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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea magistrale in Editoria e giornalismo - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta tra i seguenti
2° Anno Attivato nell'A.A. 2010/2011
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Teoria e tecniche della comunicazione multimediale (m) (2009/2010)
Codice insegnamento
4S02376
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
L-ART/06 - CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
Periodo
II semestre dal 22 feb 2010 al 5 giu 2010.
Sede
VERONA
Obiettivi formativi
Il corso fornirà una serie di criteri per la comprensione della comunicazione multimediale, volti all’analisi e alla progettazione di un sito web o di un prodotto multimediale dal punto di vista della gestione dell’architettura informativa, dell’utente modello e della usabilità di un sito
Programma
Il corso intende dimostrare come le scienze cognitive ed ergonomiche nella loro applicazione all’analisi e alla progettazione di prodotti multimediali (webusability) pervengano ad identificare criteri standard di progettazione, spesso inadeguati alla specificità dei singoli prodotti in quanto tali criteri vengono ribaditi come regole universali non sempre rispettose della singolarità dei casi. Infatti, l’analisi basata su criteri standard di progettazione perviene a valutazioni non sempre condivisibili, come dimostra la reale efficacia, o meglio adeguatezza, di produzioni anche non sempre facili all’utilizzo.
L’approccio della semiotica (anche nel suo risvolto sociologico, come in Barthes e Baudrillard) viene introdotto proprio per studiare i criteri di produzione di senso in grado di rendere conto dell’efficacia e del senso di alcune produzioni che non risultano standardizzate. Il risultato di questo studio è l’indicazione di metodi di analisi e di riflessione per progettare prodotti che non siano né oggettivamente standard né soggettivamente privi di criteri, ma basati su una riproducibilità adeguata ad un utente modello e adattati al caso singolo di progettazione.
Il programma del corso prevede dunque una parte introduttiva sull’analisi semiotica degli oggetti, seguito da un’analisi delle linee di tendenza del design moderno e contemporaneo e da uno studio delle valorizzazioni, così come proposto da J. M. Floch. I livelli di connotazione di un sito e le differenti valorizzazioni, studiate sincronicamente e diacronicamente rispetto al programma di azione di un utente, danno così ragione di uno sguardo composito e complesso nella costruzione del significato di un sito per un utente. Per questo, l’identificazione della strategia comunicativa non viene analizzata — e, conseguentemente, progettata — rispetto ad un utente medio, bensì prendendo come riferimento l’utente modello, che risulta a tutti gli effetti essere un paradigma del lettore modello teorizzato da U. Eco.
I principi di progettazione centrati sull’utente (come indicati da D. Norman e ripresi da J. Nielsen per il web) vengono allora a perdere la loro validità universalistica per divenire strumenti da adattare alla singolarità dei casi, degli utenti modello e delle valorizzazioni prescelte. La conclusione a cui perviene la ricerca del corso è, quindi, la prospettiva di una progettazione “al singolare”, che risolve alcune aporie delle recenti teorie dell’experience design, ancora vincolato alla mancanza di riferimento a diverse e molteplici strategie di utilizzo e produzione del senso contestualizzato.
Il corso prevede l’analisi di siti specifici e un laboratorio finale per un lavoro di restyling di un sito. Il corso prevede come prerequisiti la conoscenza di elementi di semiotica.
Testi principali di riferimento (la selezione delle parti e dei testi per l’esame verrà indicata a lezione):
R. Barthes, Semantica dell’oggetto, in L’avventura semiologia, Einaudi
J. Baudrillard, Il sistema degli oggetti, Bompiani
M. Deni, Oggetti in azione. Semiotica degli oggetti: dalla teoria all’analisi, Franco Angeli
U. Eco, Lector in fabula, Mondadori
J. M. Floch, Identità visive, Franco Angeli
J. M. Floch, Semiotica, marketing e comunicazione, Franco Angeli
J. Nielsen, Web usability, Apogeo, Milano
D. Norman, La caffettiera del masochista, Giunti Ed.
G. Cosenza, Semiotica dei nuovi media, Laterza
G. Anceschi (a cura di), Il progetto delle interfacce, Domus Academy
5. Krug, Don’t make me think. A common sense approach to web usability, Paperback
D. Norman, Emotional design, Giunti Ed.
M. Visciola, Usabilità dei siti, Apogeo Ed.
Modalità d'esame
esame orale