Il Corso
In questa sezione è possibile prendere visione di una presentazione del corso di studio, di come lo stesso è organizzato, del regolamento che ne disciplina gli aspetti funzionali e degli altri regolamenti di ateneo su argomenti utili per la comunità studentesca. Inoltre, sono descritti il sistema di assicurazione della qualità e i servizi di orientamento per le future matricole, per facilitare la scelta del corso di studio.
Corso di studio in breve
L'obiettivo generale del corso è la formazione iniziale degli insegnanti di Scuola dell'Infanzia e di Scuola Primaria fornendo loro le specifiche competenze professionali necessarie per l'accoglienza, l'inclusione e la formazione di tutti gli alunni, secondo le Indicazioni nazionali e le normative scolastiche emanate dal MIUR.
Il Corso di Studio, che fa riferimento al D.M. n. 249/2010, prevede un unico percorso didattico quinquennale, nel quale sono presenti insegnamenti di scienze dell'educazione e di matrice professionalizzante, posti alla base della formazione di un insegnante della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria.
Oltre alla didattica tradizionale, le competenze professionali e le abilità riflessive necessarie al futuro insegnante saranno raggiunte anche con attività di laboratorio integrate con i corsi e mediante attività di tirocinio che vedranno le/gli studenti entrare nelle scuole dell'infanzia e primarie del territorio. Ciò garantisce una stretta connessione tra apprendimento teorico e pratica professionale sul campo, ai fini di un'adeguata preparazione.
La Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria rappresenta l'unico titolo abilitante per chi desideri intraprendere la professione di insegnante nella Scuola dell'Infanzia e nella Scuola Primaria. Lo sbocco professionale della figura professionale in uscita riguarda l'insegnamento in tali ambiti, ovvero nelle scuole pubbliche e paritarie di tali ordini. Si sottolinea il fatto che nel territorio veneto e delle regioni limitrofe la richiesta di insegnanti è rilevante e il ricambio occupazionale costante.
Il numero di posti disponibili è indicato ogni anno dal M.I.U.R. con apposito Decreto sulla base delle esigenze dell'organico scolastico, garantendo in tal modo una piena occupabilità dei laureati.
L'accesso al percorso di studi richiede il possesso di un diploma di scuola superiore e il superamento di una prova di ammissione stabilita a livello nazionale dal M.I.U.R. che prevede 80 quesiti concernenti conoscenze e competenze negli ambiti: linguistico e ragionamento logico; letterario, storico-sociale e geografico; matematico-scientifico.
Sono ammessi al Corso di Studi coloro che si collocano utilmente in graduatoria, entro il numero di studenti programmato stabilito annualmente dal M.I.U.R..
Si richiede, inoltre, un'adeguata preparazione iniziale in ambito pedagogico, didattico e psicologico.
Il Corso di Studio promuove l'acquisizione di competenze trasversali finalizzate alla più completa formazione dello studente e utilizzabili per il successivo percorso di inserimento lavorativo, riconoscendo un adeguato numero di crediti formativi universitari alle studentesse e agli studenti che seguono con profitto i corsi appositamente proposti dall'Ateneo.
- Tipologia Corsi di laurea Magistrale a ciclo unico
- Durata 5 anni
- Possibilità di iscrizione a tempo parziale No
- Accesso programmato
- Modalità di frequenza alle lezioni Non obbligatoria
-
Classe
- Sede Amministrativa verona
- Sedi svolgimento lezioni ed esami Mappa delle Sedi
- Lingua di erogazione Italiano
Al fine di realizzare tali obiettivi è stato definito un percorso articolato nelle seguenti aree di apprendimento:
a) discipline formative di base, come segue:
1. pedagogiche e di ricerca;
2. metodologico-didattiche;
3. psicologiche
4. socio-antropologiche;
5. tecnologico-didattiche;
b) discipline caratterizzanti, come segue:
1. discipline umanistico-letterarie
2. discipline logico-matematiche
3. discipline biologico-naturali
4. discipline storico-geografiche
5. discipline motorie ed espressivo-artistiche
c) discipline caratterizzanti necessarie per le attività di sostegno, come segue:
d) area della lingua straniera (inglese);
e) area tecnologica;
f) area pratico-esperienziale (tirocinio).
Il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti dal corso è perseguito anche attraverso la presenza di attività laboratoriali per un numero complessivo di crediti formativi universitari pari a 35, distribuiti nei 5 anni del CdS. La frequenza ai laboratori è obbligatoria, come stabilito dal dm 249/2010.
Al fine di formare in modo adeguato lo studente, il CdS prevede come stabilito da Decreto ministeriale la realizzazione di attività di tirocinio distinte in indirette (attività di conoscenza, progettazione e riflessione svolte presso l'università) e dirette (da realizzarsi nei contesti scolastici del territorio), per complessive 600 ore, pari a 24 crediti formativi universitari. Le attività di tirocinio hanno inizio nel secondo anno di corso e si svolgono secondo modalità tali da assicurare un aumento progressivo del numero dei relativi crediti formativi universitari. Questi sono pari a 4 nel secondo anno di corso, ed arrivano a 9 nell'ultimo anno. La frequenza alle attività di tirocinio è obbligatoria, come stabilito dal dm 249/2010.
