Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Piano Didattico

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2018/2019

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Quattro insegnamenti a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
L-ART/08
Prova finale
30
E
-
Attivato nell'A.A. 2018/2019
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Quattro insegnamenti a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
L-ART/08
Prova finale
30
E
-
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°
Tra gli anni: 1°- 2°
Altre attività formative
6
F
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S003892

Crediti

12

Coordinatore

Alessandra Galizzi

Lingua di erogazione

Italiano

L'insegnamento è organizzato come segue:

PARTE I

Crediti

6

Periodo

I semestre - sede Trento

PARTE II

Crediti

6

Periodo

I semestre - sede Trento

Obiettivi formativi

Modulo: PARTE I
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TITOLO DEL CORSO:
Il genere delle biografie di artisti da Vasari a Malvasia: testi e contesti

Il corso intende delineare l’evoluzione del genere delle biografie di artisti nei secoli XVI e XVII concentrandosi sul confronto fra lo sviluppo storico-artistico, fortemente toscocentrico, proposto nelle "Vite" di Giorgio Vasari (Firenze 1550 e 1568) e le accese confutazioni elaborate nella "Felsina pittrice" di Carlo Cesare Malvasia (Bologna 1678).

Modulo: PARTE II
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II parte (G. Sava):
Il corso di quest’anno riguarda la scultura del Settecento in Lombardia. L’obiettivo è quello di approfondire un tema oggetto di crescenti attenzioni nell’ambito degli studi di storia dell’arte. All’analisi degli aspetti figurativi si intende accompagnare lo studio della letteratura artistica di riferimento, a partire dalle fonti settecentesche. Sarà anzitutto prestata grande attenzione al vaglio delle diverse accezioni storico-culturali che convivono sotto l’etichetta di “scultura lombarda”, al fine di mettere in luce la pluralità di indirizzi sottesi ad un territorio variegato e in continuo dialogo con il contesto italiano (da Roma a Venezia, a Genova) ed europeo (Germania, Austria, Svizzera).

Programma

Modulo: PARTE I
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Considerato a buon diritto uno dei padre fondatori della disciplina storico-artistica, Giorgio Vasari e le sue "Vite" (Firenze 1550 e 1568) hanno costituito un imprescindibile punto di riferimento per la letteratura artistica successiva. Ciò non significa però che il modello delle "Vite" vasariane venisse riprodotto pedissequamente, né che la visione toscocentrica del loro autore fosse accettata all’unanimità. La "Felsina pittrice" di Carlo Cesare Malvasia (Bologna 1678) ha costituito una delle reazioni più articolate e violente all’opera di Vasari, e a sua volta è divenuta la principale fonte per la storia della pittura a Bologna dalle origini al Seicento. Il corso intende delineare l’evoluzione del genere delle biografie di artisti nei secoli XVI e XVII concentrandosi sul confronto fra lo sviluppo storico-artistico proposto dal Vasari e le confutazioni elaborate dal Malvasia per rifiutarlo. A questo fine si esamineranno in particolare le parti di entrambe le opere relative ai “primi lumi” e al rapporto tra Francesco Francia e Raffaello; inoltre ci si spingerà fino a analizzare alcune parti della biografia collettiva dei Carracci, che offrì a Malvasia l'occasione per polemizzare rispetto al primato artistico di Roma ai danni di Bologna.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO (ulteriore bibliografia verrà fornita durante le lezioni):
- Paola Barocchi, “Storiografia e collezionismo da Vasari al Lanzi”, in Storia dell’arte italiana. L’artista e il pubblico, a cura di Giovanni Previtali e Federico Zeri, vol. II, Torino: Einaudi, 1981, 5-81
- Katja Burzer, Charles Davis, Sabine Feser e Alessandro Nova (a cura di), Le Vite del Vasari: genesi, topoi, ricezione, Venezia: Marsilio, 2010
- Elizabeth Cropper, “Malvasia and Vasari: Emilian and Tuscan Histories of Art”, in Gian Mario Anselmi (a cura di), Bologna, Cultural Crossroads from the Medieval to the Baroque: Recent Anglo-American Scholarship, Bologna: Bononia University Press, 2013, pp. 97-105
- Elizabeth Cropper e Lorenzo Pericolo (a cura di), Carlo Cesare Malvasia’s Felsina Pittrice: Lives of the Bolognese Painters. Volume One: Early Bolognese Painting, Londra e Turnhout: Harvey Miller, 2012
- Carlo Cesare Malvasia, Felsina pittrice, 2 vol., Bologna: Tip. Guidi all’Ancora, 1841-1844
- Tomaso Montanari, L’età barocca: le fonti per la storia dell’arte (1600-1750), Roma: Carocci, 2013
- Giovanna Perini, “Emilian Seicento Art Literature and the Transition from Fifteenth- to Sixteenth Century Art”, in Drawing Relationships in Northern Italian Renaissance Art: Patronage and Theories of Invention, a cura di Giancarla Periti, Aldershot e Burlington: Ashgate, 2004, pp. 35-50
- Anne Summerscale, Malvasia’s Life of the Carracci: Commentary and Translation, University Park, PA: Pennsylvania State University Press, 2000
- Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori ed architettori scritte da Giorgio Vasari, pittore aretino, con nuove annotazioni e commenti di Gaetano Milanesi, 9 vol., Firenze: Sansoni, 1878-1885
- Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori ed archi tettori: nelle redazioni del 1550 e 1568, a cura di Rosanna Bettarini e Paola Barocchi, 6 vol., Firenze: Sansoni, 1966-1987.

