Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso.Se sei un nuovo studente interessato all'immatricolazione, trovi le informazioni sul percorso di studi alla pagina del corso:
Laurea in Beni culturali - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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2° Anno Attivato nell'A.A. 2009/2010
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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A3 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
A2 Due insegnamenti a scelta tra i seguenti:
A1 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
A4 Un insegnamento a sceltra tra i seguenti:
A5 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
3° Anno Attivato nell'A.A. 2010/2011
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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A6 Due insegnamenti a scelta tra i seguenti:
A7 Un ins. a scelta tra i seg. in coerenza con l'ind. prescelto:
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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A3 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
A2 Due insegnamenti a scelta tra i seguenti:
A1 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
A4 Un insegnamento a sceltra tra i seguenti:
A5 Un insegnamento a scelta tra i seguenti:
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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A6 Due insegnamenti a scelta tra i seguenti:
A7 Un ins. a scelta tra i seg. in coerenza con l'ind. prescelto:
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Giardini storici e botanica per i Beni culturali (2010/2011)
L'insegnamento è organizzato come segue:
Obiettivi formativi
Modulo: BOTANICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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Il corso si propone di dare una preparazione di base sulla biologia vegetale, con particolare riferimento agli organismi che vengono a fornire la materia prima di cui è costituito un bene culturale e agli organismi che interagiscono sulla conservazione dei beni culturali; verranno inoltre illustrate le analisi botaniche volte alla conoscenza di un bene culturale. Alla fine del corso, lo studente avrà acquisito una formazione di base sulle principali attività metaboliche, sulla varietà degli organismi vegetali e sui loro diversi livelli di organizzazione; nonché una conoscenza sulle analisi botaniche applicabili sui materiali di interesse culturale da conservare e proteggere: manufatti lignei, opere in pietra, giardini storici. Nel corso si farà pertanto riferimento a settori della Botanica applicata ai Beni Culturali come: Anatomia del legno, Xilotassonomia, Carpologia, Dendrocronologia e Palinologia. Le piante come bene culturale: Erbari, Orti botanici, Giardini.
Modulo: ARBORICOLTURA GENERALE E GIARDINI STORICI (I) I MODULO
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il corso si propone di far acquisire allo studente la consapevolezza che, al contrario di quanto generalmente si pensa, il giardino non è soltanto un pezzo di terra su cui vegetano alberi e fiori, ma una vera forma d’arte che ha attraversato l’intera storia dell’umanità. E che pertanto, così come ogni altra forma d’arte, è figlia del suo tempo: del suo momento storico, della sua cultura della sua politica e della sua economia. Che in un’opera svincolata assai più di altre da pratiche funzioni di reddito, quale è appunto il giardino, vi si possono esprimere con la maggiore chiarezza ed evidenza, A differenza poi da ogni altra umana creazione, il giardino è il particolarissimo luogo in cui si viene instaurare un nesso del tutto speciale ed assolutamente stringente tra coltivazione e pensiero, natura ed arte: offrendo di fatto, tra le innumerevoli forme nelle quali la creatività dell’uomo si è andata esprimendo nei secoli, l’unico esempio in cui è la vegetazione a costituire la vera essenza dell’opera, la matrice del suo stresso strutturarsi e del suo apparire come forma. Specialmente nel Veneto dove, a differenza di altre regioni italiane nelle quali è spesso l’elemento lapideo a costituire la componente dominante, sono appunto gli alberi e i fiori a diventare i veri, grandi protagonisti del giardino. Ed è attraverso il mutare nel tempo delle scelte ad essi relative e attraverso il diversificarsi della loro funzione all’interno del giardino che lo studente potrà percepire la forte valenza culturale di cui le essenze vegetali sono via via portatrici.
Le immagini dei giardini più significativi (specie di quelli che fortunatamente ci sono pervenuti), consentiranno poi allo studente non solo di cogliere le diverse strutture formali di cui essi si costituiscono e di comprendere il ruolo svolto dal giardino nell’evoluzione della cultura e nelle vicende della storia, ma anche di acquisire, nei confronti di opere tanto fragili e caduche, quel rispetto e quell’amore senza i quali non esiste conservazione.
Programma
Modulo: BOTANICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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Organismi vegetali
- Nozioni di base sugli organismi autotrofi ed eterotrofi
- Cenni sulla respirazione e fotosintesi
- Gli organismi vegetali: la specie come unità biologica; cenni sulla classificazione.
