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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

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Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:

2° Anno   Attivato nell'A.A. 2010/2011

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti

3° Anno   Attivato nell'A.A. 2011/2012

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Terminologia giuridica di una lingua straniera
Attivato nell'A.A. 2010/2011
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Attivato nell'A.A. 2011/2012
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Terminologia giuridica di una lingua straniera

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Codice insegnamento

4S001174

Coordinatore

Lorenzo Picotti

Crediti

6

Offerto anche nei corsi:

Lingua di erogazione

Italiano

Settore Scientifico Disciplinare (SSD)

IUS/17 - DIRITTO PENALE

Periodo

2° semestre - aprile/maggio 2013, 2° semestre - febbraio/marzo 2013

Obiettivi formativi

Il corso si articola in tre parti essenziali, che riflettono il peculiare rilievo del diritto penale nella sua odierna dimensione sovranazionale.
A. In una prima parte (dopo un’introduzione generale) verranno trattati i temi del diritto penale internazionale in senso stretto, relativi ai crimini internazionali, ed in particolare a quelli di competenza della Corte Penale Internazionale permanente (Statuto di Roma), con riferimenti anche alla giurisprudenza, ormai assai copiosa, dei Tribunali ad hoc per l’ex Jugoslavia ed il Ruanda oltreché di Norimberga e di Tokyo.
B. In una seconda parte verranno trattati i temi del “diritto penale europeo” dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che si arricchisce di numerose competenze penali esplicite, attribuite all’Unione in particolare dall’art. 83 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, ma anche dai suoi artt. 86 e 325 (questi ultimi relativi alla tutela penale degli interessi finanziari europei e all’istituzione di una Procura europea per perseguire i corrispondenti reati).
C. Infine, l’ultima parte verrà dedicata al tema dei rapporti fra giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e giurisdizioni penali nazionali, oltre che della stessa Corte di Giustizia dell’Unione europea, in relazione alle esigenze di tutela dei diritti fondamentali quali limite e nel contempo oggetto di obblighi di protezione penale da parte degli ordinamenti nazionali, considerando necessariamente anche profili di comparazione giuridica con paesi come la Germania, la Spagna, la Francia ed eventualmente di Common Law.

Programma

Il corso si snoderà nelle seguenti tre unità didattiche:
1. Evoluzione del diritto penale internazionale e dei crimini internazionali dai Tribunali ad hoc di Norimberga e di Tokyo fino a quelli per l’ex Jugoslavia ed il Ruanda; istituzione della Corte Penale Internazionale permanente (Statuto di Roma), crimini oggetto della sua competenza, parte generale del diritto penale internazionale, riferimenti alla giurisprudenza delle Corti
2. diritto penale nazionale e diritto dell’Unione europea: evoluzione e tecniche del processo di “europeizzazione”; superamento dell’originaria ripartizione fra competenze nazionali ed europee e della divisione fra primo e terzo pilastro; ruolo della giurisprudenza della Corte di Giustizia; effetti della riforma dei Trattati europei sulle competenze penali; protezione penale degli interessi finanziari europei; istituzione di una Procura europea.
3. tutela dei diritti fondamentali quali limite e nel contempo oggetto di obblighi di protezione penale da parte degli ordinamenti nazionali; rapporti fra giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo e giurisdizioni penali nazionali; ruolo della Corte di Giustizia dell’Unione europea; profili di comparazione giuridica con alcuni paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna).

Modalità d'esame

L’esame si svolge in forma orale. I frequentanti che approfondiscano singole tematiche assegnate dal docente durante il corso o nelle eventuali esercitazioni che potranno essere tenute dai collaboratori dr. Roberto Flor e dr. Ivan Salvadori, potranno discutere inizialmente tali argomenti in sede d’esame. Variazioni del programma potranno altresì essere concordate con il docente per l’approfondimento di specifici argomenti di interesse del candidato.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI

Materiale e documenti