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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Piano Didattico

Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.
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Laurea magistrale in Governance dell'emergenza - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

1° Anno

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
9
C
SECS-P/08
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2017/2018

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Prova finale
18
E
-
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
9
C
SECS-P/08
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Attivato nell'A.A. 2017/2018
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Prova finale
18
E
-
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°
Tra gli anni: 1°- 2°
Ulteriori competenze linguistiche
6
F
-
Tra gli anni: 1°- 2°
Project work o stage - Stage (-)
6
F
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S003636

Coordinatore

Matteo Nicolini

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

IUS/21 - DIRITTO PUBBLICO COMPARATO

Periodo

2° periodo di lezioni - 1° anno (2B) dal 23 mar 2017 al 6 mag 2017.

Obiettivi formativi

Il corso illustra i sistemi non riportabili alla Western Legal Tradition, offrendo gli strumenti per una loro analisi, comprensione e comparazione per poi concentrarsi sul costituzionalismo africano. Esso esamina le interazioni tra sistemi non occidentali e costituzionalismo liberale in quelli oggetto di diffusione e recezione, ivi subendo influenze, modificazioni, evoluzioni e adattamenti. Negli ordinamenti non occidentali, infatti, la “narrazione costituzionale” è, per un verso, funzionale a stabilire momenti di continuità, rottura e innovazione nell’evoluzione del sistema giuridico. Per altro verso, essa attiva un processo di conservazione e/o selezione degli istituti della rispettiva tradizione giuridica, offrendone una particolare “lettura” e legittimandone l’applicazione in sede d’individuazione delle fonti del diritto, di determinazione del rapporto tra autorità e libertà, di disciplina degli organi di governo e del trattamento dei gruppi e delle minoranze.

Programma

Il corso si articolerà in tre parti:
1. Oggetto, metodo e finalità della comparazione nel diritto pubblico: stato, costituzione e fonti del diritto. Il superamento della prospettiva coloniale e del paradigma etnocentrico: geografia e cartografia giuridiche e postcolonial discourse. L’apporto delle discipline “di confine” nello studio dei diritti non riportabili alla Western legal tradition (linguistica giuridica, filosofia politica, antropologia, geopolitica e geografia giuridiche). Le famiglie giuridiche non occidentali: classificazioni “eurocentriche”, tra “tradizione” ed “esperienza giuridica”. Famiglie giuridiche e “tradizioni costituzionali”: il contatto con il costituzionalismo occidentale, la formazione di un diritto costituzionale “non occidentale”, il rapporto con il sistema giuridico tradizionale.
2. Le singole tradizioni costituzionali. Il diritto africano. Le tradizioni costituzionali dei sistemi giuridici misti. Il diritto islamico. Il diritto ebraico. La tradizione giuridica indù. La tradizione giuridica dell’estremo Oriente. La tradizione giuridica dell’area russa. La tradizione polinesiana.
3. Le tradizioni costituzionali africane: l’Africa australe. Il costituzionalismo Africano: i casi di Malawi, Kenya, Zambia.

TESTI CONSIGLIATI
Studenti frequentanti
1) Appunti delle lezioni;

in alternativa uno dei seguenti testi:
2a) A. Somma, Introduzione al diritto comparato, Roma-Bari, 2014; in alternativa,
2b) P.G.Monateri, Geopolitica del diritto, Roma-Bari, 2014.

3) Per lo studio delle singole tradizioni potranno essere consultati i materiali indicati, una volta concordati con il docente:
- T. Ranger, The Invention of Tradition in Colonial Africa, in E. Hobsbawm and T. Ranger (eds), The Invention of Tradition, Cambridge, C.U.P., 1983, p. 211 ss.
- Hatchard, J. et al. (2010), Comparative Constitutionalism and Good Governance in the Commonwealth: An Eastern and Southern African Perspective, Cambridge University Press, Cambridge, 2010, pp. 1-56.
- R. Stacey, Constituent Power and Carl Schmitt’s theory of constitution in Kenya’s constitution-making process, in International Journal of Constitutional Law, 2011, 9(3-4), p. 587 ss.
A. P. Mutharika, The 1995 Democratic Constitution of Malawi, 40 Journal of African Law, 2006, p. 205 ss.;
- F. E. Kanyongolo, Law Power and the Limits of Liberal Democratic Constitutionalism in Malawi, in 6 Malawi Law Journal, 2012, p. 1 ss.
- T. P. Chimiba, The Search for Identity and Legitimacy: The Evolution of Malawi’s Constitution, in 6 Malawi Law Journal, 2012, p. 19 ss.

Studenti non frequentanti/Students that will not attend the lectures must study:
1) A. Somma, Introduzione al diritto comparato, Roma-Bari, 2014
2) Gli studenti non frequentanti sono invitati a contattare il docente per l’individuazione dei più opportuni testi di riferimento, di seguito elencati:
-H. P. Glenn, Tradizioni giuridiche del mondo. La sostenibilità della differenza, Bologna, 2011 (limitatamente ai capp. I, IV, VI, VIII, IX, X)
-Per lo studio delle singole tradizioni potranno essere consultati i materiali indicati, una volta concordati con il docente:
-T. Ranger, The Invention of Tradition in Colonial Africa, in E. Hobsbawm and T. Ranger (eds), The Invention of Tradition, Cambridge, C.U.P., 1983, p. 211 ss.
-Hatchard, J. et al. (2010), Comparative Constitutionalism and Good Governance in the Commonwealth: An Eastern and Southern African Perspective, Cambridge University Press, Cambridge, 2010, pp. 1-56.
-R. Stacey, Constituent Power and Carl Schmitt’s theory of constitution in Kenya’s constitution-making process, in International Journal of Constitutional Law, 2011, 9(3-4), p. 587 ss.
-A. P. Mutharika, The 1995 Democratic Constitution of Malawi, 40 Journal of African Law, 2006, p. 205 ss.;
-- F. E. Kanyongolo, Law Power and the Limits of Liberal Democratic Constitutionalism in Malawi, in 6 Malawi Law Journal, 2012, p. 1 ss.
-T. P. Chimiba, The Search for Identity and Legitimacy: The Evolution of Malawi’s Constitution, in 6 Malawi Law Journal, 2012, p. 19 ss.

In alternativa
H. P. Glenn, Legal Traditions of the World, Fifth Edition, Oxford U.P., Oxford, 2014, Capp. 1-3 e poi 3 capitoli a scelta.

Modalità d'esame

L’esame si svolgerà in forma orale e tenderà ad accertare le conoscenze acquisite in relazione a ciascuna parte del programma e la comprensione delle problematiche trattate.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI

Materiale e documenti