Studiare

In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

Piano Didattico

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Laurea magistrale in Storia delle Arti - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°
Lingua inglese liv. B2
6
F
-
Tra gli anni: 1°- 2°
Altre attività formative
6
F
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S02329

Coordinatore

Dario Donetti

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA

Periodo

CuCi 1 A dal 25 set 2023 al 4 nov 2023.

Corsi Singoli

Autorizzato

Obiettivi di apprendimento

Acquisire competenze specifiche per la lettura del manufatto architettonico; approfondire le conoscenze relative alla storia dell’architettura europea.

Prerequisiti e nozioni di base

Non è necessario alcun requisito preventivo, ma si incoraggia gli studenti a frequentare il corso dopo aver acquisito nozioni fondamentali di Storia dell’architettura medievale, Storia dell’architettura della prima età moderna, e Storia della critica d’arte

Programma

Il corso affronterà la cosiddetta “questione della lingua” in architettura, ovvero la formulazione e la canonizzazione del linguaggio classicista, tra Quattro e Cinquecento. Le lezioni permetteranno di decifrare il lessico e la sintassi degli ordini architettonici, di interpretare significati associabili a specifiche riprese dall’antico, di leggere i messaggi politici o i conflitti culturali sottintesi alle diverse declinazioni dello stile predominante in Italia, in Europa e nel Nuovo Mondo sino all’avvento del modernismo. L’apparente normatività del classicismo rivelerà così fenomeni di innovazione e resistenza, identità locale e universalismo, transizione e conservazione che percorrono l’architettura della prima età moderna. Appoggiandosi sulla produzione teorica dell’epoca, le lezioni frontali si concentreranno su monumenti esemplari o sulla produzione di singoli autori, alternandosi a incontri seminariali per la discussione della bibliografia assegnata settimanalmente e, nella seconda parte del corso, a brevi presentazioni da parte degli studenti su casi di studio pertinenti, che varranno ai fini della valutazione finale.

Bibliografia

Visualizza la bibliografia con Leganto, strumento che il Sistema Bibliotecario mette a disposizione per recuperare i testi in programma d'esame in modo semplice e innovativo.

Modalità didattiche

il corso si strutturerà secondo la seguente sequenza di argomenti, discussioni e presentazioni seminariali:
1) “Premessa: il problema della rappresentazione in architettura”;
2) discussione dei testi: E. Gombrich, 'Il senso dell’ordine', 1984 (estratto)
3) “Innovazione: Brunelleschi alla Sagrestia Vecchia”;
4) discussione dei testi: M. Trachtenberg, 'Michelozzo e la cappella Pazzi', 1997;
5) “Transizione: Leon Battista Alberti e il rinnovamento di Santa Maria Novella”;
6) discussione dei testi: R. Wittkower, 'L’Alberti di fronte all’architettura antica', 1964;
7) presentazioni individuali;
8) “Identità: il bugnato dei palazzi fiorentini”;
9) discussione dei testi: G. Belli, 'Forma e naturalità nel bugnato fiorentino del Quattrocento', 1996;
10) presentazioni individuali;
11) “Lingua: gli ordini classici e il palazzo romano”;
12) discussione dei testi: C. Frommel, 'I palazzi di Raffaello: come si abitava a viveva nella Roma del primo Cinquecento', 2003;
13) presentazioni individuali;
14) “Disegno: la facciata di San Lorenzo a Firenze”;
15) discussione dei testi: M. Tafuri, 'Ricerca del Rinascimento', 1992 (estratto);
16) presentazioni individuali;
17) “Astrazione: Palladio a Venezia”;
18) discussione dei testi: James Ackerman, 'Palladio', 1972 (estratto)
Testo di riferimento:
John Summerson, 'Il linguaggio classico dell'architettura', Einaudi, Torino 2010.

Modalità di verifica dell'apprendimento

La prova finale sarà di tipo orale, con riferimento agli esempi mostrati dal docente e alla letteratura discussa a lezione.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI

Criteri di valutazione

L’esame verificherà la conoscenza degli argomenti affrontati nelle lezioni frontali e della bibliografia. Gli studenti dovranno dimostrare padronanza critica dei contenuti del corso, ovvero di saper interpretare in modo analitico il linguaggio visivo impiegato dall’architettura del classicismo italiano ed europeo.

Criteri di composizione del voto finale

Alla valutazione, espressa in trentesimi, contribuiranno in eguale misura la prova orale e la presentazione individuale su un caso di studio (della durata di 8-10 minuti) offerta durante il corso; la partecipazione attiva alle discussioni settimanali sarà considerata positivamente al momento dell’assegnazione del voto.
Gli studenti che non saranno in grado di frequentare attivamente il corso e di contribuire con una propria presentazione redigeranno un breve saggio di argomento affine (illustrato e munito di note a piè di pagina, della lunghezza minima di 10.000 battute). Il testo - in formato PDF, identificato tramite nome, cognome e numero di matricola - dovrà essere consegnato per posta elettronica, con un anticipo non inferiore alle due settimane rispetto alla data dell’appello scelto per la prova orale.

Lingua dell'esame

Italiano