- L’emersione dall’acqua e la vita in ambiente subaereo: generalità sui procarioti, alghe, funghi, licheni, briofite, pteridofite, gimnosperme e angiosperme.
- Areali di distribuzione.
- Distribuzione della vegetazione: i principali orizzonti vegetazionali presenti in Italia
- Cenni sull’introduzione di specie esotiche con particolare riferimento a parchi e giardini.
Biodeterioramento dei Beni Culturali.
- Approfondimenti sugli organismi biodeteriogeni: batteri, alghe, funghi, licheni, insetti xilofagi e loro azione di degrado
- La flora vascolare nelle aree archeologiche e monumentali: le torme biologiche e gli indici di pericolosità
Organismi vegetali come materia prima nel campo dei beni culturali
-Il corpo legnoso delle Gimnosperme e Angiosperme come materiale da costruzione e da lavorazione artistica; agenti bioderiogeni del legno; metodi di datazione del legno.
- Le principali specie legnose impiegate nel campo storico-artistico e loro caratteristiche Fibre tessili di origine vegetale e loro impiego nel campo dei Beni Culturali
Indagini botaniche applicate ai Beni Culturali:
- Fitoiconologia
- Xilotassonomia
- Dendrocronologia
- Palinologia
- Archeocarpologia
Le piante come bene culturale
- Alberi monumentali
- Erbari storici
- Orti botanici
- Musei naturalistici
- Il contributo delle analisi botaniche nello studio dei parchi e dei giardini storici: alcuni casi di studio
Tutti gli argomenti indicati nel programma sopra esposto costituiscono materia di studio per sostenere l’esame di “Botanica per i Beni Culturali (6 crediti)”.
Gli argomenti indicati in corsivo costituiscono materia d’esame per gli studenti che hanno effettuato il passaggio al nuovo ordinamento e hanno già sostenuto l’esame di Botanica generale (3 crediti). Essi saranno trattati nelle lezioni che si terranno a partire dall’11 novembre. Nell’ambito di tali lezioni sono previste alcune esercitazioni relative all’individuazione dei principali caratteri macroscopici del legno utili al suo riconoscimento; studio dei danni provocati dai principali insetti silofagi e loro riconoscimento.
Oltre alle lezioni frontali sono previste delle uscite didattiche.
Modulo: ARBORICOLTURA GENERALE E GIARDINI STORICI (I) I MODULO
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Contenuto del corso: Le prime lezioni verteranno su di una serie di esempi assai diversi tra loro per forma, linguaggio, epoca storica, in modo da far comprendere quanto anche un’opera essenzialmente vegetale, come è appunto il giardino, possa rispecchiare la specificità delle diverse culture. Seguiranno poi lezioni più “strutturate” sulla storia: dal periodo antico a quello medievale e moderno. Attenzione particolare verrà riservata allo speciale rapporto che a partire dal Cinquecento si era venuto a istituire, in area veneta, tra giardino, villa e circostante campagna, nonché alle ragioni economiche e politiche che ne costituirono i presupposti. Se, poi, non mancheranno esempi di giardini sei-settecenteschi, un altro momento su cui ci si soffermerà in modo particolare sarà quello seguito alla bufera napoleonica e alle conseguenze, tra loro tanto diverse che si vennero a verificare in due regioni pur politicamente legate, quali erano state Veneto e Lombardia, e che il giardino puntualmente registrò. La fine della preminenza economica dell’agricoltura e lo sviluppo dell’industria connoteranno poi il giardino, già agli inizi del Novecento, in modo del tutto nuovo.
Testi di riferimento:
A. Tagliolini, Storia del giardino italiano, Firenze 1991.
A. Conforti Calcagni, “Bellissima è dunque la rosa…” I giardini dalle signorie alla Serenissima, Milano 2003.
A. Conforti Calcagni, “Bei sentieri, lente acque” I giardini del Lombardo-Veneto, Milano 2007.
I testi sono reperibili in biblioteca.
Metodi didattici: lezioni frontali supportate da proiezioni di diapositive e seguite da visita guidata di alcuni giardini storici. La scelta di concentrare le lezioni nel secondo semestre dell’Anno Accademico risponde appunto a tale scopo.
Modalità d'esame
Modulo: BOTANICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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Esame orale previa prova scritta di accertamento
Modulo: ARBORICOLTURA GENERALE E GIARDINI STORICI (I) I MODULO
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conoscenza degli argomenti trattati durante il corso e sviluppati nella bibliografia suggerita. Personale capacità di giudizio. Esame scritto.