Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.Se sei un nuovo studente interessato all'immatricolazione, trovi le informazioni sul percorso di studi alla pagina del corso:
Laurea in Scienze del servizio sociale - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Lingua straniera competenza linguistica liv. B1 (completo) a scelta tra: INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO, TEDESCO
2° Anno Attivato nell'A.A. 2018/2019
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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3° Anno Attivato nell'A.A. 2019/2020
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Lingua straniera competenza linguistica liv. B1 (completo) a scelta tra: INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO, TEDESCO
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Psicologia dello sviluppo (2017/2018)
Codice insegnamento
4S00717
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-PSI/04 - PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE
Periodo
Sem. IB dal 13 nov 2017 al 20 gen 2018.
Obiettivi formativi
Il corso mira alla formazione di competenze relative al rilevamento e al trattamento di situazioni di disagio sociale, riferite sia ai singoli che a gruppi e comunità. In particolare, ci si propone di offrire alcuni strumenti concettuali e metodologici di base per la conoscenza e la comprensione dei processi psicologici che caratterizzano situazioni di rischio psicosociale in età evolutiva, secondo la prospettiva della psicologia dello sviluppo.
Al termine dell’insegnamento, lo studente dovrà dimostrare di possedere:
• Conoscenza e capacità di comprensione: del concetto di rischio psicosociale in età evolutiva e dei costrutti ad esso correlati, alla luce dei principali approcci teorici proposti in letteratura; dei processi dello sviluppo psicologico di base che caratterizzano l’infanzia e l’adolescenza, relativi al dominio cognitivo, sociale ed emotivo; dei processi psicologici, delle cornici di riferimento teoriche e delle modalità di intervento in relazione a situazioni di rischio psicosociale nell’infanzia (es., bambini con genitori affetti da psicopatologia, maltrattati e abusati, appartenenti a gruppi minoritari, con genitori separati o divorziati, adottati e in affido, ecc.) e nell’adolescenza (es., adolescenti appartenenti a gruppi minoritari, con comportamenti antisociali e devianti, con uso di sostanze, di fronte a una società complessa, ecc.);
• Conoscenza e capacità di comprensione applicate: relative alle metodologie che permettono la valutazione di processi psicologici e modalità di intervento in relazione a situazioni di rischio psicosociale nell’infanzia e nell’adolescenza; relative all’individuazione, nelle situazioni di rischio psicosociale trattate, di fattori di rischio e di protezione che possono giocare un ruolo nel far diminuire la vulnerabilità e favorire la resilienza psicologica durante lo sviluppo;
• Autonomia di giudizio in termini di valutazione critica di metodologie e modalità di intervento in relazione al rischio psicosociale nell’infanzia e nell’adolescenza;
• Abilità comunicative in termini di competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione, in particolare quelli utilizzati nel linguaggio scientifico della psicologia;
• Capacità di apprendere in termini di abilità di inserimento in gruppi di lavoro.
Programma
Il programma è suddiviso in tre parti:
(A) Rischio psicosociale in età evolutiva.
• Costrutti di base: adattamento, fattori di rischio e fattori di protezione; stress ed eventi traumatici; vulnerabilità e resilienza psicologica.
• Definizioni, modelli teorici, ruolo di fattori individuali e ambientali, strumenti di valutazione.
(B) Rischio psicosociale nell’infanzia.
• Processi di sviluppo psicologico nell’infanzia: sviluppo nel dominio cognitivo, sociale ed emotivo.
• Situazioni di rischio psicosociale nell’infanzia: bambini con genitori affetti da psicopatologia, maltrattati e abusati, appartenenti a gruppi minoritari, con genitori separati o divorziati, adottati e in affido, ecc.
• Bambini maltrattati e abusati: definizione e caratteristiche della violenza verso i bambini; conseguenze traumatiche della violenza a breve e lungo termine in termini di sviluppo psicologico.
• Bambini adottati e in affido: definizione e caratteristiche del legame adottivo; conseguenze in termini di sviluppo psicologico.
(C) Rischio psicosociale nell’adolescenza.
• Processi di sviluppo psicologico nell’adolescenza: sviluppo nel dominio cognitivo, sociale ed emotivo.
• Situazioni di rischio psicosociale nell’adolescenza: adolescenti appartenenti a gruppi minoritari, con comportamenti antisociali e devianti, con uso di sostanze, di fronte a una società complessa, ecc.
• Adolescenti appartenenti a gruppi minoritari: minori stranieri non accompagnati, processo di emigrazione, conflitti intergenerazionali, scuola come agenzia di integrazione.
• Adolescenti con comportamenti antisociali e devianti: definizione di antisocialità e devianza, spiegazioni, interventi.
• Adolescenti con uso di sostanze: definizione di dipendenza, fattori di rischio e protezione, prevenzione e trattamento, nuove dipendenze.
• Adolescenti di fronte a una società complessa: percorsi scolastici e lavorativi come fattori di rischio e protezione.
Modalità didattiche
Le lezioni prevedono l’utilizzo di modalità didattiche frontali, tese alla trasmissione delle nozioni basilari, integrate da modalità didattiche collaborative, aventi l’obiettivo di approfondire aspetti specifici del programma, in particolare tramite lo studio di articoli di ricerca. Il contenuto dei libri di testo, nonché delle lezioni tenute in aula, è aderente al programma. Ulteriore materiale didattico è disponibile su richiesta al docente.
Durante tutto l’anno accademico, inoltre, è disponibile il servizio di ricevimento individuale gestito dal docente, negli orari indicati sulle pagine web (senza necessità di fissare uno specifico appuntamento) e costantemente aggiornati.
Nella prima lezione si fornirà il calendario completo delle attività didattiche con le date e gli argomenti trattati nelle lezioni di cui viene fornito l’orario e l’aula.
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
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Bombi, A. S., & Cannoni, E. | Bambini e salute. Psicologia dello sviluppo per le professioni sanitarie. | Bologna: Il Mulino | 2014 | ||
Speltini, G. | L’età giovanile. Disagio e risorse psicosociali | Bologna: Il Mulino | 2016 | Capitoli: Introduzione, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8. | |
Inguglia, C., & Lo Coco, A. | Resilienza e vulnerabilità psicologica nel corso dello sviluppo | Bologna: Il Mulino | 2013 |
Modalità d'esame
L’obiettivo dell’esame è accertare il raggiungimento dei risultati attesi dell’insegnamento, in termini di conoscenze e capacità di comprensione teoriche e applicate.
Le modalità di accertamento consistono in una prova scritta e una prova orale facoltativa. Entrambe vertono sull’intero programma del corso. Per la prova scritta, sono richieste dieci definizioni e quattro risposte a domande aperte. La durata della prova scritta è un’ora. La prova orale è facoltativa, e consiste in un colloquio integrativo richiesto dallo studente, dopo aver superato la prova scritta.
Le modalità di valutazione prevedono l’utilizzo di voti in trentesimi. Per la prova scritta, è prevista l’attribuzione di massimo un punto per ogni definizione e massimo cinque punti per ogni risposta alle domande aperte. Per la prova orale, è previsto fino a un massimo di tre punti.
Le modalità d’esame non sono differenziate fra frequentanti e non frequentanti.