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In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.

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Laurea in Beni culturali - Immatricolazione dal 2025/2026

Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.

CURRICULUM TIPO:

2° Anno   Attivato nell'A.A. 2010/2011

InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Due insegnamenti a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
6
A
L-FIL-LET/09
6
A
L-FIL-LET/02
Un insegnamento a scelta tra i seguenti in coerenza con il percorso prescelto
Altre attivita' formative
6
F
-
Attivato nell'A.A. 2010/2011
InsegnamentiCreditiTAFSSD
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
Due insegnamenti a scelta tra i seguenti
Un insegnamento a scelta tra i seguenti
6
A
L-FIL-LET/09
6
A
L-FIL-LET/02
Un insegnamento a scelta tra i seguenti in coerenza con il percorso prescelto
Altre attivita' formative
6
F
-

Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)

TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.




S Stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

iIntroduttivo
pProgredito
mMagistrale

Codice insegnamento

4S02123

Crediti

12

Coordinatore

Francesca Monti

Lingua di erogazione

Italiano

L'insegnamento è organizzato come segue:

CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO

Crediti

6

Periodo

Primo semestre

Docenti

Vasco Fassina

FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO

Crediti

6

Periodo

Secondo semestre

Obiettivi formativi

Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
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Acquisizione delle conoscenze riguardanti la composizione dei materiali lapidei naturali e artificiali nonché dei processi di interazione dei manufatti con l’ambiente. Verranno fornite informazioni sull’influenza degli inquinanti atmosferici sui processi di degrado dei monumenti e delle sculture lapidee esposte all’aperto. Saranno descritti i processi di alterazione dei principali litotipi usati nei monumenti italiani mettendo in relazione le forme di degrado con l’intima struttura dei differenti litotipi. Dopo avere acquisito la conoscenza dei meccanismi di degrado verranno fornite le nozioni riguardanti la metodologia da mettere in atto per procedere all’intervento conservativo. Saranno descritti i vari metodi di pulitura consigliati e verranno anche spiegati anche i metodi che possono provocare danni ai materiali. Per quanto riguarda le operazioni di consolidamento e protezione con metodi chimici verranno descritti i materiali che possono utilizzati illustrando le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti utilizzati.


Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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Obiettivo del corso è mettere lo studente in grado di comprendere i principi alla base delle tecniche fisiche analitiche e per immagini applicate alla diagnostica non invasiva delle opere d'arte

Programma

Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
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PREREQUISITI
Conoscenza delle nozioni elementari di chimica e fisica onde poter comprendere le applicazioni delle scienze chimiche e fisiche alla diagnosi e conservazione dei beni culturali.

CONTENUTO DEL CORSO:
1. Effetti dell’acqua e dei sali solubili sul degrado della pietra
Descrizione dell’azione esercitata dall’acqua che migra allo stato liquido o di vapore nei materiali inorganici porosi. Descrizione della migrazione dei sali solubili e della loro cristallizzazione per effetto dell’evaporazione dell’acqua. Pressione di cristallizzaione e di idratazione.
2. Considerazioni generali sulla morfologia del degrado
Studio dello stato di conservazione e descrizione delle morfologie del degrado in dunzione dei diversi litotipi. Il degrado della pietra a causa degli agenti naturali.
3. Influenza dell’inquinamento atmosferico sui processi di degrado dei materiali lapidei
Considerazioni generali sul ruolo dell’inquinamento atmosferici. Concetti elementari sugli inquinanti atmosferici. Meccanismi di formazione degli inquinanti atmosferici: anidride carbonica, ossidi di azoto, composti dello zolfo, sorgenti naturali e antropiche, ossidazione dell’anidride solforosa: omogenea in fase gassosa, eterogenea in fase liquida in atmosfera o sulla superficie lapidea.
4. Meccanismi di deposizione degli inquinanti atmosferici sulle superfici lapidee e la formazione delle croste nere
Relazione fra sporcamento e degrado.
Definizione della tipologia delle aree di alterazione dal punto di vista qualitativo e quantitativo.
Il meccanismo di degrado del marmo.
5. Pulitura dei materiali lapidei
a) Scopo della pulitura e criteri generali per la scelta del metodo di pulitura e dei relativi prodott.i
b) Metodologie meccaniche e fisico-meccaniche.
c) Metodologie chimico-fisiche.
d) Metodologie chimiche.
6. Considerazioni generali sugli interventi conservativi
a) Criteri per la scelta dei prodotti per il trattamento della pietra.
b) Consolidanti consigliati dal documento Normal 20/85. Natura chimica e comportamento delle resine acriliche, siliconiche e dei silicati di etile. Cenni sui consolidanti inorganici .
c) Metodi d’applicazione dei prodotti per il trattamento della pietra: impregnazione per immersione, impregnazione per percolazione, impregnazione sotto vuoto, nebulizzazione sotto vuoto in ambiente saturo.
d) Protezione: protezione mediante applicazione di prodotti chimici, protettivi consigliati.
7. Resine acriliche
Proprietà chimico-fisiche delle resine acriliche ed esempi di utilizzo nel consolidamento
8. Resine siliconiche
Proprietà chimico-fisiche delle resine siliconiche ed esempi di utilizzo nel consolidamento

TESTI DI RIFERIMENTO
-Amoroso G.G. & Fassina V.”Stone Decay and Conservation” Elsevier 1983, pp 453.
-V. Fassina, “Teoria e tecniche del restauro dei manufatti” dispense del Corso di laurea in conservazione dei Beni Culturali, Anno Accademico 1995-96, Università ca’ Foscari ,Venezia
-V. Fassina “Conservazione dei materiali nell’edilizia storica “, dispense del corso di laurea in architettura, Anno accademico 1998-1999, Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

METODI DIDATTICI
lezioni mediante power point


Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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ELEMENTI DI FISICA

- Grandezza fisica, unità di misura, incertezza di misura.
- Elementi di cinematica e dinamica.
- Interazioni fondamentali.
- Campo elettrico e campo magnetico.
- Oscillazioni e onde. Onde armoniche.
- Onde acustiche ed elettromagnetiche.
- Riflessione, rifrazione, interferenza e diffrazione.
- Il concetto di fotone.
- Elementi di struttura della materia. Quantizzazione dei livelli energetici.
- Elementi di fisica nucleare.

TECNICHE FISICHE DI DIAGNOSTICA PER I BENI CULTURALI
- Introduzione generale alle tecniche fisiche di diagnostica per i beni culturali
- Spettrometria in riflettanza.
- Riflettografia IR.
- Fluorescenza UV.
- Termografia.
- Spettroscopia FTIR e Raman.
- XRF e PIXE.
- Attivazione neutronica.
- Microscopia ottica ed elettronica.
- Diffrattometria a raggi X e a neutroni.
- Radiografia e tomografia a raggi X e a neutroni.
- Autoradiografia per attivazione neutronica.
- Tecniche ottiche per misurare forma e microdeformazioni.
- Tecniche di datazione.
- Analisi microclimatiche.

Bibliografia

Testi di riferimento
Autore Titolo Casa editrice Anno ISBN Note
Martini,Castellano,Sibilia Elementi di archeometria (Edizione 2) Egea 2007 978-88-238-2092-0 Limitatamente al programma svolto a lezione (vedansi fotocopie dei lucidi presso le copisterie "lapis" e "rapida")
Hecht Fisica 1 Zanichelli 1999 8808090205
Eugene Hecht Fisica 2 (Edizione 1) Zanichelli 1999 88-08-0197

Modalità d'esame

Modulo: CHIMICA PER I BENI CULTURALI (I) I MODULO
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Test scritti di valutazione nel corso dell’anno. Eventuale completamento con l’esame orale


Modulo: FISICA PER I BENI CULTURALI (I) II MODULO
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L'esame è solo scritto sotto forma di test a risposta multipla.

Le/gli studentesse/studenti con disabilità o disturbi specifici di apprendimento (DSA), che intendano richiedere l'adattamento della prova d'esame, devono seguire le indicazioni riportate QUI