Studiare
In questa sezione è possibile reperire le informazioni riguardanti l'organizzazione pratica del corso, lo svolgimento delle attività didattiche, le opportunità formative e i contatti utili durante tutto il percorso di studi, fino al conseguimento del titolo finale.
Piano Didattico
Queste informazioni sono destinate esclusivamente agli studenti e alle studentesse già iscritti a questo corso. Se sei un nuovo studente interessato all'immatricolazione, trovi le informazioni sul percorso di studi alla pagina del corso:
Laurea magistrale in Scienze filosofiche - Immatricolazione dal 2025/2026.Il piano didattico è l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative che devono essere sostenute nel corso della propria carriera universitaria.
Selezionare il piano didattico in base all'anno accademico di iscrizione.
1° Anno
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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2° Anno Attivato nell'A.A. 2019/2020
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Due insegnamenti a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Due insegnamenti a scelta
Insegnamenti | Crediti | TAF | SSD |
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Tre insegnamenti a scelta
Tre insegnamenti a scelta
Un insegnamento a scelta
Legenda | Tipo Attività Formativa (TAF)
TAF (Tipologia Attività Formativa) Tutti gli insegnamenti e le attività sono classificate in diversi tipi di attività formativa, indicati da una lettera.
Storia del pensiero del rinascimento (2018/2019)
Codice insegnamento
4S007383
Docente
Coordinatore
Crediti
6
Lingua di erogazione
Italiano
Settore Scientifico Disciplinare (SSD)
M-FIL/06 - STORIA DELLA FILOSOFIA
Periodo
Sem. 2B dal 8 apr 2019 al 1 giu 2019.
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita della Storia della Filosofia del Rinascimento (secoli XV-XVI). Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di dimostrare di avere conoscenza e capacità di approfondimento degli autori e delle tematiche presenti nei testi trattati.
Programma
MULTICULTURALISMO E INTERCULTURALISMO. Il corso intende mettere in questione l'approccio universalistico alle questioni normative, considerando le critiche che la filosofia di ispirazione post-strutturalista, decostruzionista e postmoderna ha rivolto al pensiero fiolosofico moderno. Il concetto di autenticità riflessiva introdotto da Alessandro Ferrara è la chiave per accedere a un nuovo tipo di universalismo esemplare, diverso dal più tradizionale universalismo generalizzante.
DIALOGO INTERCULTURALE. Oltre al volume Autenticità Riflessiva di Ferrara, verrano considerati autori rilevanti come Kant, Hegel, Fishkin e Beck, assieme al narrativo della condizione umana di Hannah Arendt, Vita Activa e alla recente proposta di Donatella Di Cesare, Stranieri Residenti. Per una Filosofia della Migrazione.
DIALOGO INTERRELIGIOSO. Quando la filosofia considera la questione di Dio, lo fa in una dimensione metateoretica, dunque guardando prima di tutto al dialogo interreligioso. Di questo dialogo, la filosofia si assume la responsabilità. Non deve rinunciarvi. Se è vero che la filosofia non è neutrale, è anche vero che tocca alla filosofia porre la condizione per il dialogo; la prima di tutte: il fatto della ragione. Insomma, i filosofi hanno il compito di considerare i testi religiosi due volte: in una prospettiva interreligiosa e in una prospettiva interculturale. Dal punto di vista fondazionale, la filosofia della religione opera allo stesso modo della filosofia del diritto. Così come il diritto naturale pone le condizioni di possibilità per tutti gli ordinamenti giuridici, così il concetto di Dio offre alla teologia speculativa la condizione di possibilità di tutti gli scritti sacri, come si vede immediatamente nel monoteismo abramitico, che trova nel concetto dell’unico Dio il fondamento delle Rivelazioni di Ebrei, Cristiani e Mussulmani, per mezzo delle quali Dio fa conoscere e manifesta la sua volontà agli uomini. Il punto da far valere, però, è che i filosofi sono diversi dai giuristi e dai teologi. I filosofi pensano la questione di Dio perché non appena l’abbandonano la filosofia rinuncia ad essere se stessa. Se pensassero come i giuristi, i filosofi considererebbero le proposizioni religiose come diritti riconosciuti all’interno di una società multireligiosa e multiculturale, per il mancato rispetto dei quali il potere legislativo ha stabilito sanzioni a partire da un determinato momento storico. Se pensassero come teologi, le valuterebbero secondo il loro accordo con i libri simbolici adottati dalle rispettive confessioni.
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
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Francesco Piccolomini | Comes politicus pro recta radionis ordenis propugnator (Edizione 2) | https://archive.org/details/bub_gb_0ifyIhvdOnoC | 1598 | ||
Jacopo Zabarella | De doctrinae ordine apologia (Edizione 2) | https://archive.org/details/bub_gb_7OGZ-iNs6Q4C | 1587 | ||
Giordano Bruno | De la causa, principio et uno | Olschki | 1999 | 8822247639 | A cura di Eugenio Canone. Lessico Intellettuale Europeo, vol. 78 |
Eugenio Garin | La cultura del Rinascimento | Laterza | 2010 | 9788842094838 |
Modalità d'esame
L’esame sarà costituito da un colloquio orale di discussione e commento ai libri indicati come testi di riferimento. Per i frequentanti, è possibile sostenere l’esame con una prova scritta finale con test a scelta multipla (10 domande per il 75% del voto) e quesiti aperti (due quesiti per il 20% del voto). In questo caso, la prova orale vale il 50% e la prova scritta 50%.