Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:

1° Anno 

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta
12
B
M-STO/08 ,M-STO/09
Un insegnamento a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
M-GGR/01
6
C
L-LIN/01

2° Anno   Attivato nell'A.A. 2018/2019

InsegnamentiCreditiTAFSSD
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta
12
B
M-STO/08 ,M-STO/09
Un insegnamento a scelta
6
C
L-FIL-LET/08
6
C
M-GGR/01
6
C
L-LIN/01
Attivato nell'A.A. 2018/2019
InsegnamentiCreditiTAFSSD

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S003229

Coordinatore

Paolo Marangon

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

M-PED/02 - STORIA DELLA PEDAGOGIA

Periodo

II semestre - sede Trento dal 12 feb 2018 al 31 mag 2018.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI DEL CORSO DI STORIA DELLA PEDAGOGIA (LM)
Il modulo si prefigge di analizzare la "rivoluzione copernicana" della pedagogia avviata tra Otto e Novecento dal movimento per l'educazione nuova in Europa, in America e parzialmente in Polonia e connessa alla centralità del soggetto in formazione (puerocentrismo).
Nello specifico verrà approfondita una linea poco esplorata e particolarmente significativa di tale rivoluzione: quella che muovendo da J.J. Rousseau (1712-1778) e passando per J.H. Pestalozzi (1746-1827), giunge fino a J. Korczak (1878-1942) attraverso l'influsso successivo di un pedagogista sull'altro e dei tre intellettuali sulla cultura del loro tempo.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del corso - che prevede lezioni frontali, discussioni in aula, attività seminariali e brevi relazioni facoltative di approfondimento - lo studente avrà acquisito una serie di conoscenze e di abilità grazie alle quali sarà in grado di:
a) comprendere la portata storica e orientarsi nella più grande rivoluzione pedagogica del Novecento;
b) analizzare un particolare indirizzo di tale rivoluzione, mettendo a fuoco le figure di tre eminenti pedagogisti collegati tra loro e distinguendo criticamente gli aspetti di continuità e di specificità che li caratterizzano;
c) interpretare in modo adeguato i documenti proposti dal docente durante le lezioni e l'opera scelta dallo studente tra quelle proposte nei testi di riferimento;
d) collaborare con i colleghi e partecipare attivamente a uno dei seminari dedicati ai tre Autori;
e) riconoscere e valutare i risultati conseguiti mediante la frequenza e lo studio personale in ordine all'arricchimento del proprio percorso formativo e alla comprensione delle problematiche educative odierne individuate durante le lezioni.

Programma

Il corso si svolge presso la sede di Trento.

Contenuti/programma del corso:
IL PROGRAMMA del corso prevede lo svolgimento dei seguenti argomenti:
1. motivazioni, obiettivi, struttura e metodo del corso;
2. genesi storica e caratteristiche del movimento per l'educazione nuova nelle sue diverse fasi e nei suoi principali protagonisti europei e nordamericani;
3. il precursore della rivoluzione puerocentrica: J.J. Rousseau e l'Emilio;
4. ricezione dell'eredità rousseauiana e novità della pratica educativa e dell'elaborazione teorica di J.H. Pestalozzi;
5. influsso di J.H. Pestalozzi su J. Korczak e originalità della rivoluzione puerocentrica negli scritti e nella prassi educativa del pedagogista polacco, che ha ispirato la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, approvata dall'ONU nel 1959.

Metodi Didattici utilizzati e attività di apprendimento richieste allo studente:
Le metodologie didattiche comprendono:
a) lezioni frontali caratterizzate da interattività e partecipazione attiva degli studenti;
b) letture guidate degli Autori;
c) seminari interni sui tre principali protagonisti del programma.
Per le lezioni frontali il docente si servirà di un supporto didattico in power point.
L'apprendimento degli studenti è favorito mediante:
a) la partecipazione al dibattito in aula;
b) la comunicazione al seminario sull'Autore scelto da ogni studente.
Sono anche incoraggiate ricerche opzionali di approfondimento da parte degli studenti.

Testi di riferimento/Bibliografia:
PER TUTTI è previsto lo studio del libro di G. Chiosso, Novecento pedagogico, La Scuola, Brescia 1997 e successive ed., cap. 2.

PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI, oltre agli appunti del corso, un libro a scelta tra i seguenti: J.J. Rousseau, Emilio, a cura di A. Visalberghi, Laterza, Roma-Bari 2003 e precedenti o successive ed.; Menschenbildung. L'idea di formazione dell'uomo in Johann Heinrich Pestalozzi, a cura di P. Levrero, il melangolo, Genova 2014; L. Giuliani, Korczak. L'umanesimo a misura di bambino. Storia del pedagogista martire nel lager con i suoi 203 ragazzi, Il Margine, Trento 2016.

PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI, in sostituzione degli appunti, è richiesto lo studio di una seconda opera a scelta tra quelle precedentemente indicate.

Modalità d'esame

STUDENTI FREQUENTANTI
L'esame di fine corso consisterà in un colloquio orale:
a) sul libro di G. Chiosso indicato nei testi di riferimento;
b) sugli appunti delle lezioni;
c) su un'opera scelta dallo studente tra quelle comprese nei testi di riferimento.
Per gli studenti frequentanti che presenteranno una relazione di approfondimento il colloquio si svolgerà a partire da quest'ultima.
Ai fini della valutazione da parte del docente concorreranno la pertinenza delle risposte, la strutturazione coerente e autonoma del discorso, la qualità dell'interpretazione di un brano tratto dall'opera prescelta dallo studente, la capacità di stabilire correttamente nessi e confronti tra aspetti analoghi presenti nei tre Autori esaminati, l'autovalutazione dei risultati conseguiti attraverso la frequenza e lo studio personale.
Per quanto riguarda l'aspetto quantitativo della valutazione, si attribuiranno da 0 a 10 punti per la parte attinente al libro di G. Chiosso e 20 punti, variamente graduati, per la parte relativa agli appunti delle lezioni e all'opera scelta dallo studente.

STUDENTI NON FREQUENTANTI
Per gli studenti non frequentanti il colloquio sarà articolato in tre momenti: uno sul libro di Chiosso e due sulle opere scelte dallo studente tra quelle indicate nella bibliografia di riferimento. I criteri della valutazione e dell'attribuzione del punteggio finale sono identici a quelli utilizzati per gli studenti frequentanti.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI