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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea in Scienze del servizio sociale - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
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1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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2° Anno Attivato nell'A.A. 2020/2021
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3° Anno Attivato nell'A.A. 2021/2022
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Un insegnamento a scelta
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Un insegnamento a scelta
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Pedagogia della cura nel lavoro sociale (2021/2022)
Codice insegnamento
4S007389
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-PED/01 - PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
Periodo
Sem. 2B dal 4 apr 2022 al 4 giu 2022.
Obiettivi formativi
Obiettivi generali Conoscenza e comprensione - conoscenze e comprensione relative al proprio atteggiamento di ascolto - conoscenze e comprensione relative alla gestione della relazione empatica Capacità di applicare conoscenza e comprensione - attivare tutte le sensibilità necessarie a garantire un rapporto franco e collaborativo con l’utenza nonché con le altre figure impegnate nell’intervento. Obiettivi specifici L’insegnamento si propone in primo luogo di trasmettere le conoscenze di base relative al processo di cura ad orientamento pedagogico necessarie ad impostare una comprensione degli utenti. Una particolare attenzione verrà data ai portatori delle nuove fragilità dell’attuale contesto sociale. Le conoscenze sono connesse alle competenze dell’ascolto non giudicante ed empatico, alla visione olistica delle situazioni di fragilità e all’individuazione di aree di empowerment relative sia all’individuo, sia al suo gruppo familiare e/o di appartenenza (linguistica, religiosa, culturale). In secondo luogo l’insegnamento offre le conoscenze di base relative ai principali strumenti narrativi finalizzati ad individuare, comprendere, valutare e accompagnare gli utenti in una forma partecipata, ricercando le risorse in chi accede al servizio sociale e nel suo rispettivo ambiente di vita, promuovendo modalità di costruzione progettuale con altri servizi e reti di sostegno del territorio.
Programma
L’insegnamento si propone di indagare quali culture della cura oggi richiede il lavoro nel servizio sociale seguendo tre linee di ricerca:
a) I modelli di erogazione dei servizi, da molti anni, sono confrontati con le differenze che costituiscono la struttura multiculturale delle società. Approfondiremo i dispositivi di cura e di mediazione che tengono conto di tali differenze nel lavoro con le famiglie, le madri e i figli. Come, senza appiattire le differenze, è possibile confrontarsi con il complesso tema della tutela dei minori?
b) Lo scenario dei bisogni, modificato dalla pandemia, ha messo in moto innumerevoli azioni nate da associazioni, movimenti di cittadini, reti di famiglie. Come i servizi ne hanno tenuto conto? Come ripensare le relazioni tra servizi e individui, famiglie, territorio?
c) L’assunto teorico che attraversa l’insegnamento è che prendersi cura dell'altro implica, sul piano esistenziale, prendersi cura anche di sé. ll lavoro di cura, la ‘care’ (espressione di ciò che ci sta a cuore) è un atto che tocca la sfera emotiva, personale e professionale, quale postura l’assistente sociale può incarnare nel proprio lavoro?
Si approfondiranno conoscenze, strumenti e competenze volte all’aver cura, ricevere cura e creare situazioni di ‘microcomunità’ in cui il ‘fare cura’ si realizza attraverso percorsi di corresponsabilità e condivisione del Potere della cura. Saranno presenti dei testimoni privilegiati sul tema dei dispositivi di cura con le famiglie migranti (punto a) e dei movimenti associativi durante la pandemia (punto b). Per quanto riguarda l'ultimo punto si sperimenteranno strumenti di lavoro sul prendersi cura di sé nel lavoro di servizio sociale.
TESTI DI STUDIO:
1) Luigina Mortari, La pratica dell’aver cura, Bruno Mondadori, 2006 (studiare introduzione fino a p. 16; da p. 111 a p. 152 e da p. 179 a p. 201)..
2) Letizia Bianchi, Cura familiare, cura professionale, (da p. 71 a p. 93), in Colombo, Cocever, Bianchi (a cura), Il lavoro di cura. Come si impara, come si insegna, Carocci, 2004.
3) John McKnight, Assistenti sociali disabilitanti, (da p. 73 a p. 91), in Ivan Illich et al., Esperti di Troppo. Il paradosso delle professioni disabilitanti, Erikson 2008.
UN TESTO A SCELTA TRA:
- Alga M.L., Cima R., Allargare il cerchio. Pratiche per una comune umanità, Progedit, 2020.
- Simona Taliani, Non esistono culture innocenti. Gli antropologi, le famiglie spossessate e i bambini adottabili, L’Uomo, 2014, n. 2, pp. 45 -65 (articolo in rivista)
- Simona Taliani, Antropologie dell'infanzia e della famiglia immigrata, Rivista della Società italiana di antropologia medica / 39-40, ottobre 2015, pp. 17-70 (articolo in rivista)
- Buchi Emecheta, Cittadina di seconda classe, Giunti (ROMANZO) - CONSIGLIATO
- Rosanna Cima, Culture della cura. Mediazione culturale ed etnoclinica in ambito educativo, sociale, sanitario, ed. PresentArsì, 2014. (RICERCA)
- AA. VV., Dire la maternità, stampato in proprio, Ass. Stella – Casa di Ramìa – Comune di Verona, 2016. (ESPERIENZE)
- Chiara Zamboni, Sentire, in La carta coperta. L’inconscio nelle pratiche femministe, Moretti e Vitali, 2019 (pp-61-79) (SAGGIO di FILOSOFIA DELLA DIFFERENZA)
MODALITA’ DIDATTICHE
L’insegnamento vuole essere un percorso formativo e di ricerca, si svolge quindi in forma attiva, riflessiva e compositiva.
La didattica richiede la presenza, nel caso in cui non fosse possibile la presenza si effettueranno incontri in streaming;
Si sperimenterà, durante l’insegnamento, uno strumento narrativo di cura di sè.
Bibliografia
Modalità d'esame
L’esame si svolgerà in forma orale sui testi di studio e sui contenuti delle lezioni.
Obiettivi dell'esame:
Le/gli studenti sono chiamate/i a dimostrare di
- aver acquisito i fondamenti teorici della cura (capitoli di Mortari, Bianchi) e le questioni del rischio di abuso di potere nel lavoro di cura (capitolo di McKnight);
- connettere i contenuti delle lezioni con la propria esperienza di tirocinio in relazione al prendersi cura dell'altro;
- saper analizzare in forma critica e auto-critica situazioni complesse presentate nell'insegnamento;
- formulare argomentazioni riferite ai temi dell'insegnamento in modo critico, propositivo, evidenziando dubbi, possibili proposte di lettura delle trasformazioni dei bisogni dei beneficiari dei servizi.
Modalità di valutazione.
La valutazione della prova orale è in trentesimi.
Gli studenti ERASMUS sono pregati di prendere contatto con la docente all’inizio dei corsi per concordare insieme le modalità didattiche e delle prove di accertamento.