di Ateneo, alle studentesse/agli studenti che sono in situazioni particolari di fragilità, in condizioni di disabilità o affetti da disturbi di apprendimento (a seguito di segnalazione e previo coordinamento con la U.O. Inclusione).
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell’apprendimento avviene tramite un colloquio orale individuale basato sul programma dei testi di esame. Il colloquio è finalizzato a valutare sia l'apprendimento dei contenuti del corso da parte dello studente sia la sua capacità di espressione, anche attraverso la padronanza del linguaggio specialistico, le capacità di argomentazione e di applicazione delle conoscenze acquisite.
Gli studenti frequentanti possono scegliere di realizzare un paper, che sarà oggetto di lavoro, discussione e infine presentazione durante l'orario delle lezioni. La valutazione delle presentazioni vale come voto parziale all'esame orale.
Criteri di valutazione
La valutazione finale consiste nella verifica che lo studente abbia acquisito:
1. I contenuti del corso (con specifico riferimento ai testi consigliati);
2. La capacità di “attraversare” criticamente e originalmente i contenuti proposti producendone una sintesi tra conoscenza e rielaborazione personale;
3. La capacità di espressione orale logicamente consequenziale e adeguata al livello di profondità dell’analisi richiesta.
4. La capacità di sintesi del pensiero espresso in forma orale.
Lingua dell'esame
italiano
Sustainable Development Goals - SDGs
Questa iniziativa contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.Maggiori informazioni su www.univr.it/sostenibilita