Modulo: PARTE II
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II parte (G. Sava):
Verranno presi in esame e approfonditi alcuni momenti chiave atti a definire l’evoluzione e le principali dinamiche del vivacissimo scenario lombardo nel corso del XVIII secolo, in particolare:
Milano e il rinnovamento figurativo di primo Settecento (Carlo Francesco Mellone); dalla regione dei laghi all’Europa: il percorso internazionale dei plasticatori comaschi (Diego Francesco Carloni); la persistenza del “realismo lombardo” nel contesto dei Sacri Monti (Beniamino Simoni); presenze veneziane nelle province orientali; Bergamo e Andrea Fantoni; I Calegari a Brescia; uno scultore storiografo: Giovanni Battista Carboni; Stefano Salterio tra cultura rococò e prodromi del Neoclassicismo.
Testi di riferimento:
-A. Nava Cellini, La scultura in Lombardia, in Scultura del Settecento, Torino 1982, pp. 193-206
-F. Di Giovanni Madruzza, La scultura a Milano, a Pavia e nel Lodigiano, in Settecento lombardo, catalogo della mostra, a cura di R. Bossaglia, V. Terraroli, Milano 1991, pp. 322-346.
-V. Terraroli, Scultura lombarda barocca e tardobarocca: maestri, botteghe e cantieri, in Lombardia barocca e tardobarocca, a cura di V. Terraroli, Genève-Milano 2004, pp. 319-347.
-G. Sava, I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Milano 2012 (in particolare il saggio critico, pp. 35-129).
Ulteriore bibliografia (comprensiva delle fonti) sarà indicata nel corso delle lezioni. Il programma per i non frequentanti verrà specificato in people UNITN entro l’inizio del corso (17 novembre).

Modalità d'esame

Modulo: PARTE I
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L'esame consiste in una prova scritta che in genere è organizzata in tre domande "aperte".
Le prime due domande prevedono il riconoscimento e l'analisi di un brano tratto dai testi letti e commentati a lezione (si tratta ovviamente di due brani diversi).
La terza domanda parte invece dal riconoscimento di un'immagine che andrà poi collocata nel suo contesto storico-critico tramite una breve discussione. L'immagine è sempre scelta fra quelle che sono state mostrate a lezione.
Tutte le presentazioni power-point mostrate a lezione verranno consegnati agli studenti, al più tardi alla fine di questa parte del corso (cioè le prime 30 ore).

Modulo: PARTE II
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Lezioni frontali, con proiezione power point (testi/ immagini); eventuali tesine o relazioni orali degli studenti.
Esame scritto

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI