Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:

1° Anno 

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta
12
B
M-STO/08 ,M-STO/09
Un insegnamento a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
M-GGR/01
6
C
L-LIN/01

2° Anno   Attivato nell'A.A. 2015/2016

InsegnamentiCreditiTAFSSD
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta
12
B
M-STO/08 ,M-STO/09
Un insegnamento a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
M-GGR/01
6
C
L-LIN/01
Attivato nell'A.A. 2015/2016
InsegnamentiCreditiTAFSSD

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S003226

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

M-FIL/08 - STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE

Periodo

I semestre sede Trento dal 15 set 2014 al 23 dic 2014.

Sede

VERONA

Obiettivi formativi

NOTA BENE: L'insegnamento sarà erogato esclusivamente presso l'Università degli studi di Trento Avvicinare gli studenti, mediante l’analisi diretta dei testi, ad uno dei principali dibattiti della scolastica, quello dei rapporti gerarchici fra volontà e ragione nella determinazione dell’agire pratico.

Programma

Contenuti: “La dottrina della libertà nel XIII secolo”
Il corso prenderà in esame uno dei grandi dibattiti che hanno animato la filosofia del XIII secolo ovvero la concezione della libertà nei suoi rapporti con le due facoltà dell’anima, l’intelletto e la volontà. Discutere del primato di una delle due facoltà sull’altra significa anche domandarsi se la libertà derivi dal possesso della ragione che consente di assumere decisioni responsabili oppure derivi dalla possibilità di scegliere, grazie alla facoltà della volontà, anche in opposizione al giudizio razionale. Sostenitore di questa seconda posizione fu Enrico di Gand che approfondì le tendenze volontaristiche del pensiero agostiniano e il fondamento filosofico della libertà della volontà. Al contrario, il suo diretto interlocutore, Goffredo di Fontaines, radicalizzò l’intellettualismo di Tommaso e situò la libertà umana nella capacità della ragione pratica di formulare giudizi. L’acceso dibattito che si sviluppa negli ultimi decenni del XIII secolo fra questi due autori mette a confronto due visioni antropologiche opposte ispirate a tradizioni di pensiero diverse (rispettivamente l’agostinismo e l’aristotelismo), ma accomunate dalla conoscenza approfondita dell’Ethica Nicomachea di Aristotele con la quale anche Enrico di Gand si misura tentando di raggiungere un difficile equilibrio fra tradizione agostiniana e innovazione aristotelica.

Metodi Didattici: Lezioni frontali e seminari.


Altre Informazioni: Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente.

Testi:
Programma per gli studenti FREQUENTANTI che NON hanno tenuto una relazione:
1) Lettura e commento dei quodlibeta di Enrico di Gand (quod. I, q. 14 e q. 17) e di Goffredo di Fontaines (brani tratti da quod. VI, q. 10 [frammenti] e quod. VIII, q. 16) e dei testi analizzati a lezione.
2) G. Alliney, Introduzione, in Id., Il nodo nel giunco. Le questioni sulla libertà di Enrico di Gand, Bari, Edizioni di pagina 2009, pp. 7-108.
3) G. Alliney, La chimera e il girarrosto. Per una storia della libertà, in Claudio Tugnoli (a cura di), Libero arbitrio. Teorie e prassi della libertà, Napoli, Liguori, 2014, pp. 183-229.
4) P. Porro, Trasformazioni medievali della libertà/1. Alla ricerca di una definizione del libero arbitrio (cap. 7); /2. Libertà e determinismo nei dibattiti scolastici (cap. 8), in M. De Caro, M. Mori, E. Spinelli (a cura di ), Libero arbitrio. Storia di una controversia filosofica, Roma, Carocci, 2014, pp. 171-221.

Programma per gli studenti FREQUENTANTI che hanno tenuto una relazione:
1) Lettura e commento dei quodlibeta di Enrico di Gand (quod. I, q. 14 e q. 17) e di Goffredo di Fontaines (brani tratti da quod. VI, q. 10 [frammenti] e quod. VIII, q. 16) e dei testi analizzati a lezione.
2) G. Alliney, Introduzione, in Id., Il nodo nel giunco. Le questioni sulla libertà di Enrico di Gand, Bari, Edizioni di pagina 2009, pp. 7-108.

Programma per gli studenti NON FREQUENTANTI (si prega di prendere contatto con la docente)
1) Lettura e commento dei quodlibeta di Enrico di Gand (quod. I, q. 14, q. 15, q. 16 e q. 17) e di Goffredo di Fontaines (brani tratti da quod. VI, q. 10 [frammenti] e quod. VIII, q. 16 --> vedere in Didattica on line o chiedere alla docente).
2) G. Alliney, Introduzione, in Id., Il nodo nel giunco. Le questioni sulla libertà di Enrico di Gand, Bari, Edizioni di pagina 2009, pp. 7-108.
3) G. Alliney, La chimera e il girarrosto. Per una storia della libertà, in Claudio Tugnoli (a cura di), Libero arbitrio. Teorie e prassi della libertà, Napoli, Liguori, 2014, pp. 183-229.
4) P. Porro, Trasformazioni medievali della libertà/1. Alla ricerca di una definizione del libero arbitrio (cap. 7); /2. Libertà e determinismo nei dibattiti scolastici (cap. 8), in M. De Caro, M. Mori, E. Spinelli (a cura di ), Libero arbitrio. Storia di una controversia filosofica, Roma, Carocci, 2014, pp. 171-221.
5) Guido Alliney, L’acrasia nel pensiero di Enrico di Gand, in Universalità della ragione. Pluralità delle filosofie nel Medioevo, Palermo, Officina di Studi Medievali, 2012, II, pp. 401-410;
6) P. Donini, Incontinenza e sillogismo pratico nell’Etica Nicomachea, «Rivista critica di storia della filosofia» 31 (1977), pp. 174-194

Modalità d'esame

Esame orale.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI