Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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2° Anno Attivato nell'A.A. 2011/2012
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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3° Anno Attivato nell'A.A. 2012/2013
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Scienze della prevenzione applicate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro - SICUREZZA IMPIANTI E MACCHINE (2011/2012)
Codice insegnamento
4S000492
Docente
Crediti
2
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
MED/50 - SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE
Periodo
2°Anno 1°Semestre dal 3 gen 2011 al 22 dic 2011.
Sede
ALA
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base relative alla normativa giuridica e tecnica riguardante le macchine e le attrezzature di lavoro e agli strumenti che consentano l’identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e l’adozione di adeguati interventi di prevenzione e protezione.
Programma
Programma in forma sintetica
Normativa tecnico/giuridica in materia di sicurezza delle macchine. Concetti fondamentali di sicurezza, criteri di progettazione, terminologia di base, metodologia, principi tecnici, principi per la valutazione del rischio. La valutazione del rischio da parte dell’utilizzatore e l’adozione di misure tecniche, organizzative, di informazione e formazione. La certificazione CE, principi, iter, norme armonizzate, fasi, correlazione con la normativa sociale (TUSL).
Programma in forma estesa:
I concetti di prevenzione, pericolo e rischio.
Definizioni, soggetti coinvolti, campo di applicazione
Presupposti giuridici, gerarchia fonti, principi legislativi e giurisprudenziali di sicurezza sul lavoro.
Legislazione sociale e di prodotto: riferimenti normativi nazionali e comunitari.
La legislazione sociale, il Testo Unico D.lgs. 81/2008 come modificato dal D.Lgs 106/09
Analisi dettagliata del titolo III del TU.
La Direttiva Macchine originaria 89/392/CEE recepita con D.Lgs. 459/96.
La nuova Direttiva Macchine (Direttiva 2006/42/CE) recepita con D.Lgs. 17/2010.
I requisiti essenziali di sicurezza (RES)
Le norme tecniche e la loro classificazione: norme di tipo A, B e C
Le Norme tecniche ti tipo A e B applicabili alle macchine.
L’identificazione dei pericoli generati dalle macchine: di natura meccanica, elettrica, termica, di scivolamento, inciampo, caduta, generati da rumore, vibrazioni, radiazioni, materiali e sostanze lavorate, utilizzate, prodotte o scaricate, generati dall’inosservanza di principi ergonomici.
L’identificazione dei pericoli associati all’ambiente in cui la macchina è utilizzata.
Stima, analisi, valutazione del rischio. Strategie per la riduzione del rischio.
Misure di protezione e mezzi di protezione (ripari e dispositivi di protezione)
Misure di protezione adottate dal progettista (misure di protezione integrate nella progettazione, protezioni e misure di protezione complementari, informazioni per l’uso)
Misure di protezione adottate dall’utilizzatore (organizzazione, fornitura ed uso di protezioni aggiuntive, uso di dispositivi individuali di protezione, informazione, formazione, addestramento dei lavoratori, clima aziendale).
I ripari e i dispositivi di protezione (tipi, requisiti e caratteristiche). Sistemi di comando legati alla sicurezza. Criteri di scelta dei mezzi di protezione in funzione del tipo di rischio
Il rischio residuo. I documenti di accompagnamento della macchina. Il manuale di istruzioni
Esempi relativi alle macchine più diffuse. Aspetti di responsabilità penale.
Non conformità ai RES e ritiro dal mercato della macchina
Modalità d'esame
Modalità d’esame:
Da concordare e definire con il coordinatore del corso integrato e con gli altri docenti. Preferibile esame scritto congiunto con altro insegnamento del corso integrato con possibilità di momento finale di “orale”.
Materiale di studio:
Appunti delle lezioni
Normativa giuridica e tecnica di volta in volta indicata
Materiale messo a disposizione dal docente
Testi di consultazione ad integrazione e completamento:
“La nuova direttiva macchine” Ernesto Cappelletti. Ed. Il sole 24 ore - Milano
“Guida essenziale alla sicurezza di macchine e impianti”. Paolo Ceriani. Ed. Tecniche nuove - Milano
“La sicurezza sulle macchine. Nella progettazione di nuove macchine e nell’adeguamento alle norme di macchine esistenti”. Enrico Grassani. Editoriale Delfino – Milano
Ricevimento studenti:
su richiesta, da effettuarsi preventivamente a cura degli studenti alla mail del docente
Riferimenti del docente: dr. Marcello Cestari
3355704854 - 0461904525
e-mail: marcello.cestari@apss.tn.it