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Laurea magistrale in Scienze filosofiche - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
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1° Anno

InsegnamentiCreditiTAFSSD

2° Anno  Attivato nell'A.A. 2016/2017

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
30
E
-
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Attivato nell'A.A. 2016/2017
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Prova finale
30
E
-
Insegnamenti Crediti TAF SSD
Tra gli anni: 1°- 2°

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S003321

Coordinatore

Linda Napolitano

Crediti

6

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

M-FIL/07 - STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

Periodo

Sem. IB dal 9 nov 2015 al 17 gen 2016.

Obiettivi formativi

S’intende formare all’uso della terminologia filosofica (tutta, o quasi, di derivazione greco-antica) ed insegnare l’uso critico del testo anche in lingua originale (greco-antico), per l’acquisizione di problemi e concetti filosofici centrali. S’intende, inoltre, far acquisire la capacità di argomentare in contraddittorio tramite confronti seminariali e dibattiti.
La conoscenza della storia della filosofia greca e latina (dal VI sec. a.C. al 529 d.C.) è presupposta; quella del greco-antico e del latino costituisce certo una facilitazione, ma, pur auspicabile, non è obbligatoria. Sono richieste piuttosto attenzione all’indagine lessicale, inclinazione alla lettura critica del testo filosofico e al discorso argomentativo.

Programma

Pratica della cura di sé, dialogo ed amor di sapienza

Inizio: lun. 8/11/2015
Orario: lun.15.40-17.20; mar., mer. 17.20-19.00, Aula 1.4, Palazzo di Lettere
Ricevimento: mart. 15-17

Titolo: Pratica della cura, dialogo, ed amor di sapienza

Varie correnti di pensiero e singoli autori si son riferiti, di recente, alla platonica epimèleia heautoû: le cosiddette ‘pratiche filosofiche’, importanti filosofi del Novecento (Patoĉka, Hadot, Foucault) e coloro che riflettono criticamente sulla medicina tecnologica contemporanea ((Jaspers, Gadamer). Nonostante l’ampiezza di questa riflessione, la nozione stessa di ‘cura’ necessita di chiarimenti, richiamando anzitutto i diversi sensi che già Heidegger attribuì alla sua Sorge. Inoltre, occorre distinguere la nozione corrente, puramente riparativa, di cure, dalla più ampia nozione e promotiva nozione di care. Il modello di quest’ultima si può ritrovare già nell’antica medicina greca e nella platonica epimèleia.
Proprio nel Fedro (270 b) Gadamer individua un’analogia fondamentale tra la medicina, la quale garantisce salute e forza al corpo tramite i phàrmaka e gli alimenti sani, e la retorica filosofica, la quale vale all’anima persuasione e virtù attraverso discorsi ed atti buoni. Dunque tanto la medicina quanto la filosofia mirano a ‘darsi cura’ del proprio oggetto, rispettivamente il corpo e l’anima, rendendoli capaci di fiorire e diventare i migliori per natura possibile. D’altronde il rapporto che Platone instaura fra corpo ed anima non è l’opposizione incomponibile spesso immaginata dalla tradizione e l’heautòn di cui egli parla è propriamente o primariamente – ma certo non esclusivamente – psychè (Alc. I 128a-130d). L’anima poi, a sua volta, è una dýnamis , il cui compito fondamentale è quello, dove compare, di portare vita. Vere tali nozioni, possiamo perciò approfondire i tre tratti basilari della platonica epimèleia heautoû. Possiamo ‘darci cura’ di noi stessi: i) instaurando relazioni di tipo dialogico; ii) conoscendo noi stessi e vivendoci come esseri strutturalmente insipienti; iii) ma, soprattutto, conoscendo e vivendo noi stessi come esseri erotici. Ognuno di noi è infatti figlio del demone Eros, che è sì geneticamente povero e mancante, ma anche teso per la vita intera a cercare e creatore da sé (partoriente) il kalokagathòn che per natura desidera. Questa, secondo Platone, è l’origine autentica dell’epimèleia che ognuno di noi è capace e bisognoso di offrire a se stesso, per quanto, almeno in questa vita, è un intero fatto di corpo-ed-anima. Per finire, come Socrate in punto di morte c’insegna (Phaed. 115b-c), solo una tale epimèleia ci consente di pervenire alla felicità a cui aspiriamo.

Testi di riferimento:
A) PLATONE, Alcibiade I. Alcibiade II, introd. di G. Arrighetti, tr. it. di D. Puliga, Milano BUR 20124 (sarà oggetto di studio solo il primo dialogo)
B) Dispensa (disponibile presso le copisteria “La rapida” e “Ateneo”)
C) un testo a scelta fra :
-L.M. NAPOLITANO VALDITARA, Il sé, l’altro, l’intero. Rileggendo i Dialoghi di Platone, Milano-Udine Mimesis 2010
-EAD, Pietra filosofale della salute.. Filosofia a antica e formazione in medicina, a c. di F. Fermeglia, Verona QuiEdit 2011
-EAD. ,“Prospettive” del gioire e del soffrire nell’etica di Platone, Milano-Udine 20132
-EAD., Virtù, piacere, felicità nell’etica dei Greci, Verona aemme edizioni 2014
D) un testo a scelta fra:
-M. FOUCAULT, La cura di sé. Storia della sessualità 3, tr. it. Milano Feltrinelli 1991 e ss.
-H.G. GADAMER, Dove si nasconde la salute, tr. it. Milano Cortina 2014
-C. BRENTARI – R. MÀDERA – S. NATOLI – L. VERO TARCA (a c. di), Pratiche filosofiche e cura di sé, Milano Mondadori 2006
- G. GIACOMETTI (a c. di), Sofia e psiche. Consulenza filosofica e psicoterapie a confronto, Napoli Liguori 2010
Le lezioni saranno disponibili in e-learning.

Modalità d'esame

Lo studente verrà interrogato oralmente, invitato anche alla lettura ed al commento dei passi letti insieme in classe.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI