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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

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Laurea magistrale in Scienze filosofiche - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
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2° Anno  Attivato nell'A.A. 2011/2012

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
30
E
-
Attivato nell'A.A. 2011/2012
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
30
E
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S02308

Coordinatore

Linda Napolitano

Crediti

12

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

M-FIL/07 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

Periodo

Secondo semestre dal 28 feb 2011 al 4 giu 2011.

Obiettivi formativi

S’intende formare all’uso della terminologia filosofica propria (tutta, o quasi, di derivazione grecoantica) ed insegnare l’uso critico del testo anche in lingua originale (grecoantico), per l’acquisizione di problemi e concetti filosofici centrali. S’intende, inoltre, far acquisire la capacità di argomentare in contraddittorio tramite confronti di tipo seminariale e dibattiti.

Programma

Prerequisiti: La conoscenza della storia della filosofia greca e latina (dal VI sec. a.C. al 529 d.C.) è presupposta; quella del grecoantico e del latino costituisce certo una facilitazione, ma, pur auspicabile, non è obbligatoria. Sono richieste piuttosto attenzione all’indagine lessicale, inclinazione alla lettura critica del testo filosofico e al discorso argomentativo.

Contenuto del corso: “Platone: l’ombra e l’immagine”
La nozione platonica d’immagine è stata per lo più intesa come negativa (tre gradi lontana dalla verità, falsa e illusoria). Ma l’iconoclastia e la critica radicale all’arte, tradizionalmente ascritte a Platone, non spiegano l’uso ch’egli stesso fa di immagini e miti. In realtà l’immagine (nella duplice versione di eikòn ed èidolon, e, ancora, d’immagine visiva e parlata) si colloca nei Dialoghi al centro di un’intensa ed interessante rete problematica: l’immagine è vera sempre e solo nel suo riferimento al modello, che la trascende e la eccede (come sancisce il Sofista); di essa si può fare un uso conoscitivo, sociale e morale del tutto negativo (come mostra il ‘mito’ della caverna). E tuttavia, correttamente usata, essa può essere una particolare forma di accesso al vero, alla quale ci si può “arrischiare a credere” (come sancisce il Fedone) e che può perfino “salvare” (com’è detto alla fine del mito di Er, nella Repubblica): essa consente anche di comunicare il vero a chi non sia filosofo o anche, problematicamente, d’ipotizzarlo da parte di chi sia filosofo. Particolari e innovative riflessioni, infine, possono esser fatte sulla costruzione dell’immagine di sé e sull’uso dell’immagine stessa entro una ‘pedagogia’ della sofferenza.

Testi di riferimento:
I MODULO (Introduzione):
-Dispensa, messa a disposizione degli studenti, come introduzione al problema dell’immagine in Platone.

II MODULO e III MODULO (testi di riferimento):
-L.M. NAPOLITANO VALDITARA, Platone e le ‘ragioni’ dell’immagine. Percorsi filosofici e deviazioni tra metafore e miti, Milano, Vita § Pensiero 2007.
- letture da Platone: fotocopie di testi originali messe a disposizione degli studenti.

IV MODULO (Approfondimenti critici) (se possibile, anche in collaborazione con altri docenti):
-La concezione dell’immagine platonica nel ‘900.

Metodi didattici: Il corso prevede lezioni frontali e seminariali con lettura diretta di testi e successiva discussione comune; perciò è utile e dunque auspicabile, benché ovviamente non obbligatoria, la frequenza.
Per i non frequentanti il programma rimane lo stesso, ma essi dovranno contattare la docente per concordare un testo personalizzato (a seconda delle proprie conoscenze pregresse, della propria formazione curricolare e dei propri interessi), il cui studio compensi la mancata frequenza del corso.

Modalità d'esame

Lo studente verrà interrogato oralmente, invitato anche alla lettura ed al commento dei passi letti insieme in classe. Chi lo desiderasse potrà presentare una breve relazione scritta (5-10 cartelle da presentarsi, inviandola anche via mail, almeno una settimana prima dell’esame) sui temi e testi discussi in classe: la relazione sarà poi discussa oralmente durante l’esame.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI