Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
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Laurea in Scienze della comunicazione - Immatricolazione dal 2025/2026Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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2° Anno Attivato nell'A.A. 2019/2020
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
3° Anno Attivato nell'A.A. 2020/2021
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Un insegnamento a scelta
Un insegnamento a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Filosofia e deontologia della comunicazione (2018/2019)
L'insegnamento è organizzato come segue:
Obiettivi formativi
FILOSOFIA DELLA COMUNICAZIONE (I) I MODULO L'insegnamento serve a circoscrivere e analizzare con attenzione alcuni temi e problemi fondamentali della prassi della comunicazione. Propone in particolar modo una riflessione critica sui paradigmi che dominano la comprensione media dell'evento comunicativo, soprattutto il modello informazionale. Il corso cerca di rendere consapevoli gli studenti circa le principali questioni teoriche della comunicazione. Il carattere del corso è essenzialmente monografico e cerca di mettere a fuoco un tema rilevante della teoria della comunicazione.
ETICA E DEONTOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE (P) II MODULO Il corso si propone di analizzare criticamente il concetto di etica della comunicazione e il ruolo di quest’ultima nella società, con particolare attenzione al rapporto tra la comunicazione (mass)mediatica e la "persona" umana, la quale è al contempo utente, destinatario e gestore (ma, sempre più spesso, "ingranaggio") del processo comunicativo e della tecnologia in esso impiegata. L’insegnamento mira quindi a fornire allo studente le basi concettuali e una metodologia critica atte a renderlo consapevole delle implicazioni etiche della comunicazione (relativamente ai suoi protagonisti e ai mezzi di cui si avvale), nonché consentirgli l’acquisizione di un linguaggio e di competenze che siano adeguate alla gestione delle sfide etiche di un mondo interconnesso e multiculturale.
Programma
MODULO I
IL DESIDERIO E LA COMUNICAZIONE
"Lo spirito si convince a poco a poco della superiore realtà di queste immagini. Prima le subisce soltanto, poi si rende conto ch'esse blandiscono la sua razionalità, aumentano la conoscenza. Si accorge dello spazio illimitato in cui si manifestano i suoi desideri, dove i pro e i contro si annullano in continuazione, dove l'oscurità non lo delude. Viaggia trasportato dalle immagini che lo rapiscono, che gli lasciano appena il tempo di soffiare sull'incendio delle proprie dita. Questa è la più bella delle notti, la notte dei lampi: vicino a lei il giorno è notte". Sono parole di André Breton, l'inventore del Surrealismo, che celebrano la potenza creativa e il singolare linguaggio del sogno che per primo ha scoperto e analizzato Sigmund Freud. Il sogno è il linguaggio del desiderio. Il desiderio non si esprime seguendo i criteri della logica e della linearità, ma forma un teatro delle immagini che rivela al sognatore tutto ciò che nel suo desiderio supera la consapevolezza. Il sogno, dice Freud, è la "via regia verso la scoperta dell'inconscio", verso quella chiara notte del desiderio che può diventare nuova ragione di conoscenza e di significato per la nostra esistenza.
MODULO II
Contenuto del corso:
1. Il rapporto tra etica generale ed etiche speciali: il caso dell’etica della comunicazione;
2. “Dire” e “fare” comunicazione etica.
3. Norme comportamentali per comunicatori: tra codici deontologici di ordini professionali e sistemi di etica;
4. Etica “della” comunicazione o etica “nella” comunicazione? L’etica trascendental-pragmatica di Apel.
5. Comunicazione e responsabilità: analisi dell’atto comunicativo tra presente e futuro, tra logiche eteronome e istanze di autonomia morale.
Bibliografia
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
---|---|---|---|---|---|
Adriano Fabris | Etica della comunicazione (nuova ed.) (Edizione 2) | Carocci | 2014 | 978-88-430-6940-8 | |
Sigmund Freud | L'interpretazione dei sogni | Bollati-Boringhieri | |||
Sigmund Freud | Tre saggi sulla teoria sessuale | Bollati-Boringhieri |
Modalità d'esame
MODULO I
Esame scritto. L'accertamento dei risultati d'apprendimento prevede una prova scritta che consiste in un questionario a risposte aperte. Le domande saranno tre e riguarderanno i testi indicati in bibliografia. Per rispondere alle domande i candidati avranno a disposizione 1h e 30m. Criteri di valutazione: proprietà di linguaggio, comprensione dei testi e capacità di elaborare in modo autonomo le conoscenze acquisite dalla lettura dei testi.
MODULO II
L’accertamento dei risultati di apprendimento dei concetti fondamentali dell’etica della comunicazione avverrà mediante una prova scritta inerente il programma svolto e costituita da domande, di cui
• 26 domande saranno a risposta multipla, ossia a crocette (ogni risposta corretta vale un punto; la risposta sbagliata non comporta sottrazione di punti), relative agli aspetti nozionistico-concettuali del corso;
• 3 domande saranno a risposta aperta, relative alle questioni che esigono risposte articolate ed argomentate (lo studente potrà scegliere il numero di domande aperte a cui rispondere; ogni domanda vale due punti in caso di eccellenza, per un totale di 6 punti).
Data la votazione espressa in trentesimi, ciò consentirà allo studente di raggiungere il voto massimo ed eventualmente la lode.
Le modalità d’esame sono identiche per studenti frequentanti e non frequentanti.