PROFILI PROFESSIONALI
INSEGNANTE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Funzione in un contesto di lavoro
L ’ insegnante della Scuola dell’Infanzia svolge un ruolo essenziale nel promuovere l’apprendimento e la socializzazione dei bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, attraverso attività educative e didattiche. Le sue funzioni riguardano:
• la programmazione/progettazione delle azioni pedagogico-didattiche;
• il monitoraggio, la verifica e la documentazione degli interventi e dei percorsi realizzati;
• l’accoglienza e l’inserimento dei bambini e delle bambine;
• l’individualizzazione e la focalizzazione delle strategie didattiche ed educative;
• la gestione e la conduzione del gruppo-classe;
• l’integrazione e il sostegno a favore dei soggetti con disabilità e dei bambini e delle bambine che provengano da altre culture;
• la gestione dei rapporti con le famiglie e con le agenzie extrascolastiche;
• la gestione dei rapporti con i colleghi, orientati ad una dinamica di collegialità e di lavoro di gruppo;
• la partecipazione costruttiva nelle pratiche di orientamento, di aggiornamento e di formazione in servizio.
Competenze associate alla funzione
Un insegnante di Scuola dell’Infanzia deve possedere:
• competenze osservative nei contesti educativi e didattici;
• competenze di progettazione di curricoli disciplinari e interdisciplinari;
• competenze di gestione e conduzione degli interventi educativi e di insegnamento;
• competenze comunicative con i bambini, con le famiglie e con i soggetti appartenenti ai servizi educativi extrascolastici;
• competenze relazionali necessarie per il lavoro in team e per le attività di orientamento;
• competenze pedagogico-didattiche necessarie per l’individualizzazione, e per la gestione e personalizzazione a favore degli alunni delle strategie di apprendimento, con particolare attenzione verso i soggetti con disabilità o provenienti da situazioni di disagio;
• competenze pedagogico-didattiche nell’ambito della capacità di documentazione dei processi e delle pratiche di insegnamento-apprendimento, nonché delle attività di aggiornamento e di formazione in servizio del personale docente;
• competenze pedagogico-didattiche nell’ambito della valutazione dei processi e delle pratiche di insegnamento-apprendimento.
Sbocchi occupazionali
Lo sbocco professionale dell’insegnante della Scuola dell’Infanzia è diretto verso le scuole sia statali sia paritarie.
INSEGNANTE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Funzione in un contesto di lavoro
L’insegnante di Scuola Primaria svolge un ruolo essenziale nel promuovere l’apprendimento e la socializzazione dei bambini e delle bambine di età compresa tra i 6 e i 10 anni, attraverso attività educative e didattiche. Le sue funzioni riguardano:
• la programmazione/progettazione delle azione pedagogico-didattiche;
• il monitoraggio, la verifica e la documentazione degli interventi e dei percorsi realizzati;
• l’individualizzazione e la focalizzazione di strategie didattiche ed educative;
• la gestione e la conduzione del gruppo-classe;
• l’integrazione e il sostegno a favore dei soggetti con disabilità e dei bambini e delle bambine che provengano da altre culture;
• la gestione dei rapporti con le famiglie e con le agenzie extrascolastiche;
• la gestione dei rapporti con i colleghi, orientati a una dinamica di collegialità e di lavoro di gruppo;
• la partecipazione costruttiva nelle pratiche di orientamento, di aggiornamento e di formazione in servizio;
• il sostegno a favore del pensiero autonomo del bambino attraverso la trasmissione/costruzione di conoscenze e il guadagno di abilità fondamentali per lo sviluppo delle sue capacità logico-critiche, linguistiche e creative;
• la valutazione in itinere e sommativa degli apprendimenti degli alunni, nonché l’autovalutazione delle pratiche didattiche erogate da parte dell’insegnante.
Competenze associate alla funzione
Un insegnante di Scuola Primaria deve possedere:
• competenze osservative nei contesti educativi e didattici;
• competenze di progettazione di curricoli disciplinari e interdisciplinari;
• competenze di gestione e conduzione degli interventi educativi e di insegnamento, fondate su precise conoscenze disciplinari;
• competenze comunicative con i bambini, con le famiglie e con i soggetti appartenenti ai servizi educativi extrascolastici;
• competenze relazionali necessarie al lavoro in team e alle attività di orientamento;
• competenze pedagogico-didattiche necessarie per l’individualizzazione, e alla gestione e personalizzazione a favore degli alunni delle strategie di apprendimento, con particolare attenzione verso i soggetti con disabilità o provenienti da situazioni di disagio;
• competenze pedagogico-didattiche nell’ambito della capacità di documentazione dei processi e delle pratiche di insegnamento-apprendimento, nonché delle attività di aggiornamento e di formazione in servizio del personale docente;
• competenze pedagogico-didattiche nell’ambito della valutazione dei processi e delle pratiche di insegnamento-apprendimento.
Sbocchi occupazionali
Lo sbocco professionale dell’insegnante della Scuola Primaria è diretto verso le scuole sia pubbliche sia private.